Non c'è alcun dubbio: Junji Ito può essere considerato a pieno titolo uno dei più importanti autori horror contemporanei. Mangaka e sceneggiatore che ha collaborato in passato anche con Guillermo del Toro e Hideo Kojima, per un progetto che purtroppo non ha mai visto la luce, ha visto nel corso degli anni molti dei suoi lavori passare dalla carta allo schermo anche e sopratutto grazie alle sue sceneggiature. Inquietanti, onirici, grotteschi sono solo alcuni degli aggettivi con i quali è possibile descrivere i suoi manga e quindi le sue storie, situazioni che superano il confine dell'assurdo ma che in qualche modo parlano della società contemporanea, dei suoi vizi, ma sopratutto delle relazioni che instauriamo col prossimo.
In Junji Ito Maniac, serie antologica in dodici episodi disponibile dal 19 gennaio 2023 su Netflix, è possibile ritrovare tutte le tematiche peculiari dell'autore, permettendo allo spettatore una panoramica esaustiva sullo stile e le suggestioni che lo caratterizzano e che permeano ogni suo titolo: dai celebri Tomie e Uzumaki, fino alle raccolte di racconti da cui la serie prende maggiormente ispirazione trasponendo in modo piuttosto fedele diverse delle storie apparse nella raccolta Itō Junji Kyoufu Manga Collection.
Un filo conduttore nella trama degli episodi
Dodici episodi, venti storie in cui l'inquietudine fa da cardine a una varietà di suggestioni differenti in un excursus che oscilla tra il grottesco, l'horror e il folclore giapponese. Nel corso della serie apprenderemo le vicende di strane famiglie, luoghi infestati ed entità mostruose. Torneranno anche alcuni volti noti della narrazione di Ito come un'incarnazione di Tomie e l'inquietante Soichi, un ragazzino che i fan dell'autore già conoscono e che a causa della sua carenza di ferro ama tenere in bocca dei chiodi. Di storie, però, ce ne sono per tutti i gusti, proprio perché se c'è una cosa in cui Junji Ito sicuramente eccelle è quella di declinare il genere horror in molte delle sue versioni lasciando lo spettatore talvolta stupito, talvolta divertito, in alcuni casi persino disgustato e angosciato.
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Visioni oniriche
Una caratteristica che contraddistingue molti dei suoi lavori e che riscontriamo anche in questa antologia è la sensazione costante che molto di quello che viene raccontato sia il frutto di una visione onirica, un incubo di qualcuno dei protagonisti, se non dell'autore stesso che propone spessissimo narrazioni in cui l'inquietudine sale col procedere delle vicende e dove violenza e orrore seguono spesso un'escalation folle e sanguinosa in grado di tenerci con gli occhi fissi sullo schermo fino all'ultimo secondo, prede anche noi di quel sogno tanto strano e terrificante dal quale, al contrario dei personaggi principali di ciascuna storia, per fortuna ad un certo ci si può sottrarre.
Junji Ito Maniac così racconta molto del suo autore, specialmente ad un pubblico nuovo che magari approccia per la prima volta alle sue opere, costituendo un ottimo modo per iniziare a entrare nel folle e straniante mondo di questo mangaka, ovvero perdendosi tra i suoi orrori e le sue ossessioni, altro elemento centrale nelle varie narrazioni, senza una meta precisa, apprezzando ogni brivido e ogni inquietudine. Coloro che invece già conoscono le opere di Ito riscontreranno ben poco di nuovo, anzi potranno divertirsi nel cercare riconoscere le varie storie e i personaggi ricorrenti, senza comunque ottenere in alcun modo l'effetto sorpresa.
L'andamento altalenante dele animazioni
Non possiamo a questo punto non spendere qualche parola anche per quanto riguarda il comparto tecnico. L'anime che vede alla regia Shinobu Tagashira e alla sceneggiatura Kaoru Sawada, che avevano già lavorato ad un'altra serie antologica dedicata a questo autore, presenta come forse unica nota dolente un'incostanza nella qualità delle animazioni ad opera dello studio DEEN, spesso molto statiche e decisamente poco fluide. Ovviamente è impossibile rendere pienamente in animazione il tratto deciso e ricco che contraddistingue i manga di Junji Ito, ma ci saremmo aspettati comunque una maggiore cura, specialmente in alcuni passaggi cruciali delle varie storie.
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Conclusioni
Per riassumere la nostra recensione di Junji Ito Maniac possiamo affermare che questa serie antologica è in grado di compiere pienamente il suo dovere: quello di far conoscere anche al vasto pubblico di Netflix un autore tanto importante e iconico per gli amanti dell’horror proponendo un excursus abbastanza completo delle sue tematiche e delle suggestioni. Unica nota dolente le animazioni di qualità altalenante che comunque non rovinano la visione della serie.
Perché ci piace
- La serie riesce a mostrare varie declinazioni dell’horror, dal grottesco al terrificante.
- Le suggestioni tipiche delle opere di Junji Ito sono rese qui alla perfezione.
- Una narrazione sempre in crescendo che riesce a tenere incollato lo spettatore.
Cosa non va
- Le animazioni di qualità un po’ troppo incostante.