Prequel della celebre saga di Hunger Games, ambientato durante la giovinezza del Presidente Snow, per conoscerne le origini: con queste premesse, dopo il successo nelle sale, Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente che esce ora in homevideo è destinato a scalare ben presto le classifica di vendita, forte di una storia accattivante e soprattutto di un design di grande impatto visivo tra costumi e scenografie di indubbia suggestione.
Grazie a Eagle Pictures, Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente è uscito in varie edizioni. Come vedremo in questa recensione, noi abbiamo potuto apprezzare quella a due dischi con le versioni del film diretto da Francis Lawrence in 4K UHD e blu-ray (e in commercio c'è anche la steelbook). Il modo migliore per rivivere le avventure di uno Snow che appena diciottenne cerca di riconquistare il buon nome della sua casata in declino dopo la guerra, e per la nuova edizione degli Hunger Games viene nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del Distretto 12.
Un incredibile video 4K spacca mascella
C'è poco da girarci attorno con le parole. Sul piano tecnico l'edizione targata Eagle Pictures di Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente lascia davvero a bocca aperta, a partire da un video 4K UHD, come si suol dire, spacca mascella. Il quadro presenta infatti un dettaglio a dir poco impressionante, davvero cristallino, ancora più incisivo del già ottimo blu-ray. Il quadro ha infatti una chiarezza di particolari che non vacilla nè sui fondali né durante le scene più ostiche sul piano della luminosità.
C'è una costante e spiccata sensazione di profondità, perfino negli interni poco illuminati, mentre i particolari su volti, costumi e ambientazioni emergono sempre con precisione chirurgica, anche quando devono farsi strada tra le ombre e perfino nelle scene infarcite di CGI, come quella della spettacolare esplosione dove si può percepire ogni più piccolo calcinaccio. Sul piano cromatico il video sposa fedelmente quanto visto nelle sale, passando a seconda dei momenti e delle ambientazioni, da gradazione quasi seppiate a toni freddi e bluastri, il tutto reso ancora brillante dall'HDR, che contribuisce a rendere molto più ricche alcune sfumature.
Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente, recensione: dalla parte del villain
Un audio preciso, impetuoso e travolgente
Se possibile, ancora più convincente un audio che nonostante la mancanza del Dolby Atmos, è davvero travolgente e inebriante. A dare questa sesnazione il DTS HD 5.1 italiano e inglese, che purtroppo non può sfruttare al massimo la verticalità del suono che solo l'Atmos può garantire, ma è comunque di una potenza, una spazialità e una direzionalità assolutamente straordinarie. I momenti sonoramente importanti sono tanti, dai duelli fra i partecipanti ai games all'immane esplosione dell'arena, da quelli musicali agli echi di alcuni ambienti monto angusti: ebbene tutti i canali surround sono praticamente in perenne attività.
La descrizione dei rumori ambientali anche più minimi è praticamente perfetta, ma poi l'audio può scatenarsi nei momenti chiave con tantissima energia, grazie anche all'apporto di un sub decisamente esuberante nel sottolineare i bassi. Molto efficace anche il momnento in cui Lucy deve sfuggire agli altri partecipanti, con suggestivi effetti dislocati lungo tutti i diffusori. Il sound design molto articolato è insomma sfruttato a dovere, in un mix che comprende anche l'impetuosa colonna sonora di Michael Kamen, le canzoni di Rachel Segler e dialoghi sempre perfetti.
Oltre due ore e mezza di extra e un documentario da non perdere
Di grande rilievo anche il reparto dedicato agli extra, con oltre due ore e mezza di contenuti. La parte del leone la fa il lungo e bellissimo documentario Predatore o Preda: making of Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente, che dura ben 151 minuti, è diviso in otto parti, e tratta in maniera davvero approfondita tanti aspetti del film: dalle origini del progetto al casting, dalle riprese in esterni alla colonna sonora, dalla scenografia al trucco e ai costumi, dagli stuntman alla post produzione. Il tutto condito dagli interventi di tanti membri del cast e della troupe sulle loro esperienze e sulle sfide che hanno dovuto affrontare.
In particolare le otto parti del documentario hanno le seguenti denominazioni: Un mondo diverso - Ritorno a Panem (17'), Usignoli e Serpenti - Gli interpreti (25' e mezzo), Pure as the Driven Snow - La musica di Lucy Gray Baird (13' e mezzo), Il tatticismo delle location in Polonia e Berlino (22'), Umanità svestita - Costumi, trucco e parrucco (26'), Le spoglie ai vincitori - Stunt e armi (11' e mezzo), Luogo sacro - Il processo di post-produzione (28') e Gli Snow si posano in cima - Riflessioni (7' e mezzo). Oltre a questo docomentario troviamo poi un'altra featurette intitolata Bentornati a Panem (7') e quindi The Hangign Tree, la canzone di Rachel Zegler (2' e mezzo).
Conclusioni
Al termine della recensione di Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente in 4K UHD, non possiamo che confermare di essere di fronte a un prodotto di valore tecnico assoluto, capace con il video di replicare in maniera perfetta l’affascinante aspetto visivo del film, ma anche di proporre un audio che nonostante l’assenza del Dolby Atmos riesce a immergere lo spettatore nel complesso e movimentato mondo della saga. A completare il tutto un nutrito pacchetto di extra.
Perché ci piace
- La capacità del video 4K di esaltare tutto il fascino visivo del film.
- Il livello di dettaglio e la brillantezza cromatica sono ai massimi livelli.
- L’audio offre un livello di immersione totale con un coinvolgimento molto suggestivo.
- Le oltre due ore e mezza di extra consentono di soddisfare qualsiasi curiosità sul film.
Cosa non va
- L’audio in DTS HD 5.1 è straordinario, ma resta il rammarico di non aver potuto appurare quali vertici avrebbe toccato il Dolby Atmos.