Il ladro di giorni, presentato all'ultima Festa del Cinema di Roma e nelle sale dal 6 febbraio, è il nuovo film del regista di La-bas, Guido Lombardi, e ha come protagonista Riccardo Scamarcio. L'amato attore pugliese porta nella storia la sua naturale attitudine da noir, ormai un classico della sua carriera recente, ma anche una componente ironica, comica, divertente. Al centro della storia ci sono lui e un bambino, il giovane Augusto Zazzaro, nel ruolo di un padre e un figlio che si incontrano dopo sette anni, che il padre ha passato in galera. Il loro incontro è l'inizio di un viaggio, in cui il personaggio di Scamarcio sarà combattuto tra il recupero del rapporto con il figlio e un ritorno all'attività criminale che è sempre stata la sua vita.
Guido Lombardi: i generi sono al servizio di una storia d'amore
Il ladro di giorni è un film molto particolare: è un film drammatico, è un noir, è un romanzo di formazione, è una commedia. "Il film è essenzialmente un'avventura, che coinvolge padre e figlio, è un viaggio dal nord a sud dell'Italia" ci ha raccontato il regista Guido Lombardi. "I generi sono al servizio di questa storia d'amore che rinasce tra padre e figlio. È un film di sentimenti e per me è la cosa principale"
Il ladro di giorni, la recensione: Guido Lombardi ci racconta un'altra educazione criminale
Riccardo Scamarcio: ho sempre fatto commedie, ma questo film è unico
Fate molta attenzione alla performance di Riccardo Scamarcio: così non lo avete mai visto. Il ladro di giorni apre la sua carriera a nuovi orizzonti. "Avevo fatto Lo spietato, che era una gangster comedy" ci ha detto l'attore pugliese. "La commedia è un genere che ho sempre masticato, già dai primi film con Giovanni Veronesi. Questo film però ha una sua unicità. Non è prettamente un crime, non è un noir, è un road movie, e ha un aspetto di avventura, ma in fondo è un film di sentimenti, una storia di due personaggi che, attraverso questo viaggio, riscoprono il loro amore".