Il countdown si va esaurendo: il 14 aprile partirà Il trono di spade 8, e gli spettatori più diligenti (e meno impegnati, beati loro) avranno già provveduto a un gustoso rewatch preparatorio. Per gli altri, candidi figli dell'estate, può forse essere utile un piccolo punto della situazione sui personaggi de Il trono di spade 8 alla vigilia del precipitare degli eventi che ci trascinerà fino a un finale che, vada come vada, sarà indimenticabile.
Dove li abbiamo lasciati? Dove li ritroveremo, se li ritroveremo? Quali indicibili minacce incombono sui nostri eroi? Ecco a voi le ultime coordinate note prima del disastro, ovvero la nostra breve guida per un ritorno a Westeros in piena consapevolezza e sicurezza - si fa per dire, naturalmente.
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Arya
Nella settima stagione de Il trono di spade per Arya, l'assassina senza volto di casa Stark, gli eventi significativi non sono stati molti, anche se i brevi incontri, dopo anni di separazione, con Frittella e Nymeria hanno certamente scaldato i cuori più teneri, e la favolosa sessione di allenamento con Brienne di Tarth ha esaltato i più bellicosi. Un po' meno convincente la storyline di Grande Inverno, con le due sorelle Stark che apparentemente cadono vittime delle manipolazioni di Ditocorto: non ci è cascato nessuno, ma non per questo l'esecuzione di Lord Baelish in chiusura di stagione, con il suo stesso, fatidico pugnale di acciaio Valyriano, ci ha dato meno soddisfazione. Le dichiarazioni di solidarietà tra le sorelle sono sincere, e ci ricordano le raccomandazioni di papà Ned; ma ora Arya attende a Grande Inverno Jon, la sua misteriosa regina e la calata dell'esercito dei morti, senza contare che nel trailer ufficiale la vediamo, lei così fredda e intrepida, in uno stato di autentico panico, sanguinante; che ne sarà di Arya Stark e degli altri giovani lupi di Grande Inverno? Noi abbiamo solo una certezza: se Arya muore prima dell'ultimo episodio, difficilmente continueremo a guardare Il trono di spade!
Bran Stark
Ne abbiamo parlato a più riprese: quello di Bran Stark, uno dei personaggi più magici e malinconici delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, è un ruolo ancora indecifrabile, e probabilmente cruciale, quindi siamo tutti molto ansiosi di scoprire gli sviluppi che lo riguarderanno.
Nella settima stagione de Il trono di spade ha fatto sfoggio delle sue doti di veggente con le sorelle ma ha passato buona parte del suo tempo parcheggiato davanti a un focolare, chissà, forse a rievocare, tra le mille visioni del Corvo con Tre Occhi e i voli mistici per raccogliere intelligence sull'avanzata del Re della Notte, gli antichi racconti della Vecchia Nan. Con la sua onniscienza ha aiutato Sansa e Arya a liberarsi dell'infido Lord Baelish, e si prepara a raccontare a Jon la verità sulle sue origini con l'assistenza di Samwell Tarly, che corroborerà l'incredibile annuncio con le prove dell'annullamento del matrimonio di Rhaegar Targaryen. Nelle foto promozionali vediamo Bran ancora assorto, al sicuro nella sua calda stanza di Grande Inverno. Ma né lui né il castello saranno al sicuro ancora a lungo. Dobbiamo temere per lui... o dobbiamo temere lui?
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Sansa Stark
L'abbiamo lasciata a Grande Inverno a siglare un'accorata alleanza, o meglio, sorellanza, con Arya, dopo aver collaborato con lei per manipolare il grande manipolatore, Petyr Baelish. Nel minutaggio già visto de Il Trono di Spade 8 vediamo Sansa Stark accogliere Jon e Daenerys a Grande Inverno, oltre che assistere scioccata al volo di Drogon e Rhaegal sul castello. Vogliamo sperare tuttavia che, dopo tutto quello che ha vissuto, dopo aver ucciso il suo aguzzino Ramsay Bolton e aver superato il suo mentore in intrighi ed astuzie diplomatiche, Sansa sia qualcosa di più che la castellana di Grande Inverno che accoglie il "fratello" e la sua fidanzata; Sophie Turner si è lasciata scappare qualcosa a proposito di un'armatura, ma è molto difficile che vedremo Sansa in battaglia; la vedremo, invece, combattere con l'ingegno. Fino alla fine.
Cersei Lannister
La Regina Folle ha fatto "bene" i suoi calcoli, ingannando l'astuto Tyrion sulle proprie intenzioni di alleanza nella guerra imminente che, lei spera, spazzerà via i suoi nemici al Nord. L'inganno di un fratello, però, le costa la fedeltà dell'altro: con la partenza di Jaime Cersei Lannister è davvero irrimediabilmente sola, al suo fianco solo l'ambiguo e inquietante Qyburn e il mostruoso Gregor Clegane, la speranza di un futuro per la sua dinastia rivolta alla sua fragile gravidanza. Su un punto Cersei ha ragione: non ha senso cercare di opporsi all'esercito dei non morti guidato dal Re della Notte; su un altro si illude clamorosamente: non basterà di certo la Compagnia Dorata consegnatale da Euron Greyjoy a contrastare la Lunga Notte, quando scenderà a sud.
Tyrion Lannister
Il Folletto è da sempre uno dei personaggi più amati e target del tifo più scatenato degli appassionati de Il trono di spade, ma in molti sono rimasti perplessi di fronte ai comportamenti di Tyrion Lannister nella settima stagione de Il trono di spade; non solo farsi abbindolare da Cersei, ma lasciarsi andare a un sentimento nei confronti di Daenerys che lo espone a nuove delusioni e, forse, nuovi tradimenti. Cosa significa lo sguardo sguardo afflitto e ansioso di Tyrion di fronte all'amore sbocciato tra la sua regina e il vecchio amico Jon Snow, dopo aver avuto funzione, in quanto Primo Gentiluomo della Regina, di abile mediatore diplomatico tra i due? Ad istigare qualche dubbio in noi c'è anche l'atteggiamento di Tyrion durante la battaglia contro le forze congiunte dei Lannister e dei Tarly, e il suo evidente timore per Jaime: cosa succederà quando questi lo raggiungerà per offrire la sua spada mancina alla causa di Dany e Jon? Non stiamo ipotizzando un voltafaccia da parte di Tyrion, che, nonostante tutto quello che ha fatto e passato, è rimasto un personaggio empatico e nobile; stiamo solo rilevando quello che gli autori sembrano aver seminato...
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Jaime Lannister
Ce n'è voluto di tempo, ma Jaime Lannister c'è riuscito, alla fine della settima stagione de Il Trono di Spade, ad affrancarsi dalla sorella gemella che l'ha sempre manipolato e reso almeno la metà dell'uomo che avrebbe potuto essere; abbiamo visto un Jaime diverso accanto a Brienne, accanto a Myrcella, o semplicemente lontano da Cersei, un uomo valoroso e di grande umanità, che nella stagione finale è destinato a completare in gloria un arco redentivo che è stato tra gli elementi più riusciti e coinvolgenti dell'intero corso dello show. Lo abbiamo lasciato in viaggio verso Grande Inverno, dove ritroverà Tyrion, ma incontrerà anche Dany, Jon, la sua Brienne e... il bambino che un giorno di fine estate gettò da una torre, Bran Stark.
Gendry Baratheon
Lo mettiamo in questa lista dei personaggi principali de Il trono di spade 8 perché lo sappiamo che ci tenete, all'ultimo esemplare di razza Baratheon, l'unico maschietto che abbia fatto venire il batticuore ad Arya Stark (prima, cioè, della cosa che la insegue nel trailer), il giovane, ombroso Gendry Baratheon. Sappiamo che è tornato sano e salvo a Forte Orientale dopo la sortita a caccia di zombi al fianco di Jon, Lord Beric, Tormund & C., o meglio gli è stato ordinato di tornare indietro per chiedere aiuto a Daenerys, ma sappiamo anche dal trailer che ha seguito Dany e Jon a Grande Inverno, dove è impegnato a forgiare armi di ossidiana per armare un esercito. Sarà emozionante vederlo riabbracciare Arya; al di là di questo, deve avere pure un ruolo concreto da giocare, dopo che che abbiamo atteso la sua ricomparsa per tre stagioni. Mica andrà lui ciò che resterà del trono di Approdo del Re?
Daenerys Targaryen
Se non fossero già evidenti da tempo le differenze di caratura umana ed etica tra la regina Danaerys Targaryen e la sua rivale che siede sul trono di Approdo del Re, lo sarebbe in modo particolare ora, con le diverse scelte delle due regnanti in merito alla strategia adottata di fronte all'imminente invasione del Re della Notte e del suo Esercito di Morti. La potentissima Daenerys avrebbe potuto attaccare e conquistare la Capitale e attendere lì, con Drogon e Rhaegal parcheggiati nella Fossa dei Draghi in attesa di arrostire zombi. Ma ha scelto di proteggere le genti di Westeros, i sudditi che l'avevano dimenticata, e ha persino sacrificato uno dei suoi figli, Viserion, per salvare il piccolo e sgangherato plotone di Jon Snow oltre la Barriera. Ora Dany attende l'attacco a Grande Inverno, insieme all'uomo che ama e che, come presto scoprirà ne Il Trono di Spade 8, si chiama in realtà Aegon e ha diritti di discendenza superiori ai suoi in quanto unico figlio sopravvissuto di suo fratello, il principe Rhaegar Targaryen. Basterà a spezzare l'idillio appena sorto tra Daenerys e Jon, e un'alleanza basata sull'ammirazione reciproca e la nobiltà di intenti?
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Jon Snow
A parte qualche capriccio adolescenziale all'inizio della sua carriera, Jon Snow è sempre stato l'eroe perfetto: generoso, impavido, e ingenuo. "Non sai niente, Snow", gli ripeteva Ygritte, ma ora Jon saprà qualcosa, qualcosa di sconcertante che riguarda le sue origini. Questo lo cambierà? Lo conosciamo abbastanza per poter dire già che non è così. Jon si è reso conto ben presto, dalle prime avvisaglie dell'ascesa del Re della Notte, della futilità e dell'insensatezza delle ambizioni di potere; ha riconosciuto spontaneamente la superiorità di Daenerys come condottiera, e non si pentirà di essersi inginocchiato al suo cospetto quando scoprirà della loro parentela. Più che nel rapporto con Dany, guardiamo al rapporto con Bran: è da lì che scaturirà, forse, il senso ultimo della missione di Jon Snow, e della Battaglia per l'Alba.
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