House of the Dragon 2, la recensione dell’ottavo episodio: un deludente finale di stagione

Siamo arrivati alla resa dei conti nel finale della seconda stagione di House of the Dragon (2x08)... o forse no? Un epilogo fin troppo aperto per una stagione avvincente, ma forse tirata troppo per le lunghe. La nostra recensione.

Olivia Cooke e Rhys Ifans in una scena.

I draghi di Valyria solcano il cielo dei Sette Regni ed è tempo di fuoco e sangue. Almeno è questo che avremmo voluto vedere nell'ottavo ed ultimo episodio di House of the Dragon 2. Episodio che ci costringe a salutare i Targaryen e la storia della loro dinastia fino al 2026, per un terzo ciclo già ordinato da HBO dopo il successo della serie prequel de Il Trono di Spade. Una seconda stagione altalenante, che non ha raccolto i consensi praticamente unanimi del ciclo inaugurale, probabilmente per alcune scelte narrative volte ad allungare ulteriormente il racconto rispetto a quel compendio storico che è il romanzo originario di George R.R. Martin. Siamo quindi giunti al finale, provando a raccontarlo stando come sempre attenti a non fare troppi spoiler, e consigliandovi comunque la lettura a visione ultimata.

Un finale di stagione anticlimatico

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Rhaenyra passa finalmente all'azione

È un epilogo che apparirebbe pieno di tensione, perché è tempo per tutti i personaggi di arrivare alla resa dei conti. I due schieramenti dei Neri e Dei Verdi, che avevano aperto la Danza dei Draghi ad inizio stagione, fanno sfilare i propri eserciti. Rhaenyra (Emma D'Arcy) ha avuto successo coi Dragonseeds, ovvero coloro che pur se bastardi e di basso lignaggio, contengono sangue Targaryen nelle proprie vene, essendo quindi capaci di cavalcare i draghi. Nonostante questo, c'è grande scontento a corte da parte di Jacaerys (Harry Collett) e tracotanza da parte dei nuovi arrivati, in particolare Ulf (Tom Bennett), tecnicamente suo prozio (ma sappiamo quanto non sia un narratore affidabile). Dall'altra parte Aemond (Ewan Mitchell) sta perdendo lucidità e va su tutte le furie, al punto da gettare a ferro e fuoco un'intera cittadina e i suoi abitanti.

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Aemond perde il controllo

Segno che il suo machiavellico controllo sta vacillando, al punto da voler coinvolgere l'unico altro possibile cavaliere in famiglia: la sorella Helaena (Phia Saban), che gli rinfaccia di sapere che cosa ha fatto ad Aegon (Tom Glynn-Carney) sul campo di battaglia e di aver visto il futuro nelle sue visioni: non è destinato a regnare sul Trono di Spade, qualunque cosa faccia, e non sarà certo lei ad aiutarlo nell'impresa. Si impone tra loro anche la madre Alicent, cercando di proteggere la figlia e tentando il tutto per tutto. Aegon del resto sembra confermare la regola della resilienza degli storpi nel mondo di Martin: dopo Bran Stark ne Il Trono di Spade e in questo frangente Piededuro, col quale guarda caso decide di fare squadra, anche il Re Usurpatore potrebbe sopravvivere nonostante le ferite.

Visione dal futuro

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I draghi e i loro cavalieri

Proprio le predizioni accompagnano il finale di stagione di House of the Dragon 2. L'altro squarcio di futuro più importante avvolge Daemon (Matt Smith), insieme ad Alys Rivers (Gayle Rankin) sull'albero cuore di Harrenhal, patria degli Strong. Questa visione rappresenta le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, e in parte rappresenta ciò che Viserys disse alla figlia che l'ha tramandato a propria volta al primogenito. Si osserva il futuro dei Sette Regni, al grido di "L'inverno sta arrivando" pronunciato in valyriano antico, con Daenerys circondata dalle fiamme e dai suoi piccoli draghi e il Re della Notte pronto ad invadere oltre la Barriera insieme ai suoi Estranei: il Principe Consorte finalmente comprende il proprio posto nel grande disegno delle cose e giura fedeltà davanti a tutti alla moglie e legittima erede al Trono.

Un confronto che aspettavamo da troppe puntate mentre lui si era nascosto tra le mura di quel castello infestato e lei rimaneva bloccata a Roccia del Drago per volere del proprio Concilio. Ora l'esercito è con loro, così come i draghi e i loro cavalieri e la flotta di Corlys Velaryon (Steve Touissant) capitanata dalla Serpente di Mare, rinominata Regina Che Non Fu Mai in onore di Rhaenys. Anche quest'ultimo ha un duro confronto rimandato da troppo tempo: proprio adesso che ha perso praticamente tutta la sua famiglia, si riavvicina a Alyn di Hull (Abubakar Salim), fratello maggiore di Addam (Clinton Liberty), tra i nuovi cavalieri di draghi scovati dalla Regina: abbiamo la conferma, entrambi sono figli illegittimi e potrebbero avere un ruolo anche nella successione del Trono di Legno.

House of the Dragon: il (secondo) confronto tra Rhaenyra e Alicent

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Alicent torna protagonista in questo finale di stagione

Dato che si tratta di una puntata dedicata alle discussioni troppo a lungo rimandate, quella più importante e decisiva (e che farà gioire i fan) è quello tra Rhaenyra e Alicent: questa volta è la seconda a voler parlare con la prima, intrufolandosi di nascosto a Roccia del Drago. Le due aminemiche che un tempo si erano volute bene come sorelle ammettono tutte le invidie e le gelosie che hanno avuto negli anni: Alicent (Olivia Cooke) è pronta ad ammettere la sconfitta, addirittura sacrificando Aegon, pur di mettere fine a questa guerra civile insensata.

Ed è proprio qui che l'ending delude: dopo questa resa dei conti a lungo sperata, manca il colpo di scena che ha sempre caratterizzato la scrittura di Martin e di Ryan Condal (l'episodio è sceneggiato da Sara Hess): è assente quell'evento culminante che faccia esplodere il climax narrativo, che invece rimane appeso, con un montaggio che vede susseguirsi i vari protagonisti pronti a combattere, con una musica enfatizzata in sottofondo. Avremmo voluto di più, anche perché dovremmo aspettare due anni per il prosieguo della storia.

Conclusioni

Un finale fatto di reunion troppo a lungo rimandate quello della seconda stagione di House of the Dragon (2x08) e che alla fine apre troppo al futuro, lasciando l’amaro in bocca e senza quel plot twist che ci avrebbe invece lasciato a bocca aperta in attesa delle prossime puntate. Un futuro che intravediamo attraverso le preveggenze dei personaggi, Daemon ed Helaena su tutti, omaggiando la serie originale ma soprattutto il destino dei personaggi del prequel che potrebbe ribaltarsi rispetto a quanto preventivato: sarà Fuoco e Sangue.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • I confronti tra Rhaenyra e Daemon e Alicent, tra Aemond e Helaena, tra Corlys e Alyn.
  • Il ripescare la legittimità della dinastia di sangue Targaryen.
  • Le visioni e le citazioni a Game of Thrones.

Cosa non va

  • Manca il colpo di scena a chiusura della tensione narrativa messa in campo.
  • Un finale troppo aperto che allunga il brodo, quasi fosse una prima parte.
  • Dovremo aspettare due anni per la continuazione.