Due anni fa, Leonardo DiCaprio registrava uno dei maggiori successi della propria carriera - e si portava a casa un attesissimo Oscar - interpretando il ruolo di un uomo impegnato nel disperato tentativo di sfuggire alla "natura matrigna" rappresentata dalle montagne, sfidando la neve e il gelo fino allo stremo delle forze. Ed è singolare come, a breve distanza di tempo, un'impresa analoga sia stata affrontata sullo schermo anche dalla sua storica partner di Titanic, Kate Winslet, ma con una significativa differenza: per lei l'opera in questione ha segnato invece uno dei più maldestri passi falsi all'interno di una filmografia quasi sempre invidiabile.
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Il titolo in oggetto, Il domani tra di noi, è l'adattamento del romanzo di Charles Martin The Mountain Between Us, rielaborato a quattro mani dagli sceneggiatori Chris Weitz e J. Mills Goodloe per un progetto affidato alla regia dell'israeliano Hany Abu-Assad. Un progetto il cui sviluppo non è stato propriamente liscio come l'olio, con una gestazione durata diversi anni e la Winslet e Idris Elba ingaggiati dopo i forfait di Michael Fassbender, Margot Robbie, Charlie Hunnam e Rosamund Pike; per arrivare, infine, al responso a dir poco freddo sia da parte della critica che del pubblico.
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Kate e Idris: una coppia di novelli revenant
Ad innescare il meccanismo narrativo de Il domani tra di noi è il topos dell'incontro casuale determinato da circostanze impreviste: all'aeroporto di Boise, in Idaho, le sfavorevoli condizioni meteorologiche causano la cancellazione di un volo per Baltimora. L'urgenza di raggiungere entro il giorno dopo il Maryland spinge così una coppia di sconosciuti, la fotoreporter Alex Martin e il neurochirurgo Ben Bass, ad 'allearsi' per affittare insieme un volo privato in grado di condurli a destinazione in tempo utile: lei per poter convolare a nozze, lui per eseguire una delicatissima operazione. Ma come da copione, il caso o la sfortuna - o più semplicemente la preannunciata bufera - faranno precipitare il loro velivolo sulla cima di una montagna, lasciandoli soli, insieme al cane del pilota, alle prese con una disperata battaglia contro il tempo, il ghiaccio e la carenza di cibo.
E proprio la componente da tipico survival drama, a conti fatti, è quella che sembra funzionare meglio: certo, il film segue un canovaccio ormai abusato e non offre mai svolte davvero sorprendenti, ma riesce comunque a regalare qualche sequenza più riuscita e a creare una qualche empatia nei confronti dei due protagonisti (pure per merito dei rispettivi interpreti). Laddove al contrario Il domani tra di noi mostra da subito le proprie carenze è nell'aspetto più intimista e psicologico: la natura di questi due individui, i loro dilemmi interiori e le dinamiche di un rapporto di collaborazione, di amicizia e poi di reciproca attrazione seguono traiettorie decisamente convenzionali, tanto che la pretesa di realismo si infrange più volte contro la superficialità della sceneggiatura.
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Dal survival movie a un finale da soap opera
Fino a circa mezz'ora dalla conclusione, a ogni modo, il film di Abu-Assad procede lungo i binari di una dignitosa medietà, rispettando più o meno le regole del proprio filone; ma è nella parte finale, purtroppo, che Il domani tra di noi frana in maniera irrimediabile, con un drastico cambiamento sia sul piano drammaturgico, sia nel registro adottato. Perché da quando 'sparisce' la montagna, e il survival movie cede il posto a un racconto prettamente sentimentale, la pellicola si incarta su se stessa, perdendo credibilità a causa di situazioni forzate e di dialoghi spesso melensi. Per Hany Abu-Assad, che si era imposto all'attenzione internazionale grazie a drammi notevoli come Paradise Now e Omar (entrambi candidati all'Oscar per il miglior film straniero), questo esordio in terra hollywoodiana conferma dunque una china discendente già intrapresa due anni fa con l'imbarazzante The Idol. E l'epilogo, suggellato da uno dei più smaccati cliché da rom-com anni Novanta, costituisce il definitivo scivolone di un film per nulla all'altezza del talento dei suoi protagonisti.
Movieplayer.it
2.0/5