L'8 marzo arriva su Rai1 una nuova avventura de Il Commissario Montalbano, si tratta de Il metodo Catalanotti, episodio nuovo di zecca ispirato al romanzo omonimo pubblicato da Andrea Camilleri nel 2018. Le repliche di Montalbano continuano a segnare ascolti da capogiro a ogni passaggio, ma stavolta il pubblico dovrà fare i conti con un Montalbano inedito, che perde la testa per una giovane collega della scientifica ed è pronto a lasciate tutto, perfino la fedele Livia.
Tempesta sentimentale per Montalbano, tempesta sul set dove, poco prima dello scoppio della pandemia, nel giro di poche settimane sono scomparsi prima Andrea Camilleri e poi il regista Alberto Sironi. Perdita, questa, che ha costretto Luca Zingaretti a rimboccarsi le mani e assumere il ruolo di regista degli ultimi tre film, tra cui Il metodo Catalanotti. A parlarne, Luca Zingaretti appare ancora turbato e ammette la difficoltà di passare nel giro di poco da semplice attore a comandante del team: "I colleghi mi hanno sostenuto in tutti modi. Ho preso il timone della barca dal mattino al pomeriggio. Senza di loro non ce l'avrei fatta". Impresa che, nel caso de Il metodo Catalanotti, si è rivelata ancor più ardua vista la potenza del racconto di Camilleri in cui succede "qualcosa di incredibile. Montalbano incontra una donna sensuale e bellissima che gli fa perdere la testa e decide di lasciare tutto. Un terremoto di questa portata mi ha fatto saltare sulla sedia quando ho letto le parole di Camilleri. Dovevamo restituire la stessa potenza sullo schermo sia a livello recitativo che di regia. Serviva un po' di coraggio".
L'identificazione Montalbano-Zingaretti, quando l'attore prende corpo nel personaggio
Come ribadisce la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, Il Commissario Montalbano è il testimonial della fiction Rai, rappresentante di una italianità precisa che valorizza le bellezze naturali delle location siciliane: "C'è un patto di fiducia tra Montalbano e gli spettatori che non può essere tradito. La componente ironica, disincantata non si separa mai dal mondo velenoso del giallo dove bisogna scoprire tutto. E poi c'è l'identificazione Montalbano-Zingaretti, attore che ha preso corpo dentro il personaggio".
Luca Zingaretti ribadisce il legame carnale con Montalbano ammettendo scherzosamente di aver "lasciato i capelli a Montalbano. Conoscevo bene Andrea Camilleri perché è stato mio maestro al Centro Sperimentale. La prima volta che ho letto un suo libro l'avevo comprato a una bancarella per sostenerlo e l'avevo messo in libreria. Quando, qualche mese dopo, l'ho letto è stato amore a prima vista. Da attore, capivo che era un personaggio meraviglioso da poter raccontare. Dietro c'era un autore che esprimeva la sua visione dell'esistenza. Camilleri, però, non se lo immaginava interpretato da me. Il suo interprete ideale era Pietro Germi, ma mi ha fatto i complimenti perché amava il mio modo di recitare. In questi anni ho dato tanto al personaggio, capacità professionali e difetti umani".
Le 30 serie tv più attese del 2021
L'amore è un terremoto
Il metodo Catalanotti risente dell'amore di Andrea Camilleri per il teatro, ma anche dell'eredità di Pirandello, con cui tutti gli intellettuali siciliani devono fare i conti. Come specifica Luca Zingaretti, "il tema dell'identità, che la fa da padrone, ha dominato i romanzi e la vita di Camilleri". Stavolta l'alter ego dell'autore, il ruvido Montalbano, metterà in discussione la propria esistenza a causa di una donna giovane e bellissima. A interpretarla, Greta Scarano che, al primo impatto col set, ammette di essersi sentita un'aliena: "La serie di Montalbano è contraddistinta da un contesto così familiare e io interpretavo un personaggio completamente alieno che sconvolge il Commissario proprio perché è diversa. Dovevo trovare un compromesso tra la loro recitazione e il dover interpretare l'elemento estraneo che mette in crisi uno schema stabile. Dove mettevo i piedi dovevo sgretolare tutto".
Greta Scarano: "Dopo tanto dramma voglio far ridere"
Montalbano tornerà in futuro o questa è davvero la fine?
La grande famiglia di Montalbano, composta anche da Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Sonia Bergamasco, Marina Rocco e Antonia Truppo, si riunirà l'8 marzo su Rai 1 per quello che, per adesso, è l'ultimo episodio della saga. Il futuro si prospetta troppo incerto per fare previsioni, su questo sono concordi Zingaretti e il produttore Carlo Degli Esposti: "Troppo presto per parlare di futuro. Dopo la fine della pandemia prenderemo una decisione, ma per il momento è impossibile lavorare in tranquillità. In più la perdita dei nostri compagni di trincea pesa. Quest'anno il tempo si è fermato, non c'è stato modo di elaborare il lutto, siamo ancora nel limbo. Vedremo se il pubblico continuerà a stare dalla nostra parte".