Hotel Transylvania 3: Dracula e i mostri in vacanza a Cannes

Presentato al 71esimo Festival di Cannes Hotel Transylvania 3: per l'occasione, ad accompagnare il regista Genndy Tartakovsky, Dracula, l'Uomo Lupo e gli altri mostri sono arrivati sulla Croisette direttamente dalla nave da crociera in cui si svolge gran parte del film, nelle sale italiane il 22 agosto.

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Anche i mostri nel loro piccolo si stressano, soprattutto se devono gestire un hotel e una famiglia allargata composta da mummie, licantropi e creature gelatinose: per fare una sorpresa al padre, Dracula, il vampiro più famoso di sempre, ultimamente più pallido del solito, Mavis (doppiata in originale da Selena Gomez), decide di regalargli una vacanza. Non una vacanza qualsiasi, ma una crociera.
Hotel Transylvania 3: Una vacanza mostruosa uscirà nelle sale italiane il prossimo 22 agosto, in pieno clima vacanziero, ma intanto ha fato tappa in Francia, più precisamente a Cannes, dove, prima dell'inaugurazione ufficiale della 71esima edizione del festival di cinema, sulla Croisette è arrivata la nave su cui viaggiano i protagonisti del film.

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Ad accompagnare il regista, Genndy Tartakovsky, Dracula e famiglia. Tra balli, acrobazie e coriandoli, il regista ci ha confessato di amare i suoi mostri: "I nostri mostri sono molto sicuri di se stessi: sono fieri di tutto ciò che li rende diversi. Da esseri umani cerchiamo di inserirci nella società: ci vestiamo come qualcuno che ci piace, vogliamo fare gruppo... I mostri invece sono chi sono e a loro sta bene. Credo che Dracula sia il mio preferito: sono padre di tre ragazzi e vedo qualcosa di me stesso in lui. È il mostro più potente e tenere la famiglia unita è il suo lavoro."

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A proposito di vacanze mostruose invece, cominciate con le migliori intenzioni e trasformatesi in un film horror ci ha detto: "Quando i ragazzi erano più piccoli abbiamo fatto un viaggio a San Francisco: è stato un viaggio in macchina di otto ore in cui sia mia moglie che i bambini erano di cattivo umore, una di quelle cose che comincia male e non fa che peggiorare. Ma, nonostante tutto, ci sono stati anche dei momenti in cui eravamo seduti insieme a ridere e alla fine è ciò che ricordi, in qualche modo i momenti horror spariscono e restano questi brevi attimi. I bambini crescono così in fretta che queste cose le ricordi per sempre".

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La nostra intervista a Genndy Tartakovsky