Io ti cercherò, Alessandro Gassmann: “Siamo in una società dove l’ascolto reciproco è molto ridotto"

La nostra intervista ad Alessandro Gassmann, Maya Sansa e Gianluca Maria Tavarelli, attori e regista della fiction di Rai1 Io ti cercherò, in onda per quattro lunedì in prima serata alle 21:25.

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Io ti cercherò: un'immagine promozionale con i protagonisti della serie

In onda dal 5 ottobre in prima serata su Rai1 e disponibile dal 3 dello stesso mese sulla piattaforma streaming RaiPlay, Io ti cercherò è la nuova fiction di stampo crime che tenta di portare sulla prima rete Rai contenuti e storie nuove. Prodotta da RaiFiction in collaborazione con Publispei e diretta da Gianluca Maria Tavarelli, racconta la storia di Valerio (Alessandro Gassmann), un ex poliziotto con un passato difficile che perde, in circostanze poco chiare, suo figlio Ettore, un giovane generoso e pieno di energia, molto impegnato nel sociale, che viene ritrovato senza vita sull'argine di un fiume. Il decesso viene catalogato come suicidio ma, fin da subito, le circostanze appaiono poco chiare, specialmente agli occhi di Sara (Maya Sansa) che controllando i referti si accorge di numerose incongruenze. Il protagonista inizierà così un'indagine complessa, riscoprendo un figlio che per troppo tempo aveva tenuto lontano.

Come affermato nella nostra recensione di Io ti cercherò, questa serie cerca di fondere il crime al genere drammatico portando su schermo una storia di enorme dolore, ma anche di riscoperta dei sentimenti, proprio come affermato durante la conferenza di presentazione dove, oltre che il regista e i due attori protagonisti, abbiamo potuto ascoltare Stefano Coletta, direttore di Rai1, e il direttore di Rai Fiction Francesco Nardella.

Storie nuove per il pubblico di Rai1

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Io ti cercherò: un'immagine promozionale

È proprio il direttore di Rai1 a iniziare a parlare di questo progetto e del suo intento di portare sulla rete ammiraglia qualcosa di nuovo ad un pubblico consolidato: "Questa serie sposa in particolare l'idea dello storytelling che Rai 1 deve acquisire, è una fiction inedita per il canale. Di questa serie mi ha colpito la cifra registica, ma sopratutto la scrittura. Dopo i miei anni a Rai3 ho molto a cuore l'elaborato psicologico dello storytelling, mi interessa consegnare al pubblico, e ancor più a Rai 1 che ha una platea più vasta, il racconto della normalità quando si rompe all'improvviso, quando una maglia rotta crea una frattura nell'esistenza di persone normali. È una serie che più di altre sposa la linea editoriale che ho in mente: una storia molto dura dalle tonalità forti, sopratutto per il pubblico della prima rete Rai. Viene raccontato un dolore contro natura, quello di un padre che perde il figlio, che anche il cinema ha rappresentato con grande durezza."

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Io ti cercherò: Vittorio Gassmann in una scena

Ha aggiunto poi, in conclusione del suo discorso, una considerazione su cosa dovrebbe proporre il servizio pubblico televisivo: "La missione del servizio pubblico è consegnare una realtà anche quando si parla di fiction, proprio per questo Io ti cercherò mi rappresenta molto." Francesco Nardella, direttore di Rai Fiction, ha ribadito l'intento espresso da Coletta: "Rai fiction ha il dovere di alzare l'asticella, l'ha fatto nel corso di questi anni in maniera molto decisa e penso che il nostro pubblico sia cresciuto con noi. Le buone storie per la televisione sono come una millefoglie, hanno una parte superficiale, il thriller in questo caso, e poi hanno una serie di altri strati, dobbiamo essere inclusivi e per esserlo è necessario dare una serie di risposte e domande e tematiche varie."_

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Una serie fortemente voluta

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Io ti cercherò: Vittorio Gassmann e Luigi Fedele

Gianluca Maria Tavarelli ha tenuto a parlare del lato umano di questa serie, del percorso difficile che il protagonista deve affrontare e di come non sia solamente il filo del giallo a caratterizzarne la trama: _"Tengo particolarmente a questa serie, c'è qualcosa di molto intimo. Tutti noi che ci abbiamo lavorato abbiamo messo in questo prodotto qualcosa di molto intimo e personale. Conosco lo sceneggiatore Leonardo Fasoli da molti anni e so che c'è molto di suo padre, così come c'è molto dei miei genitori, dei nostri viaggi in Grecia. In questa storia batte un cuore forte che colpirà un po' tutti. Parla di famiglia e degli errori che si fanno in una famiglia, della difficoltà di essere figlio e di rapportarti con un padre. Tutte queste cose, grazie anche agli attori, credo che siamo riusciti a raccontarle bene."

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Io ti cercherò: Alessandro Gassmann in uno scatto

Anche Alessandro Gassmann parla di quanto questa fiction sia stata fortemente desiderata: "È una serie molto voluta. Il mio metro di giudizio è la prima lettura della sceneggiatura, la leggo come una spettatore. Siamo in una società dove l'ascolto reciproco è molto ridotto e questa storia parla di questo. Sono piccole esistenze con la loro dignità e i loro errori e caricarmi sulle spalle un personaggio con un dolore così grande come quello di Valerio è stato importante per me, specialmente dopo aver saputo che il regista sarebbe stato Gianluca Tavarelli."

Una sceneggiatura complessa

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Io ti cercherò: Vittorio Gassmann e Maya Sansa in una scena

Alessandro Gassmann, nel parlare dei punti di forza di Io ti cercherò fa anche un punto su quella che è stata la sua carriera fino ad oggi: "Per me è un momento di forte ripartenza e sono felice di poter parlare di questo progetto. Ho fatto film, regie e televisione, mi sono occupato anche di diverse sceneggiature; ho 55 anni e mi piace poter interpretare personaggi adatti alla mia età e che quindi rappresentano miei coetanei con storie che abbiano la forza di raccontare qualcosa che condivido e che vorrei vedere."

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Io ti cercherò: una foto di scena di Ettore

Maya Sansa interpreta il ruolo del vicequestore Sara, una donna determinata che aiuterà Valerio a far luce sulla tragica morte del figlio. L'attrice nel parlare del suo personaggio ha anche raccontato di quanto sia stata piacevole l'esperienza sul set: "La sceneggiatura mi ha molto commosso, nel leggerla ho ricordato un film che amo molto, _I padroni della notte di James Gray, che parla proprio di questa ambivalenza nel mondo della polizia, di chi lavora per la giustizia e chi invece fa del male. La lavorazione è stata molto bella, abbiamo condiviso momenti molto piacevoli durante le riprese e ho potuto vivere un'esperienza molto intensa. Il mio personaggio è una donna forte che lotta per la giustizia, ha anche una relazione complessa con suo marito, è una donna di potere, ma nella sua vita privata non è in grado di gestire una situazione difficile. Questo mi piace, la sceneggiatura è molto ricca e interessante."_