Una notizia ha fatto molto parlare di sé in questi giorni. Ovvero il possibile reboot-prosieguo del franchise di Harry Potter, oramai diventato Wizarding World, dopo l'insuccesso della saga spin-off di Animali Fantastici. Quale futuro possiamo immaginare a questo punto per la saga? È giusto da parte di Warner Bros. pensare di volerlo nuovamente espandere oppure si tratta di accanimento terapeutico e bisognerebbe avere il coraggio di staccare la spina prima che sia troppo tardi? Complice la reunion con cui è iniziato il 2022 organizzata da HBO Max, che ci ha commosso non poco in Italia su Sky e NOW, e l'arrivo del videogioco Hogwarts Legacy nel 2023, è impossibile non tornare a parlare appunto dell'eredità della saga al cinema. Un concetto con cui stiamo facendo i conti enormemente al cinema in questi tempi nostalgici in cui stiamo vivendo con tantissimi franchise.
La Maledizione dell'Erede (e del Wizarding World al cinema)
Tutto è iniziato con nuovi rumor sulla possibilità di un film tratto dall'ottavo libro della saga nata dalla penna di J.K. Rowling, La Maledizione dell'Erede, in realtà trasposizione dello spettacolo teatrale andato in scena a Londra. Al centro della trama c'è il figlio di Harry, Albus Severus, mentre frequenta la scuola di Hogwarts e stringe amicizia con il figlio di Draco Malfoy. Il libro non rendeva l'idea della magia che la piéce teatrale era riuscita a ricreare, almeno così ha raccontato chi fu così fortunato da riuscire ad accaparrarsi un biglietto per lo spettacolo. Questo a conti fatti ottavo capitolo della saga del maghetto più famoso della letteratura e del cinema potrebbe allora diventare un nuovo film per il grande schermo, con tutti i rischi che ciò comporta. Questo perché si tratterebbe di non rivedere i vecchi e amati protagonisti - che potrebbero al massimo apparire in qualche cameo - ma scommettere su nuovi volti che portino avanti l'eredità del franchise al cinema. Una scelta che, se avesse successo, potrebbe portare a una nuova saga con un nuovo gruppo di attori emergenti, come fu per Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint e Tom Felton all'epoca. Un approccio che potrebbe dare una sorta di rilancio e reboot alla saga, un'operazione che spesso si fa in tv con le serie di successo con gli spin-off sui "figli di". Una sorta di virata futuristica che potrebbe trasformare la nuova branca del franchise in un Harry Potter 3.0.
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Animali (Poco) Fantastici
Un rischio non di poco conto, se consideriamo com'è andata la saga spin-off che avrebbe dovuto far tornare la magia del Wizarding World al cinema, ovvero Animali Fantastici. Era iniziata con ottimi intenti e una genesi particolarissima: un libro della biblioteca di Hogwarts divenuto libricino da collezione per i fan) e addirittura cinque capitoli previsti per cinque città del mondo da parte di J.K. Rowling (e non una trilogia come di solito capita con le saghe. Lo spin-off aveva proposto un primo capitolo Animali fantastici e dove trovarli, che aveva messo d'accordo bene o male tutti tra fan e critici, anche se qualcuno poteva non essere convinto del nuovo protagonista e cuore della storia, Eddie Redmayne nei panni di Newt Scamander. La rottura era iniziata con il secondo capitolo, Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald, in cui J.K. Rowling dimostrò di essere un'ottima narratrice ma meno una sceneggiatrice, dato che al cinema bisogna mostrare più che raccontare attraverso i dialoghi. Del resto il film si scontrava con un grosso problema di fondo: dover appunto raccontare in qualche modo i precedenti presenti nei libri - tutta la storia della famiglia di Silente e della sorella Ariana - e non nei film, ma essenziali per la saga spin-off con l'introduzione del Grindelwald di Johnny Depp e del giovane Silente di Jude Law. Poi, come sappiamo, ci sono stati tutti i problemi produttivi davanti e dietro le quinte, con il processo a Johnny Depp e il suo allontanamento da parte della Warner Bros., con re-casting in corsa di Mads Mikkelsen nell'iconico ruolo. Un fatto che potrebbe accadere anche al Credence di Ezra Miller dopo i problemi dell'attore con la legge, e a cui si è aggiunto il rallentamento dovuto alla pandemia, e l'allontanamento per sua scelta di Katherine Waterston. Tutte questioni che hanno portato a un terzo capitolo, Animali Fantastici - I segreti di Silente (criticato fin dal titolo dal sapore soapoperesco). Una pellicola che, con l'affiancamento del veterano della saga originaria Steve Kloves alla sceneggiatura, ha provato a rattoppare quanto fatto in precedenza, dando una chiusura più o meno a tutte le storyline nell'eventualità che questo spin-off si fermi qui. Una possibilità che si fa sempre più concreta dopo i deludenti incassi al botteghino del terzo film.
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Voldemort, l'origin story del villain dei villain
C'è una terza via al prosieguo del franchise al cinema - ma in realtà ce ne sono potenzialmente infinite com'è infinito il mondo nato dalla mente di J.K Rowling. Ovvero una possibilità millantata da uno degli interpreti storici della saga, Ralph Fiennes, che è stato il volto senza naso del più temibile Mago Oscuro di tutti i tempi, Voldemort. Il suo desiderio di tornare ad interpretare uno dei ruoli più iconici della sua carriera, però, non è detto che vada di pari passo con la sua fattibilità. Un ulteriore progetto di possibili spin-off potrebbe coinvolgere le origin story di alcuni personaggi non esplorate in Animali Fantastici. Tra questi ci potrebbe essere proprio Voldermort proponendo una sorta di Cruella (più che Maleficent) della Warner Bros. Se si raccontasse davvero la nascita del Signore Oscuro, però, Ralph Fiennes non potrebbe più interpretare per ragioni banalmente anagrafiche un giovane Tom Riddle mentre inizia ad interessarsi alle Arti Oscure. Al massimo potrebbe essere coinvolto come voce narrante.
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Potrebbe essere una prospettiva interessante ed inedita per la saga, che potrebbe così abbracciare anche altri personaggi molto amati come ad esempio Severus Piton (ma lì si scontrerebbe con la morte dell'interprete Alan Rickman), Hagrid (stesso problema per la dipartita di Robbie Coltrane) o i fratelli maggiori Weasley visti poco al cinema; o ancora di Sirius Black, Lupin e gli altri membri della Compagnia dei Malandrini. Una saga prequel potrebbe portare anche a conoscere ed esplorare meglio la coppia Lily e James Potter. Un'altra strada per rivedere Voldemort al cinema potrebbe essere un sequel, ma dopo la morte definitiva del personaggio (nei libri come sul grande schermo) un'eventuale risuscitamento striderebbe con la puntuale coerenza narrativa della Rowling nella saga originaria. Sebbene il corpo di Voldemort sia stato collocato in una camera sconosciuta fuori dalla Sala Grande del Castello di Hogwarts, l'autrice aveva dichiarato in precedenza che il Signore Oscuro non sarebbe potuto tornare nemmeno come fantasma. C'è inoltre sempre la strada televisiva per tutte le soluzioni citate, una mossa che Warner sta adottando per molti suoi franchise utilizzando la propria piattaforma HBO Max (che diventerà Warner Bros. Discovery). Quindi alla luce di tutte queste riflessioni, ci sembra forse tempo di far dormire definitivamente il Wizarding World e vivere dei bei ricordi che ci ha regalato, prima sulla carta e poi sullo schermo, piuttosto che andare ad aprire nuovi modi e mondi che rischiano di tradire l'entusiasmo dei fan e soprattutto di far perdere la magia unica che ha saputo regalarci negli anni.