Il cinema dei superpapà

Festeggiamo la festa del papà ricordando tante indimenticabili figure paterne immortalate sul grande schermo, a cominciare dal 'padre ritrovato' di Raoul Bova nella commedia Buongiorno papà di Edoardo Leo, al momento in sala.

Coraggiosi, irriducibili e straordinari: sono tanti i padri memorabili immortalati dal grande schermo. In sala la commedia Buongiorno papà ci regala il ritratto convincente di un padre 'a sorpresa': quale occasione migliore della festa del papà per ripercorrere alcune delle tappe che hanno regalato al cinema le migliori e più intense figure paterne di sempre? Uno dei più recenti è sicuramente il padre ritrovato, interpretato da Raoul Bova nella riuscita commedia di Edoardo Leo. Un uomo immaturo ed egocentrico che riuscirà a guardarsi finalmente allo specchio solo quando nella sua vita entrerà Layla, figlia diciassettenne che non sapeva di avere. Sicuramente uno dei ritratti più interessanti e sinceri di figura paterna nel panorama cinematografico italiano degli ultimi anni, sul fronte delle commedie. Andando a ritroso nel tempo impossibile non ricordare personaggi come il padre di Kramer contro Kramer interpretato da Dustin Hoffman, o quello di Robin Williams in Mrs. Doubtfire - mammo per sempre. E tornando dalle nostre parti come non citare il padre straordinario tratteggiato da Roberto Benigni ne La vita è bella? Per festeggiare questo giorno allora perché non regalarci le visione di uno di questi grandi film, magari in compagnia del nostro papà o dei nostri figli? Senza dimenticare che colui che ciascuno sente come padre può non essere quello biologico, ma colui che lo ha fatto sempre sentire figlio. Un po' come il papà-oca di Po in Kung Fu Panda...

Allora preparatevi a questo tuffo nel passato e ricordatevi di segnalarci i padri che anche voi avete amato di più al cinema. Buona lettura e auguri a tutti i Papà!

PADRE TENACE
Ladri di biciclette (1948, Vittorio De Sica)

Sicuramente sono stati tanti i padri che si sono potuti identificare nel protagonista del capolavoro neorealista di Vittorio De Sica. Come citava il trailer dell'epoca: "una storia inventata che può essere vera" e che racconta come un lavoro onesto sia fonte irrinunciabile di dignità per un padre di famiglia. Commovente la scena del ristorante, in cui il padre Antonio (Lamberto Maggiorani) e il figlioletto Bruno (Enzo Staiola) si concedono il lusso di un pasto "da signori". Una breve parentesi di amara spensieratezza durante la strenua ricerca della bici rubata e senza la quale l'uomo perderà il lavoro.

PADRE IDEALISTA
Il buio oltre la siepe (1962, di Robert Mulligan)
Colto, affettuoso e idealista: chi non vorrebbe un padre come Atticus Finch? L'avvocato dell'Alabama, descritto prima nel romanzo di Harper Lee (che si ispirò proprio alla figura di suo padre per il personaggio) e poi interpretato da Gregory Peck nel '62, è un vero e proprio padre modello. Rimasto vedovo, l'uomo cresce i suoi bambini Scout e Jem insegnando loro i valori della giustizia e della verità. Scena emblematica del film è quella in cui Atticus porta i figli ad assistere al processo che lo vede impegnato nel ruolo di difensore del povero Tom Robinson, uomo di colore ingiustamente accusato di stupro e vittima dell'odio razziale che attanagliava l'America di quel periodo (il film è ambientato nel '39).

PADRE COMBATTIVO
Il campione (1979, di Franco Zeffirelli)
Messo al tappeto, sul ring e nella vita, Billy Flynn (Jon Voight) è la dimostrazione vivente di come un uomo possa guadagnare la stima e l'amore incondizionati del proprio figlio anche nelle condizioni più avverse. Abbandonato dalla moglie proprio quando la sua carriera di pugile è interrotta da un grave incidente, Billy riuscirà a rimboccarsi le maniche per crescere da solo il figlioletto T.J.. Per lui dimostrerà di essere pronto a qualunque sacrificio. Il loro legame è uno dei più forti e commoventi che il cinema abbia saputo raccontare.
Il film è il remake di The Champ, film del 1931 diretto da King Vidor.

PADRE AMOREVOLE
Kramer contro Kramer (1979, Robert Benton)

Quando si pensa a un padre visto al cinema è praticamente impossibile non pensare a lui: al Ted Kramer di Dustin Hoffman in Kramer contro Kramer. Non a caso un film e un cast ricoperti di premi (5 Oscar, 4 Golden Globe, 3 David di Donatello). Lasciato di punto in bianco da sua moglie, l'uomo, pubblicitario votato al lavoro, si ritrova a fare il padre a tempo pieno del figlioletto Billy. La situazione, inizialmente spiazzante, diventa l'occasione per costruire col bambino un legame fortissimo e cambiare la sua prospettiva sulla vita. Indimenticabile la scena in cui Ted corre come un pazzo attraverso New York per portare il figlio all'ospedale dopo una brutta caduta da una giostra.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Avery Corman.

PADRE PRONTO A TUTTO
Mrs. Doubtfire - mammo per sempre (1993, di Chris Columbus)
Cosa può accadere di peggio a un padre affezionatissimo ai propri figli di essere costretto a stare lontano da loro? È la dura condizione che tanti padri separati si trovano a vivere e che deve affrontare anche Daniel (Robin Williams) nella commedia Mrs. Doubtfire. Il film mette in scena il paradosso di un uomo che per trascorrere più tempo con i suoi tre figli arriva a camuffarsi da tata e a farsi assumere dalla sua ex moglie. Uno stratagemma considerato segno di "disturbo mentale" per il giudice chiamato a esprimersi sulla questione; una dimostrazione di un amore senza confini anche per lo spettatore più cinico...
Il film è ispirato al libro Un padre a ore di Anne Fine.

PADRE STRAORDINARIO
La vita è bella (1997, Roberto Benigni)

Probabilmente il più incredibile e straordinario dei padri della storia del cinema. Solo l'amore immenso per il proprio figlio potrebbe spingere un uomo a trovare la forza d'animo per sdrammatizzare la più crudele e insostenibile delle situazioni: la prigionia in un campo di concentramento nazista. A tratteggiare e interpretare magistralmente un personaggio così ci è riuscito solo Roberto Benigni che ha regalato al cinema uno dei film e dei personaggi indiscutibilmente più memorabili. Scena da incorniciare: quella in cui Guido (Benigni) si dirige marciando in modo buffo verso il luogo in cui avverrà la sua esecuzione per non spaventare il figlio, a cui ha salvato la vita facendolo nascondere e raccontandogli che è tutto un gioco.

PAPA' COMPAGNO DI GIOCHI
Big Daddy (1999, Dennis Dugan)
Sonny Koufax (Adam Sandler) è un uomo immaturo, semi-disoccupato, senza troppe regole e senza progetti per il futuro. Chi potrebbe essere meno adatto di lui a fare il padre? Eppure quando alla sua porta bussa il piccolo Julian (il figlio sbucato dal nulla del suo migliore amico), Sonny dimostrerà di essere molto più responsabile e premuroso di tanti uomini per bene. Dopo un periodo di rodaggio in cui l'uomo si occuperà del bambino utilizzando un metodo educativo alternativo (lasciandolo libero di fare tutto quello che vuole), scoprirà l'importanza delle regole e si responsabilizzerà come non aveva mai fatto prima. Un film ricco di humor, capace di raccontare con leggerezza e sincerità come un uomo possa comportarsi da padre pur non essendolo di fatto e come la paternità possa riuscire a cambiare nel profondo una persona.

PADRE PRONTO A CAMBIARE
Billy Elliot (2000, di Stephen Daldry)
Cosa c'è di più difficile per un padre di accettare che il proprio figlio segua una strada lontana da quello che si è sempre immaginato? È l'enorme sforzo che è richiesto a Jackie Elliot (Gary Lewis), padre di Billy Elliot, bambino di 8 anni che nel contesto dell'Inghilterra degli anni '80, nato e cresciuto in una famiglia di minatori, scopre la passione per la danza. Dopo gli scontri iniziali, sarà solo grazie alla generosità e agli sforzi del padre che riuscirà a coronare il proprio sogno di diventare ballerino. Scena chiave: quella in cui nella notte di Natale il padre scopre per caso il figlio che balla con un amico in palestra e, solo dopo il caparbio tentativo del bambino di dimostrare il proprio talento, capisce l'importanza di quella sua passione.

PADRE CHE SI RISCATTA
Era mio padre (2002, di Sam Mendes)

Amare un padre dal profondo significa accettare e perdonare anche le cose più terribili. A dimostrarlo è la stima incondizionata del piccolo Michael Jr per il proprio padre Mike (Tom Hanks) in Road to Perdition (in italiano Era mio padre). Anche dopo aver scoperto che l'uomo fa il killer per un boss della mala, il ragazzo continua a riconoscerne l'autorità e accetta di seguirlo in un folle piano per vendicare l'assassinio di madre e fratellino. Pur avendo scelto la strada sbagliata nella vita, l'uomo si riscatta nel momento in cui sacrifica se stesso per salvaguardare l'innocenza del figlio e desiderando per lui una vita diversa.
Nel film è raccontato anche un altro rapporto molto forte padre-figlio: quello dello stesso Michael col boss Rooney (Paul Newman) che lo ha praticamente adottato e che, a modo suo, lo ama forse più del suo stesso figlio Connor (Daniel Craig).

PADRE INFATICABILE
Alla ricerca di Nemo (2003, di Andrew Stanton, Lee Unkrich)
La disperata ricerca di Marlin, pesce pagliaccio che attraversa l'oceano e supera mille difficoltà per ritrovare il figlioletto Nemo, ha commosso grandi e piccini. Anche se apprensivo e iper-protettivo Marlin dimostra quale infaticabile tenacia possa muovere un padre, spingendolo a correre ogni rischio pur di salvare il proprio figlio.

PADRE CHE NON SI ARRENDE
La ricerca della felicità (2006, Gabriele Muccino)
Perdere tutto, ma non la dignità e la determinazione. È quello che accade a Chris Gardner (Will Smith) che, ridotto al verde a causa di investimenti sbagliati, viene lasciato dalla moglie. Senza perdersi d'animo e rimasto insieme al figlioletto Christopher (Jaden Smith), decide di giocarsi tutto e si butta anima e corpo in quella che sembra una follia: uno stage presso una grande agenzia di broker che al termine del corso assumerà solo uno dei venti iscritti. Senza più casa, né macchina i due devono arrangiarsi come possono, passando le notti nei dormitori e addirittura nella stazione della metropolitana. Quella che potrebbe diventare una situazione tragica e disperata non abbatte Chris che con determinazione e spirito di sacrificio riuscirà a realizzare il suo sogno per se stesso e per suo figlio.
Il film è ispirato a una storia vera.

PADRE SOGNATORE
Big Fish (2003, di Tim Burton)

Dopo una vita passata a credere che suo padre Edward Bloom (Albert Finney) fosse solo un racconta-favole un po' fuori di testa e lontano dalla realtà, William (Billy Crudup) capisce che tutte le storie che hanno costellato la sua vita contengono molta più verità di quello che potesse immaginare e che l'uomo merita più rispetto di quello che lui ha saputo dargli. Il ricongiungimento finale tra i due è la dimostrazione che non è mai troppo tardi per provare a conoscere davvero il proprio padre.

RAGAZZO-PADRE
Solo un padre (2008, Luca Lucini)
Siamo abituati a tanti esempi di donne forti che, abbandonate dai loro uomini o rimaste sole, riescono nella difficile impresa di crescere i propri figli. Ma questo film mostra che anche un uomo può trovare la forza di andare avanti e di superare la propria inesperienza e la propria inadeguatezza per il bene della sua bambina. Luca Argentero diventa così il ritratto di un padre affettuoso e moderno, rivelando il lato tenero (spesso considerato solo come prerogativa femminile) della paternità.
Il film è l'adattamento del libro Le avventure semiserie di un ragazzo padre di Nick Earls.

PADRE IRRIDUCIBILE
The Road (2009, di John Hillcoat)
Difficile essere messi più a dura prova di così. Un uomo (Viggo Mortensen) rimane solo col proprio figlio in uno scenario apocalittico, dove tra i pochi sopravvissuti ci sono bande di cannibali pronti a tutto. Quasi allo stremo delle forze l'uomo tenta l'impossibile pur di guidare il figlio verso la costa, attraversando a piedi gli Stati Uniti, in cerca di un clima migliore e di altri "buoni" come loro. Indimenticabile la scena in cui il padre, disperato, si prepara a sparare al figlio per evitare che cada nelle mani dei cannibali. Un gesto estremo in una situazione estrema. Un pugno allo stomaco.
Il film è tratto dal romanzo di Cormac McCarthy La strada.

PADRE RITROVATO
Scialla! (stai sereno) (2011, Francesco Bruni)
Essere pronti a cambiare anche quando, superati i 50 anni, abbiamo deciso che la nostra vita va bene così. Rimboccarsi le maniche e fare lo sforzo di guardare al futuro con una nuova prospettiva, facendoci carico di responsabilità che non avevamo mai preso in considerazione. È quello che riesce a fare Bruno (Fabrizio Bentivoglio), apatico ex-professore ed ex-scrittore che si ritrova padre dello scapestrato adolescente Luca (Filippo Scicchitano). Una storia che mostra come solo attraverso il proprio cambiamento un padre possa aiutare il figlio a cambiare a sua volta.