Sgraziato, rozzo, condannato dalla sua stessa natura demoniaca. Evocato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, ma cresciuto tra le cure amorevoli di un professore. Nato all'inferno eppure di educazione cattolica. Violento ma sensibile, schivo eppure capace di empatia. Hellboy è un paradosso vivente, metà umano e metà demone, abitante di una terra di mezzo in cui tentare di capire chi diavolo sia. Per celebrare il ritorno in sala del personaggio, gli abbiamo dedicato uno speciale video in cui evidenziare i motivi per i quali Hellboy è un personaggio unico fuori dai canoni, anarchico e maledettamente affascinante. Il fumetto nato dalla fervida immaginazione e dalla mano sapiente di Mike Mignola in un pomeriggio di noia, quando scarabocchiò un possente demone in bianco e nero su un foglietto, è diventato un cult della nona arte, emblema del fumetto d'autore più ispirato e anarchico.
Quello schizzo iniziale ha preso forma, ha guadagnato colore, ha acquisito peso iconico nel mondo del fumetto e del cinema. Dopo aver fatto il suo esordio editoriale con il primo albo pubblicato nel 1993 (arrivato in Italia un anno più tardi), Hellboy emerge dalla sua nicchia per abbracciare il mainstream quando Guillermo del Toro trasforma il grande schermo in un girone infernale. Nonostante un tono più giocoso e ironico del fumetto, tra Mignola e DelToro scatta la scintilla. Sono due autori ammaliati dal fantastico, affascinati dai mostri e dalle atmosfere gotiche. Così, dopo i due film del regista messicano, il reboot del 2019, di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Hellboy, promette di incontrare la natura più oscura e autentica del Rosso. Con David Harbour nei panni del possente demone rosso, Neil Marshall si lascia alle spalle l'immaginario fantasy deltoriano per tuffarsi dentro una storia più adulta e horror
Se questo è un diavolo
Nel nostro nuovo speciale video ci muoveremo in un limbo, proprio come Hellboy. Perché parleremo di fumetti e cinema, di vignette e di registi, evidenziando quanto il Rosso sia un personaggio atipico nel panorama pop contemporaneo. A partire da un aspetto respingente e deforme, lontano anni luce dai canoni estetici che caratterizzano la maggior parte dei supereroi, Hellboy è un antieroe riluttante, reso particolare anche da un carattere complesso e a suo modo paradossale. Schivo ma di buon cuore, rozzo pur conoscendo le buone maniere, scurrile ma capace di empatia quando serve. Sfumature caratteriali che lo rendono mitico eppure terreno, epico ma vicino a lettori e spettatori, ammaliati da un personaggio carismatico e irresistibile.
A rendere singolare il Rosso c'è anche la sua storia editoriale, basata su una concezione del tutto inedita (per gli anni Novanta) del diritto d'autore, della proprietà intellettuale e della regolarità delle uscite. Senza dimenticare le profonde influenze culturali che hanno ispirato il folto immaginario di Mike Mignola. Tra antiche fiabe, romanzo gotico e il fascino per l'occulto di Lovecraft, Hellboy è una sapiente amalgama in grado di rendere popolari contenuti culturalmente di rilievo. Tutti elementi che rendono Hellboy una specie di moderna chimera: composto da più nature, ma destinato alla leggenda.
Ecco il video!