Il Blu-ray di Apocalypse Now - Collector's edition

Monumentale edizione in blu-ray per il capolavoro di Francis Ford Coppola, presentato anche nella versione Redux. Un video in alta definizione straordinario e un reparto extra da record caratterizzano un cofanetto da collezione.

Un film mitico, un capolavoro che ha segnato la storia del cinema. Dal lontano 1979 Apocalypse Now (senza dimenticare Apocalypse Now Redux del 2001, una sorta di versione estesa) ha fatto discutere, appassionare, emozionare. Inutile sottolineare pertanto come anche in Italia fosse attesissimo lo sbarco del capolavoro di Francis Ford Coppola nel mondo dell'alta definizione, per rivivere in blu-ray l'incredibile viaggio lungo il fiume e negli abissi dell'animo umano del capitano Willard (Martin Sheen), l'esuberanza di Kilgore (Robert Duvall) e l'affascinante follia di Kurtz (un indimenticabile Marlon Brando).


E va subito detto che la grande attesa degli appassionati è stata ripagata. Pur con qualche mancanza sul fronte audio, le due edizioni confezionate da Universal per l'occasione sono una vera meraviglia per resa tecnica e quantità di contenuti speciali: Apocalypse Now si rivela così non solo in una nuova smagliante veste visiva, ma anche oggetto di nuovi e ricchi approfondimenti grazie al monumentale reparto extra. Due, come detto, le edizioni in commercio: la Collector's Edition a 3 dischi in un cofanetto ricco di gadget (oggetto di questa recensione) e la Special Edition a due dischi in steelbook, che varia solamente per l'assenza del terzo disco e, appunto, di alcuni gadget. Sul primo disco troviamo le due versioni del film (Apocalypse Now e Apocalypse Now Redux) in seamless branching.
Partiamo dal video, dove va innanzitutto sottolineato l'uso del formato cinematografico 2.35:1, che riporta finalmente il film agli antichi spendori dopo alcune edizioni in 2.00:1. Nettissimo il divario con il DVD anche sul piano della qualità. La prima cosa che balza all'occhio è la stabilità e la varietà del croma, davvero rigoglioso, vivido e senza sbavature lungo tutto l'arco del film. Ma è incredibile anche la compattezza del quadro, che rivela un po' di rumore video solamente sulle immagini del cielo e in poche altre occasioni, senza che questo sia dovuto a fastidiosi filtri. Ottima anche la definizione, con l'emersione di dettagli finora nascosti e con primi piani davvero penetranti.
Sia chiaro, per lunghi tratti non siamo di fronte a un quadro tagliente: ma se in varie occasioni l'immagine è decisamente più morbida, questo è dovuto solamente al girato e ai metoi di ripresa. Davvero incisive invece le scene in notturna (quella delle conigliette di Playboy o quella del ponte di Du lang), dove dalla solidità del nero emergono nette e nitide tutte le figure dei protagonisti. Stupendi infine i chiaroscuri con la testa di Kurtz che emerge dal nero assoluto. Non ci sono cedimenti nemmeno nelle tante immagini piene di nebbia o fumogeni, particolarmente delicate da riprodurre. Insomma un trasferimento curatissimo, che fa perdonare anche i pochissimi difetti, come ad esempio qualche spuntinatura di troppo nella parte iniziale. Il giudizio finale è di una vera gioia per gli occhi, soprattutto considerando che il film ha pur sempre oltre trent'anni sulle spalle.
Sull'audio invece vanno subito chiarite un paio di questioni. La prima è che Apocalypse Now Redux (il film del 2001) è presente con la sola traccia originale in DTS-HD Master Audio, pertanto non c'è la lingua italiana (presumiamo per una questione di diritti). Un vero peccato, anche se è vero che quella versione del film era stata ridoppiata nel 2001 e il lavoro non aveva affatto convinto gli appassionati. Magari è l'occasione per vedersi il film anche in lingua orignale.
Per quanto riguarda invece Apocalypse Now, la traccia italiana è un DTS-HD Master Audio in stereo surround, al contrario della traccia multicanale dolby digital rimasterizzata presente in alcune precedenti edizioni. Va però detto che questa traccia si rivela comunque molto valida e non inferiore a quelle citate. Certo, c'è qualche leggera sbavatura sui dialoghi, non sempre cristallini, e una suddivisione dei canali non pulitissima, ma comunque si tratta di una traccia molto coinvolgente che consente di godersi il film in maniera ottimale: tutti i diffusori vengono costantemente coinvolti nella scena, ci sono buoni effetti direzionali e anche la dinamica è discreta.
Però il DTS-HD MA 5.1 della traccia originale è davvero di un altro pianeta per naturalezza dei dialoghi, precisione del dettaglio, potenza dei bassi e pulizia nella divisione dei canali, e va certamente consigliata per l'ascolto.
Assolutamente strepitosa la sezione extra, che inizia già dal primo disco con il commento di Francis Ford Coppola a entrambi i film regolarmente sottotitolato. Per il resto ci sono ore e ore di contenuti speciali, compresi contributi testuali e audio.
Il secondo disco è tutto dedicato agli extra e pieno zeppo di materiale, parte del quale in HD, come i primi due contributi realizzati recentemente, ovvero due lunghissime conversazioni: una tra Francis Ford Coppola e Martin Sheen (quasi un'ora), l'altra tra lo stesso regista e il co-sceneggiatore John Milius (50 minuti circa).

Via poi a una lunga serie di featurette. Il direttore del casting Fred Roos racconta dei tantissimi soggetti provati per le varie parti (11'), Marlon Brando recita la poesia The Hollow Men di T.S. Eliot (16') e si ascolta il programma radiofonico di Orson Welles Heart of Darkness del 1938 (36'). Si prosegue con l'intervista di Roger Ebert a Francis Ford Coppola in occasione del Festival di Cannes (38'), un frammento della stessa intervista e un contributo sugli attori componenti l'equipaggio dell'imbarcazione (tra cui non va dimenticato l'allora 14enne Laurence Fishburne).
Si passa poi alle scene eliminate: quella perduta degli indigeni che cantano Light My fire (3 minuti), una raccolta di altre 12 scene aggiuntive (26') e infine la famosa scena finale della distruzione dell'accampamento di Kurtz (6'), poi scartata dal regista perché temeva che il pubblico potesse intepretarla in modo sbagliato.

Si passa poi a esaminare l'aspetto sonoro del film con varie featurette: si parla della rivoluzione portata dal film in questo campo con la nascita del 5.1 (5'), si analizza il rumore dell'elicottero nella prima scena (3'), si approfondisce il lavoro dei sound designer (15') e i temi della colonna sonora (14'), per chiudere con un articolo di Bob Moog, mago della musica al sintetizzatore. Si punta poi l'attenzione sul montaggio esaminando il lavoro alla moviola di Walter Murch (17'), l'utilizzo di multicamere per avere un mix adeguato di immagini (3') e il processo utilizzato sul colore (4').

Ma come detto la Collector's Edition offre anche un terzo disco, nel quale è contenuto Hearts of Darkness - A filmmaker's Apocalypse (tradotto però come Viaggio all'inferno - L'apocalisse di un regista), il prezioso documentario di 96 minuti girato da Eleanor Coppola, moglie del regista, nel quale si raccontano in un appassionante dietro le quinte tutte le incredibili traversie e i problemi vissuti durante la realizzazione del film, alcuni dei quali davvero pazzeschi, anche attraverso riprese sul set. Il video è nel formato 1.33:1 in HD con un quadro discreto, anche se la qualità non è ovviamente buonissima considerato che si tratta di un documentario spesso girato in condizioni davvero particolari. L'audio è presente con la traccia inglese DTS-HD Master Audio 2.0, con regolari sottotitoli in italiano. A corredo c'è anche il commento audio della stessa Eleanor Coppola e altro materiale extra: la sceneggiatura di John Milius con le note scritte a mano da Coppola, una galleria di storyboard (11'), un archivio fotografico (con immagini dal set e e le fotografie di Mary Ellen Mark) e infine materiale vario fra trailer, spot, locandine e manifesti.

E per chi non ne avesse ancora abbastanza, ricordiamo che all'interno del cofanetto a tre dischi ci sono anche alcuni cimeli da collezione: un booklet nel quale il regista racconta la realizzazione dell'opera attraverso i suoi appunti, il libretto originale distribuito nelle prime proiezioni del 1979 e 5 cartoline esclusive con immagini realizzate sul set dalla fotografa Mary Ellen Mark.