Oramai ci sono tanti adattamenti letterari negli ultimi anni che, sfortunati e discontinui al cinema, hanno avuto maggiore fortuna e coesione in tv. Ne è sicuramente un esempio il Jack Ryan di Tom Clancy che, insieme al Jack Reacher di Lee Child e al Harry Bosch di Michael Connelly, sono tutti diventati delle seguitissime serie su Prime Video, che sta puntando sempre più su quel filone nella propria linea editoriale e offerta internazionale perché ha visto che funziona e ripaga. Il primo, quello che ha dato il via alla "categoria" e al trend sulla piattaforma, Tom Clancy's Jack Ryan, ci lascia con il finale di serie disponibile dal 14 luglio sul servizio streaming. Ci sembra l'occasione perfetta per fare il punto sul significato del finale della serie spionistica e su cosa comporterà per un possibile prosieguo del franchise sotto altre vesti.
Non più solo un analista
La storia di Tom Clancy's Jack Ryan è quella di un analista della CIA che diventa eroe per caso degli Stati Uniti sventando le cospirazioni governative più e più volte, in questo caso col volto di John Krasinski. L'ultima non poteva che essere quella più insidiosa, pronta a colpire il cuore dell'agenzia governativa più importante oltreoceano, come spiegavamo nella nostra recensione. Ora, arrivati al finale di serie, tutti i nodi vengono al pettine e si apre il futuro per l'analista più famoso del piccolo schermo. È diventato più sicuro di sé nel corso delle quattro stagioni nonché un vero e proprio agente operativo sul campo, senza timore di imbracciare un'arma grazie al proprio passato nell'esercito.
Ma la sua strategia continua ad essere la stessa: seguire i soldi per scoprire la verità. Oltre ad essere anticonformista e una vera spina nel fianco per i propri superiori nel disobbedire alle regole per seguire le proprie teorie, che la maggior parte delle volte si dimostrano giustificate e veritiere. Lo ha fatto anche in questa quarta ed ultima stagione e nel finale, in cui la verità farà più male del previsto e lui diventerà il centro dell'azione. Viene infatti risolto il flashforward con cui era iniziata la stagione e in cui Jack veniva torturato da qualcuno. Che ora scopriamo essere Zeyara Khin, che ha usato Cathy Mueller (Abbie Cornish) per arrivare a lui dopo averla attirata all'estero con il pretesto di un accordo umanitario.
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Jack Ryan in pericolo
Scopriamo anche che Zeyara era in combutta non solo col Cartello, con l'organizzazione terroristica in Myanmar e con l'ex direttore della CIA Miller che si sono affrettati ad eliminare, ma anche con Adebayo "Ade" Osoj che il nuovo direttore dell'agenzia Elizabeth Wright (Betty Gabriel) aveva avvicinato e coinvolto pensando potesse essere un prezioso alleato con quanto accaduto in Sudafrica. Osoj riuscirà ad ottenere l'immunità diplomatica per i propri crimini ma l'Acting Director troverà un altro modo per incastrarlo, proprio quando l'uomo era convinto di averla fatta franca. Sarà proprio la new entry Domingo Chavez (Michael Peña) a recuperare Ryan e uccidere Zeyara per come aveva fatto eliminare a suo tempo a sangue freddo tutto il proprio squadrone, mentre Mike November (Michael Kelly) riuscirà a recuperare Cathy sana e salva. Ora gli interessi e la corruzione hanno coinvolto la CIA, il cartello, i terroristi fino a ramificazioni in Sudafrica e nel Myanmar, dove Chao Fah purtroppo rimane ucciso dopo aver tradito i propri compagni per dare informazioni a Jack & soci. Sopravvivono però la moglie e la figlia e sarà proprio Cathy a scovare nel peluche della bambina, che il padre non voleva si perdesse mai, la chiavetta USB con le informazioni decisive per l'agenzia.
Il mondo in pericolo
Sventati gli altri pseudo-attentati, tocca a quello grosso: una serie di bombe posizionate su un gruppo di automobili trasportate da camion attraverso il confine col Messico, scovato grazie alla Bibbia che Miller aveva stretto a se prima di morire cercando di mandare un ultimo messaggio a Chavez. Grazie al lavoro congiunto da parte di Jack, Mike e James Greer (Wendell Pierce), ora vice direttore della CIA, il pericolo finale viene miracolosamente sventato e ora sono tutti pronti a tornare alle proprie vite (Greer dalla propria famiglia che aveva fin troppo trascurato per via del lavoro) e provare a ricostruire l'agenzia da zero. A questo punto Jack e Cathy hanno finalmente una vera occasione per provare a stare insieme (e dai romanzi sappiamo che è destinata ad essere l'amore della sua vita nonché sua moglie). Non prima, però, di un ultimo colpo di coda e colpo di scena: anche il senatore Henshaw, a capo della commissione che doveva giudicare l'operato della CIA negli ultimi anni e scovarne la corruzione, è coinvolto in quest'ultima. Sembrava che il politico ritenesse responsabili Jack e Elizabeth per l'insubordinazione delle ultime missioni, quando in realtà voleva semplicemente coprire se stesso. Ora che tutto è davvero venuto allo scoperto e tutti sono sotto esame, la CIA può ricominciare a respirare e ad operare in modo più trasparente e corretto.
Il futuro si chiama Domingo Chavez?
Nel Ryanverse - ovvero l'universo narrativo dei romanzi di Tom Clancy - esistono altri due eroi maschili importanti accanto a Ryan. Uno è John Clark, che abbiamo già visto al cinema col volto di Willem Dafoe e Liev Schreiber e su Prime Video nel film Senza rimorso con quello di Michael B. Jordan. L'altro è Domingo Chavez, sul grande schermo interpretato da Raymond Cruz nel secondo film con Harrison Ford, e new entry importante di questa quarta ed ultima stagione grazie al carisma di Michael Peña, che sarà protagonista di uno spin-off a quanto pare già in sviluppo (sciopero degli sceneggiatori e attori permettendo). Del suo passato non abbiamo saputo moltissimo se non i suoi precedenti nell'esercito, il suo dolore e trauma per la squadra perduta da vendicare e il suo rapporto con la famiglia che si è ritrovata legata al Cartello.
Dai romanzi invece sappiamo che Ding (com'è soprannominato) è nato e cresciuto a Los Angeles, per poi unirsi all'esercito statunitense per fuggire dalla vita di strada. Durante un'operazione sotto copertura in Colombia contro un cartello della droga, conosce proprio John Clark che diventa il suo mentore - chissà che non rivedremo anche lui nella serie col volto di Michael B. Jordan o di qualcun altro - e in seguito anche suocero. Viene quindi reclutato dalla CIA come ufficiale dell'esercito e dalla Rainbow per poi ritirarsi da entrambe e vivere gli anni "pensionistici" come ufficiale con uno status avanzato. C'è pane per la serie spin-off e ne vedremo delle belle, oltre alla doppia identità latino-americana di Chavez che può far comodo alla narrazione.