Lanciare una società di distribuzione cinematografica negli anni dell'avvento di piattaforme di streaming come Netflix e Amazon è una mossa azzardata, ma Vision Distribution non si è fatta intimidire, perché, come ci ha detto l'amministratore delegato Nicola Maccanico, crede nel cinema e nel potere della sala: "Il cinema italiano è vivo: bisogna riuscire a dargli più forza e lottare, insieme al cinema americano, per far sì che la sala continui ad avere la sua centralità e mantenga la sua esclusività, aspetto che ora è un po' appannato."
Leggi anche: Vision e i film in arrivo nel 2018: "Puntiamo su Frank Matano perché è un talento su cui investire"
Abbiamo incontrato Maccanico a Riccione, durante Ciné - Giornate estive di cinema, esattamente un anno dopo il lancio di Vision Distribution, un primo compleanno pieno di soddisfazioni: "Siamo troppo presi dalle nostre sfide quotidiane per poter celebrare: certo Riccione per noi ha un valore simbolico, ricordo l'ansia che avevamo quando ci siamo presentati, essendo ancora un'ipotesi di azienda. L'anno scorso eravamo ancora un progetto, mentre oggi, dopo 12 mesi, siamo un'azienda che ha dimostrato di saper lavorare, che ha portato in sala 11 titoli italiani più 2 eventi, abbiamo fatto esordire 5 registi, abbiamo costruito dei campioni di incassi con i film Come un gatto in tangenziale e Sono tornato. Abbiamo ottenuto risultati buoni di cui siamo profondamente orgogliosi, ma soprattutto abbiamo visto il mercato crescere. Vision nasce credendo che la concorrenza possa far diventare il comparto del cinema italiano più largo: i primi 6 mesi del 2018 sembrano confermare questa tendenza: cresciamo del 43% in un mercato complessivo che perde il 7%"."
Leggi anche: Cortellesi e Albanese ancora insieme in Come un gatto in tangenziale: "Antonio è perfetto, come Mary Poppins"
Pierfrancesco Favino e la missione di essere popolari
A Riccione Vision Distribution ha mostrato le prime immagini di Moschettieri del Re, film di Giovanni Veronesi ispirato al celebre romanzo I tre moschettieri di Alexandre Dumas, con protagonisti Rocco Papaleo, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Margherita Buy e Pierfrancesco Favino, anche lui presente a Ciné, dove ci ha detto di essere orgoglioso di essere un attore popolare.
Leggi anche: Pierfrancesco Favino sarà D'Artagnan in Moschettieri del re: "Voglio essere un artista popolare"
È anche la missione di Vision Distribuition? "Puntare a essere popolari è il motivo per il quale esistiamo: noi lavoriamo per attirare pubblico in sala per vedere i nostri film" ha confermato Maccanico, spiegando meglio: "L'etimologia della parola si sposa con la nostra esistenza: noi vogliamo trovare un pubblico largo. È per questo che siamo molto felici di fare un film con Pierfrancesco: oggi è l'eroe popolare, è l'attore italiano che ha un grado di trasversalità sui diversi target cinematografici di riferimento più alti. E averlo come protagonisti di Moschettieri è come un marchio di fabbrica."