Timon e Pumbaa, e il loro motto Hakuna Matata, sono tornati: a 25 anni di distanza dal classico Disney d'animazione, Il Re Leone ha una nuova vita in computer grafica, con la regia di Jon Favreau, che ha già diretto, con ottimi risultati, Il libro della giungla. Nelle sale italiane dal 21 agosto, la storia di Simba può ora contare su un fotorealismo che lascia a bocca aperta: gli animali protagonisti sembrano assolutamente reali.
Se la colonna sonora è sempre quella di Hans Zimmer, il cast vocale è invece cambiato: le voci adulte di Simba e Nala sono quelle di Donald Glover e Beyoncé Knowles, Scar è Chiwetel Ejiofor, mentre Mufasa è di nuovo James Earl Jones. Pumbaa e Timon sono invece Seth Rogen e Billy Eichner, che hanno fatto un ottimo lavoro di improvvisazione. Non sono da meno, anzi, le voci italiane del duo di animali che accoglie il piccolo Simba insegnandogli a vivere secondo la filosofia del "senza pensieri": Stefano Fresi ed Edoardo Leo hanno fatto il miracolo, non sfigurando né di fronte agli attori americani, né al cospetto di Tonino Accolla ed Ernesto Brancucci.
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Abbiamo incontrato gli attori al Giffoni Film Festival, dove è venuta fuori una cosa sorprendente: se la morte di Mufasa è stato (almeno per chi scrive) uno dei grandi traumi cinematografici della nostra infanzia, Edoardo Leo, prima di dover doppiare Timon nel film di Jon Favreau, non aveva mai visto il cartone animato. Prontamente vessato dal collega Stefano Fresi, i due ci hanno detto la loro sulla canzone di Elton John Can you feel the love tonight (che nelle intenzioni originali del film anni '90 avrebbe dovuto essere cantata solo da Timon e Pumbaa) e su cosa siano davvero le stelle, se salme reali che ci guardano da lassù, masse gigantesche di gas, o persone che amiamo che non ci sono più ma ci sorvegliano da lontano.