L'incontro con Maccio Capatonda e i suoi collaboratori Herbert Ballerina e Ivo Avido a Lucca Comics & Games è il più interattivo a cui abbiamo assistito. I nostri tre eroi sono approdati nella capitale del fumetto per presentare un'anticipazione di Italiano medio, esordio di Maccio al cinema, nella sezione Movie organizzata da QMI. La folla li accoglie con cori da stadio. Nel cinema scatta il delirio quando Maccio ed Herbert entrano sotto braccio, mentre Ivo solleva lo strascico della 'sposa' (in realtà i lembi della giacca di Herbert). Un inizio promettente per un incontro che si trasformerà in un'ora e venti di gag, battute e nonsense tra i tre comici interrotta dagli interventi del pubblico che snocciola tutti i tormentoni lanciati dalle produzioni comiche del team.
Di Italiano medio per il momento vediamo ben poco anche perché, come ci spiegherà Maccio Capatonda, il film ancora non esiste visto che le riprese sono terminate solo venerdì. Ma esiste già una data di uscita ufficiale, il 12 marzo 2015 (se tutto andrà bene in fase di montaggio), esiste un esilarante teaser ambientato in uno studio di doppiaggio da cui si evince che il film uscirà 'prossimamente' ed esiste un vivace backstage mostrato in anteprima al pubblico lucchese (lo trovate di seguito).
Un test sulla lunga durata
Di fronte a una sfida come il passaggio dal format fulmineo del trailer al lungometraggio viene spontaneo chiedere a Maccio Capatonda come ha affrontato l'inedito impegno. Tra una battuta e l'altra riusciamo a scorgere qualche barlume di serietà mentre ci racconta che "la tenuta sulla lunga durata pone una serie di problemi, ma il mio film non è un collage di gag. Ho cercato di creare una storia vera e propria che si snodasse attraverso diversi atti. Il film conterrà numerosi colpi di scena e un gran finale di cui non posso anticipare niente. Per il resto ho lavorato come al solito scrivendo la storia insieme alle persone che mi stanno più care, come Herbert. Fondamentalmente le nostre gag si basano sul cazzeggio. Ecco, se devo dire quale è la vera novità di questo progetto è che per la prima volta ho usato i miei capelli, anche se mi vanto di essere calvo". Interviene il coautore Herbert Ballerina: "Ogni giorno facevano finta di girare un trailer quindi il lavoro per noi non è cambiato molto. La regola di base è che scriviamo le cose che ci fanno ridere. Maccio non si preoccupa del giudizio degli altri perché è lui il giudice più severo del suo lavoro ed è molto pignolo". "E poi venivamo da una serie tv da venti minuti a episodio perciò avevamo già testato le nostre capacità su durate maggiori" conclude Ivo Avido.
I due volti di Maccio
Da dove nasce Italiano medio? Maccio Capatonda spiega che all'inizio Italiano medio era un trailer realizzato nel 2012 e lanciato sul web dove ha avuto un successo incredibile. "Abbiamo scelto questo sketch come punto di partenza per varie ragioni. Prima di tutto conteneva già in nuce tutti gli elementi necessari per una storia perciò era più semplice trarne un lungometraggio. Nel film abbiamo sviluppato alcuni aspetti, ma la vicenda è più o meno è la stessa. Il trailer di Italiano medio ha inaugurato un filone più orientato verso il sociale e ci piaceva proseguire in questa direzione. Ancora non sappiamo che film verrà fuori. Abbiamo da poco finito le riprese e siamo un po' frastornati. Potrebbe durare 90 minuti oppure potrebbe durare sei ore come Heimat. Questo lo saprò solo quando lo avrò montato. Non ho il final cut, ma finora ci è stata data la massima libertà e non credo che i produttori avranno da ridire sul risultato". Herbert lo interrompe: "Final cut? Ma tu non usi Premiere?". Per quanto riguarda il motore della vicenda, la pillola che riduce l'intelletto trasformando un uomo socialmente impegnato in un italiano medio "l'idea l'abbiamo presa da Limitless. Poi Luc Besson ci ha copiato per Lucy, infatti ora siamo in causa". Quando gli viene chiesto come definisce la sua comicità, Maccio risponde: "Io la definirei cazzate fatte bene. Oppure delle cose intelligenti fatte male. Credo che il pubblico accoglierà bene Italiano medio perché gli italiani si ridono in faccia, non perché siano autoironici, ma perché pensano sempre che stai offendendo un altro. In realtà non volevo criticare nessuno, ma raccontare una storia personale che riunisca i due aspetti che convivono in me: la voglia di cambiare il mondo e quella di non fare niente".
Padri e padrini
L'accoglienza riservata dal folto pubblico di Lucca Comics è un chiaro segno del successo che Maccio Capatonda riscuote soprattutto tra i giovanissimi. Al riguardo Herbert Ballerina ci confessa: "A me gira la testa da un anno. Io faccio anche radio e sento la pressione di dover far ridere sempre di più. Non è facile, ma per fortuna i commenti che mi arrivano sono per lo più positivi". Maccio aggiunge: "Io la vivo male, perché all'inizio non pensavo che potesse diventare un lavoro. Quando il mio hobby è diventato il mio lavoro tutto è cambiato. Ora vorrei solo avere un po' più di calma per realizzare i progetti". "Noi facciamo tutto da soli ed è impegnativo" spiega Ivo Avido. "Scrittura, organizzazione, montaggio. Occupandoci di ogni aspetto non abbiamo tempo per godercela". Parlando dei maestri che lo hanno influenzato, a sorpresa Maccio cita nomi non prettamente comici come Robert Zemeckis, Kubrick, Forman e David Lynch, mentre sul versante comico ammette di apprezzare Carlo Verdone e Corrado Guzzanti. Herbert riconosce la grandezza della scuola napoletana di Totò e De Filippo, mentre Ivo Avido rivendica l'importanza del filone più commerciale, Paolo Villaggio, Lino Banfi, e tra i contemporanei cita Ficarra e Picone. Ma c'è un'altra compagine comica da ricordare proprio perché ha il merito di aver lanciato la carriera di Maccio. "La Gialappa's Band rappresenta il nostro Sliding Doors. Nel 2004 gli abbiamo fatto avere un paio di nostri lavori tramite un'amica comune e loro ci hanno scelto. La Gialappa's ha il merito di avere lanciato mostri sacri come Aldo, Giovanni e Giacomo e noi gli siamo grati di aver creduto in noi. Purtroppo la collaborazione con loro non è mai stata stretta perché gli fornivamo materiale già pronto, e poi a un certo punto hanno smesso di produrre il loro programma limitandosi al doppiaggio, ma la stima per loro resta enorme".
Il segreto per il successo
Uno degli ingredienti essenziali della comicità è l'improvvisazione. Quanto spazio ha avuto sul set di Italiano medio? "In teoria poco. Avevamo tante scene da girare e poche settimane, perciò dovevamo andare il più spediti possibile" spiega Maccio, ma Herbert aggiunge che "purtroppo con gente come Rupert Sciamenna sul set non puoi far altro che improvvisare perché le battute non le impara proprio". Oltre alla presenza del cast tradizionale dei lavori di Maccio Capatonda, il film vedrà comparsate brevi di Nino Frassica, Raul Cremona, Andrea Scanzi, Pierluigi Pardo. "Ci saranno anche Brad Pitt di spalle da lontano e George Clooney, ma purtroppo vedremo solo la sua nuca che è molto bella". A conclusione dell'incontro non resta che chiedere a Maccio & friends tre regole per diventare una star su internet. "La prima regola è che devi avere la connessione, la seconda è trattare la rete come gli altri media: devi porre la stessa attenzione e la stessa cura di un film o una serie tv. Ma il vero segreto è metterci sempre un caso umano, una parrucca, un morto o un culo. Il successo è garantito".