"Abbiamo sempre voluto fare un musical, non appena ce ne fosse stata la possibilità. Poi amavamo il libro originale. Per anni abbiamo aspettato il momento giusto, del resto volevamo dirigere film che non fossero commedie R-rated. Con Lyle siamo riusciti a farlo, e continueremo a farlo...". Will Speck e Josh Gordon raccontano nella nostra intervista il loro bel Il Talento di Mr. Crocodile, che adatta per il grande schermo il personaggio creato da Bernard Waber nel 1962. Come avrete intuito dal titolo, il personaggio è un tenero e irresistibile coccodrillo canterino. La musica è un elemento essenziale del film: nella versione originale troviamo i brani interpretati da Shawn Mendes, mentre nella versione italiana c'è Luigi Strangis. "La musica è la chiave del film", spiegano i registi, "sia per il personaggio di Lyle che per la magia del film, che trasporta il pubblico in un luogo speciale".
L'intervista a Will Speck e Josh Gordon
Oltre al dolcissimo Lyle, ricreato naturalmente in CGI, il cast de Il talento di Mr. Crocodile è decisamente ricco: Javier Bardem, Constance Wu, Scoot McNairy e il giovane Winslow Fegley. "Javier e Constance hanno amato la sceneggiatura, che è stata scritta in modo davvero splendido da Will Davies con cui abbiamo lavorato per circa un anno", continuano Will Speck e Josh Gordon, collegati via Zoom per la nostra chiacchierata. "La sceneggiatura aveva un'anima bellissima e parlava sia di ciò che c'era di bello nel libro che dell'ambizione stessa del film. Credo che fossero molto entusiasti all'idea di lavorare anche con Pasek & Paul, i compositori".
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Un coccodrillo canterino
La storia del film gira attorno a Lyle che non parla ma canta divinamente. Abita in una soffitta di una bella casa di Manhattan, e viene trovato dai nuovi inquilini. Nascerà un'amicizia, minacciata però dal ritorno del vecchio proprietario di Lyle, un farlocco artista di nome Hector. A proposito di Lyle i registi ci hanno raccontato: "Volevamo che il pubblico, e soprattutto i bambini, si innamorassero di lui. I coccodrilli possono essere un po' spaventosi al primo impatto, ma volevamo anche che sembrasse reale, in modo da capire perché la gente ne avesse paura. Quindi è stato un vero e proprio processo. Ci è voluto quasi un anno per sviluppare l'intero aspetto del coccodrillo e completarlo".
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Una nuova saga?
Tra gli elementi caratterizzanti de Il talento di Mr. Crocodile c'è la cornice di New York, essenziale nei libri di Waber e fondamentale per ricreare il tono del racconto: "New York era una parte importante del libro, ovviamente. E nel libro ci sono anche piccole sequenze illustrate, con i taxi o Central Park, e iconiche scene che non potevano essere realizzate in un altro posto. Doveva esserci un Brownstone sulla 88th strada, ma in realtà abbiamo girato sulla 86th strada, quindi abbiamo barato di un paio di isolati!". In conclusione, chiediamo a Will Speck e Josh Gordon se questo possa essere il primo di una lunga saga: "Pensiamo di sì e speriamo di sì. Crediamo che la cosa importante sia che il pubblico lo consideri come una sorta di pietra di paragone culturale della gioia, dell'amore e dell'accettazione e lo consideri come un personaggio che può vivere nella nostra realtà".