Per molti anni Matt Smith è stato il Dottore: grazie al suo ruolo nella serie Doctor Who è infatti diventato un nome noto in tutto il mondo. Brillante, simpatico, dolce, come la crema pasticciera in cui - il personaggio - intingeva i bastoncini di pesce. Poi tanto teatro e una svolta più diabolica alla sua carriera: sono già diversi i titoli in cui interpreta ruoli ambigui, se non diabolici, come il Jack di Ultima notte a Soho o il suo Charles Manson in Charlie Says.
Trovare un personaggio cult in una carriera è già una fortuna, ma Matt Smith ha avuto l'abilità di trovarne un secondo, probabilmente destinato a essere ricordato da ancora più persone. Si tratta ovviamente di Daemon Targaryen, tra i protagonisti di House of the Dragon, prequel di Il Trono di Spade. L'attore riprende la chioma platino anche nella seconda stagione e questa volta le azioni di Daemon saranno fondamentali per determinare chi vincerà la Danza dei Draghi.
La conclusione della prima stagione ha infatti delineato due fazioni in lotta per il trono: i Verdi, guidati da Aegon II (Tom Glynn-Carney), e i Neri, con a capo Rhaenyra (Emma D'Arcy), moglie e nipote di Daemon. Cos'è più importante per il personaggio? Il dovere o il sangue? Il potere o la vendetta? L'abbiamo chiesto all'interprete inglese che, tra le altre cose, ci ha anche dato una previsione di chi vincerà gli Euro 2024.
House of the Dragon 2: intervista a Matt Smith
La bellezza di House of the Dragon, e della scrittura di George R.R. Martin, sta nel rendere complessi i propri personaggi. Raramente è stato più difficile scegliere una squadra: sia i Neri che i Verdi hanno infatti le proprie motivazioni, più o meno condivisibili. E soprattutto sono tutti diabolici. Come si fa a scegliere?
Per Matt Smith: "In effetti si tratta di scegliere il meno peggio! Ma scelgo i Neri, al 100%. In questa serie ci sono diversi villain. Nessuno è ciò che sembra, soprattutto in apparenza: è tutto grigio, niente è bianco o nero. Per quanto riguarda Daemon sicuramente è un villain in tanti modi, ma c'è qualcosa in lui che lo rende più di questo. Ma chi è un villain? Persone che fanno cose malvagie, suppongo. E Daemon le fa in continuazione!".
House of the Dragon 2, recensione: inizia la Danza dei Draghi!
Cosa vuole Daemon Targaryen?
Daemon Targaryen è sicuramente il personaggio più difficile da decifrare in House of the Dragon. Non si sa mai cosa pensi davvero, cosa che lo rende imprevedibile. Nella prima puntata della seconda stagione la parola che sentiamo in apertura è "dovere". Uno Star dice che "il dovere è più importante del sangue".
È così per il Targaryen? "Lui pensa che il sangue sia più importante del dovere" ci dice senza dubbio Smith, proseguendo: "Daemon ha senso del dovere, ma è verso se stesso e il suo drago. E basta. E lo sta sviluppando anche nei confronti di Rhaenyra. L'idea del sangue e di una stirpe per lui significa molto. È qualcosa per cui combatterà e che cercherà di proteggere. Ha in lui il sangue del drago. Essenzialmente è un elitario". E tra potere e vendetta? Cosa conta di più per lui? L'attore: "Probabilmente la vendetta. Non credo che il potere gli interessi. Vive per il caos della vendetta. È ciò che lo fa sentire vivo. Gli fa sentire di avere uno scopo".
Matt Smith e Euro 2024: che calciatore sarebbe Daemon Targaryen?
I due grandi eventi di questa estate sono la seconda stagione di House of the Dragon ed Euro 2024. Matt Smith, che da ragazzo giocava a calcio, che tipo di giocatore pensa sarebbe Daemon Targaryen? "È la domanda migliore che mi hanno fatto oggi! Penso che sarebbe un centravanti. O forse un'ala sinistra. Un Claudio Caniggia che incontra Christian Vieri. Con un tocco di Maradona. Uno spirito selvaggio, che segna di testa con i suoi capelli lunghi. Ha anche un po' di Zlatan brahimović e di Haaland".
Chi vincerà quindi Euro 2024? "Chi vincerà? L'Inghilterra vincerà! Chi lo sa. Ovviamente, essendo inglese, spero che vinceremo noi. È una scommessa difficile. Gli Italiani, come sappiamo, sono sempre lì. L'altra volta ci avete battuti, è stato molto doloroso. Ma amo l'Italia e il calcio, quindi vi auguro di fare bene. La Francia è messa bene, i Portoghesi sono forti, i Tedeschi non vanno mai sottovalutati. Ma ti prego, ti prego Signore, fai vincere l'Inghilterra!".