Il Blu-ray de Il grinta

Ottima edizione in alta definizione per il western dei fratelli Coen, che rivisitano il genere con il loro inconfondibile tocco. Video e audio di altissimo livello, discreto il reparto extra.

Nel 1969 Henry Hathaway portò sullo schermo il romanzo di Charles Portis e guidò John Wayne all'Oscar. A 42 anni di distanza, Ethan Coen e Joel Coen hanno riscritto la loro personale versione de Il grinta, rimanendo per certi versi più fedeli al libro ma rivestendo il genere western con il loro tradizionale e inconfondibile tocco.

La vicenda si svolge nel 1870, nell'America di frontiera: la quattordicenne Mattie Ross (la brava e grintosissima Hailee Steinfeld) si mette alla caccia dell'assassino di suo padre: vuole giustizia e vendetta e a Fort Smith ingaggia lo sceriffo ubriacone Rooster Cogburn (un Jeff Bridges perfettamente in parte) per inseguire l'omicida in fuga nei territori indiani. A loro si unisce il Texas ranger LaBoeuf (Matt Damon), che da parte sua vuole riscuotere la grossa taglia che pende sulla testa dell'assassino (interpretato da Josh Brolin).

Per Il grinta la Universal ha confezionato un'edizione in alta definizione di livello eccelso, con un blu-ray che dal punto di vista tecnico convince in pieno.
Il video colpisce per la fedeltà con cui riesce a riprodurre la bella fotografia di Roger Deakins. Il quadro, oltre a essere immacolato dal punto di vista della pulizia, è nitido e brillante per tutta la durata del film, e trasmette uno spiccato senso di profondità oltre a un buon livello di definizione, come si può scorgere nei dettagli di tutto l'ambiente tipicamente western (dai sassolini sul terreno ai muri di legno, ai tessuti degli abiti). Anche se non taglientissima (ma qui conta molto la fotografia) l'alta definizione risalta in ogni fotogramma. Il contrasto è elevato e ben calibrato, con una grande cura per il croma, non acceso ma rispettoso di quanto visto in sala. Un quadro che appare insomma naturale e caratterizzato da una leggerissima grana molto cinematografica. Formidabile poi la solidità dei neri e la tenuta anche nelle scene più critiche: quelle più scure, come nella grotta dove cade nel finale la ragazza, o quelle in controluce, quando Jeff Bridges parla al processo.

Ottimo anche il reparto audio, anche se la traccia italiana in Dolby Digital resta un gradino sotto il superlativo DTS-HD originale. Ciò non toglie che anche nella nostra lingua il coinvolgimento sonoro nel film è assicurato. Non c'è solo la grande precisione e la chiarezza cristallina dei dialoghi, ma anche un'adeguata e calda riproduzione della colonna sonora e soprattutto la notevole dinamica e la precisa direzionalità dell'audio. Qualità che vanno apprezzate nei momenti più calmi, come lo spostarsi laterale di una voce, sia nelle occasioni in cui la scena si movimenta. Le sparatorie infatti sono potenti e gli spari fanno sentire il loro enorme peso sulla scena fino al residuo rumore di sottofondo con un sapiente utilizzo dei bassi, ma anche i particolari ambientali, il rumore dei cavalli, lo scorrere dell'acqua sono tutti curati fino al dettaglio.

Solo discreto invece il reparto extra, come spesso capita con i film dei fratelli Coen.
Si comincia con una featurette sulla grinta di Mattie (5 minuti), con l'attrice Hailee Steinfeld che racconta il lavoro eseguito per ottenere il ruolo. C'è poi una featurette dedicata alla confezione dei costumi dell'epoca (8'), mentre molto interessanti sono gli 11 minuti dedicati a come è stato creato nei dettagli il set tipicamente western di Fort Smith. Seguono brevi contributi sul cast (5'), sulle armi utilizzate nel film (5') e sulla fotografia di Roger Deakins (3'). Oltre al trailer, c'è poi il contributo più corposo, di 30 minuti, sullo scrittore Charles Portis: la sua storia, la sua carriera e gli adattamenti cinematografici. Poco più di un'ora di materiale, ma comunque molto interessante.