Jack Ryan 3, la recensione della serie Prime Video: Chi ha incastrato Jack Ryan?

John Krasinski sembra definitivamente a proprio agio (forse troppo) nei panni di Jack Ryan, l'analista della CIA che continua a ritrovarsi in grandi cospirazioni internazionali anche nella terza stagione, dal 21 dicembre su Prime Video dopo tre anni di assenza dovuti alla pandemia.

Jack Ryan 3, la recensione della serie Prime Video: Chi ha incastrato Jack Ryan?

Jack questa guerra continuerà anche senza di noi, ma saremo sempre migliori dell'istituzione che serviamo. Non ci sono eroi nella nostra professione ma occasionalmente ci sono bravi uomini che fanno ciò che è giusto e non ciò che gli viene ordinato.

La Guerra Fredda e le sue conseguenze sembrano abitare tutte le più recenti storie spionistiche seriali, da Slow Horses 2 su Apple Tv+ a The Recruit su Netflix, e ora stanno per popolare anche Prime Video con Jack Ryan 3, dal 21 dicembre sulla piattaforma dopo tre anni di assenza dovuti alla pandemia, e già rinnovata per una quarta ed ultima stagione dal servizio streaming legato all'e-commerce. Evidentemente esercita un fascino innato e senza tempo non solo sugli americani ma anche sugli spettatori europei, sui fan del genere sia audiovisivo che letterario.

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Jack Ryan 3: John Krasinski in una scena della nuova stagione

Non dimentichiamoci infatti che Jack Ryan nasce prima di tutto come eroe letterario dai romanzi di Tom Clancy, arriva al cinema sotto svariate forme e con vari interpreti a volte fallimentari, prima di approdare a un proprio universo televisivo su Prime Video grazie all'adattamento di Carlton Cuse e Graham Roland.

Braccato

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Jack Ryan 3: John Krasinski nascosto nell'ombra nei nuovi episodi

"Burn Notice": prendiamo in prestito il titolo della vecchia serie FOX che significava letteralmente "bruciato" ed è un termine tecnico usato nel mondo spionistico per definire un agente a cui è saltata la propria copertura o che si ritrova accusato e sotto attacco. È ciò che succede al Jack Ryan di John Krasinski, che ritroviamo in una nuova missione in Italia all'inizio di questa terza stagione per scoprire ben presto di essere finito in una sorta di trappola. È stato incastrato per l'attentato di un importante politico russo, mentre una soffiata gli ha rivelato che il Sokol Project - un piano segreto per riportare in auge l'Impero sovietico attraverso un'arma silenziosa e ovviamente molto pericolosa - è stato riattivato dopo più di 50 anni da quando si pensava fosse stato definitivamente chiuso.

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Jack Ryan 3: Michael Kelly e Wendell Pierce e una scena della nuova stagione

Non è solo Ryan ad essere incastrato ma la CIA tutta e gli stessi Stati Uniti, in un gioco delle parti con i "cugini" dell'ex Unione Sovietica, in cui ognuno sembra voler accusare l'altro di fare la prima mossa che porti a una nuova guerra. Un espediente che continua ad avere presa sul pubblico probabilmente perché si tratta di uno scenario non così improbabile nel mondo di oggi, con tutto quello che sta accadendo in quei territori e in tutto il mondo. A questo punto Jack Ryan si ritrova ricercato internazionale, braccato da tutte le agenzie e autorità, CIA compresa, accusato di tradimento, con un "Avviso Rosso" per il suo arresto.

Recensione Jack Ryan, la nuova incarnazione dell'eroe creato da Tom Clancy

I vecchi amici vicino, i nemici ancora più vicino

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Jack Ryan 3: John Krasinski insieme a Wendell Pierce in una scena della nuova stagione

Verranno in aiuto del protagonista due vecchi personaggi pronti a tornare a dargli manforte: James Greer (Wendell Pierce), l'ex capo di Jack alla CIA nonché costante nei libri e nei film della saga, e Mike November (Michael Kelly, che di complotti sa qualcosa dopo aver lavorato in House of Cards) ex ufficiale CIA che ora lavora in proprio. Largo anche al comparto femminile che come oramai da tradizione si rinnova ad ogni stagione dello show: arrivano Alena Kovac (Nina Hoss, anche lei esperta di spie dopo Homeland) la Presidente della Repubblica Ceca, consapevole, con grande tatto e estremamente lucida a livello politico, ed Elizabeth Wright (Betty Gabriel), la Direttrice della sede di Roma della CIA, che anche qui come da tradizione avrà qualche riserbo e astio nei confronti dell'analista diventato agente per caso, che presto dovrà ricredersi sul suo conto e imparare a dargli fiducia. Lui potrebbe infatti avere quel fiuto e quell'intuito che manca a molti agenti e tutti loro potrebbero trovarsi in una cospirazione internazionale molto più grande di loro. Un complotto che, una volta ridotto al nocciolo, dimostrerà quanto in realtà l'umanità sia semplice e prevedibile, se gli si dà un osso da inseguire o un amo a cui abboccare, rendendoli più animali istintivi che esseri pensanti, e facendo riflettere sul ruolo del governo nella nostra vita quotidiana. Proprio come la possibile catastrofe mondiale che va sventata nei nuovi episodi, che richiama il periodo storico di crisi generale che stiamo vivendo.

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Il mio nome è Jack Ryan

John Krasinski nella terza stagione è oramai definitivamente entrato nei panni di Jack Ryan. Forse in modo un po' troppo sicuro di sé, sprezzante e consapevole ma è così che Carlton Cuse e Graham Roland hanno voluto portare sul "piccolo" schermo questa versione del personaggio letterario di Tom Clancy, e dopo svariate missioni e incarichi, è anche credibile che Ryan abbia acquistato maggior sicurezza in se stesso. L'attenzione degli autori ai dettagli, tanto linguistici quanto gli indizi disseminati e il rapporto di causa-effetto degli stessi, è una delle caratteristiche principali di questo adattamento. La serie Tom Clancy's Jack Ryan, che vede tra i produttori lo stesso Krasinski e Michael Bay, anche a livello estetico appare estremamente curata, con una regia dinamica e un montaggio serrato che non manca di momenti compassati per aumentare la tensione.

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Jack Ryan 2: John Krasinski e Wendell Pierce in una foto della seconda stagione della serie Amazon

L'altra caratteristica peculiare del genere che omaggia le grandi spy story come Alias è il girare per il mondo e per l'Europa del protagonista - in questo caso necessità narrativa poiché braccato e in fuga - e degli altri personaggi. Un espediente che dà ampio respiro al racconto e lo rende allo stesso tempo frammentato, con i pezzi che vanno rimessi al loro posto a posteriori da parte del pubblico. Ora, con la quarta stagione finale già ordinata, spazio all'ultima missione di Jack Ryan, che consegnerà definitivamente un'eredità più composita e longeva del personaggio all'audiovisivo dei posteri.

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Conclusioni

A chiusura della recensione di Jack Ryan 3 ribadiamo la certosina costruzione di questo universo televisivo, che torna dopo tre anni senza dimostrare un momento di stanca ma avendo sfruttato il lungo tempo produttivo a disposizione per riallacciarsi all’attualità e mettere in scena una grande cospirazione internazionale che strizzi ancora una volta l’occhio alla Guerra Fredda e alle sue possibili conseguenze silenti nel presente. Jack Ryan è solo contro tutti ancora più di prima, incastrato e ricercato a livello mondiale, ma anche più consapevole delle proprie capacità e intuizioni, che da semplice analista della CIA lo hanno fatto diventare un eroe… anzi un uomo giusto.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • L’attenzione di scrittura e di messa in scena ai dettagli.
  • Il richiamo all’attualità omaggiando l’eterna rivalità Usa-Russia.
  • I vecchi ritorni maschili, e le new entry al femminile, complesse e sfaccettate.
  • John Krasinski è estremamente consapevole del ruolo che ricopre…

Cosa non va

  • … forse un po’ troppo, ma oramai è questa la caratterizzazione scelta dagli autori.