Xeroderma pigmentosum. Suona meno terrificante se chiamato con la sigla "XP", ma per la diciassettenne Katie, suo padre, i suoi amici e i suoi medici resta una condanna ineludibile. Si tratta di una rara condizione dell'epidermide che fa sì che basti una minima esposizione ai raggi ultravioletti del sole perché si scatenino reazioni devastanti, dai tumori a gravi disturbi neurologici.
I due terzi dei pazienti afflitti da XP non raggiungono i vent'anni. L'unico modo per migliorare le chance di sopravvivenza è evitare in maniera scrupolosa l'esposizione al sole, ed è così che Katie tenta di ingannare il destino che la minaccia: vivendo in una dimensione alternativa rispetto ai suoi coetanei, passando le giornate chiusa in casa e avventurandosi fuori solo dopo il tramonto, in compagnia della sua chitarra.
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Voglia di luce
Oltre a studiare, a scrivere le sue canzoni e a chiacchierare con la sua amica Morgan, la piccola Katie ha guardato il mondo dalla sua finestra... o meglio, ha guardato un coetaneo, Charlie, crescere alla luce del sole. Quando finalmente i due si incontrano e si innamorano, di fronte alla necessità di dirgli la verità sul suo stato di salute, Katie temporeggia in maniera che rischia di esserle fatale.
Il sole a mezzanotte - Midnight Sun si inserisce nell'ormai consolidato filone dei teen movie che affrontano il tema della malattia e della morte in barba alla vitalità e all'illusione d'immortalità dei loro soggetti: ma se l'ottimo L'amore che resta di Gus Van Sant e anche il popolare Colpa delle stelle riuscivano a commuovere grazie a situazioni credibili e personaggi autentici, Il sole a mezzanotte è poco più che un veicolo per la sua star Bella Thorne, attrice e cantante classe 1997 che ha già alle spalle una carriera dignitosa come child actress e ha recitato in serie TV prestigiose come Big Love e Scream.
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Tratto da una sceneggiatura originale di Kenji Bando (lo xenoderma pigmentoso è più diffuso in Giappone che nel resto nel mondo), il soggetto è sviluppato in modo da dare spazio alle canzoni e alla grazia di Thorne, con la co-star Patrick Schwarzenegger confinata al ruolo di principe azzurro liofilizzato e Rob Riggle parimenti destinato a incarnare un monodimensionale padre devoto che ha con la figlia un rapporto senza complicazioni nonostante i lunghi anni di reclusione. Non c'è spazio per il riverbero di un autentico dramma familiare, per c'è solo il sogno artificioso e patinato di un amore adolescenziale con tanto di perfetto commento musicale.
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La morte e la fanciulla
Fisico snello, occhi da cerbiatta, labbra carnose, Bella Thorne aderisce perfettamente un ideale di bellezza altrettanto manierato, ma tutto sommato il suo lavoro con il personaggio, pur senza eccellere, è la cosa migliore del film. La sua Katie è delicata e buffa, e Thorne abbraccia anche con un certo coraggio il declino fisico della sua eroina quando la sua freschezza viene attaccata dalla malattia.
La presenza scenica della protagonista, duole ammetterlo, non è sufficiente a fare de Il sole a mezzanotte un film che ci sentiamo di raccomandarvi. Superficiale nella scrittura, televisiva e dozzinale sotto il profilo produttivo, soporifera nella messa in scena, appena sufficiente nella recitazione, l'opera è apprezzabile negli intenti, ma fa lacrimosamente naufragio nell'esecuzione. Detto con il massimo rispetto per gli estimatori del binomio Bella Thorne- Scott Speer, che saranno felici di sapere che il sodalizio sta per ripetersi con l'avventura post-apocalittica I Still See You, in uscita a giugno nelle sale americane.
Movieplayer.it
2.0/5