Dopo il passaggio a Venezia nella sezione Giornate degli Autori della 77esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema, è nelle sale italiane dal 24 settembre Guida romantica a posti perduti, opera terza di Giorgia Farina, con protagonisti Jasmine Trinca e Clive Owen nei ruoli di Allegra e Benno.
Scrittrice di viaggi murata in casa lei, presentatore televisivo che nasconde un problema di alcolismo lui, per una serie di eventi si ritrovano a fare un road movie in Gran Bretagna, proprio nei luoghi in cui è nato Benno.
Abbiamo incontrato la regista Giorgia Farina e Jasmine Trinca al Lido di Venezia, dove abbiamo chiesto se la scrittura può aiutarci a capire meglio la nostra vita. Per Farina: "Credo che i film siano scrittura: spesso si parla di immagini, ma se non si parte da una scrittura solida raramente si riesce a costruire un personaggio vero. Questo film l'ho scritto insieme a Carlo Salsa e a questi splendidi attori, che hanno lavorato sui personaggi, smontando e rimontando insieme il film. Abbiamo vestito i personaggi insieme. Quindi è importante scrivere ma soprattutto riscrivere insieme alle persone di cui ti fidi." D'accordo Jasmine Trinca: "Ancora prima di incontrare Giorgia, il primo colpo di fulmine per questo film è stato il suo copione. Poi ci siamo incontrate e c'è stato subito feeling: mi ha introdotto ai misteri degli attacchi di panico. È stato un lavoro comune e collettivo."
La video intervista a Giorgia Farina e Jasmine Trinca
Guida romantica a posti perduti, la recensione: road movie ai confini del disagio esistenziale
I protagonisti bugiardi di Guida romantica a posti perduti
Sia Allegra che Benno mentono agli altri e a se stessi: secondo Giorgia Farina è proprio questa loro fragilità a renderli umani: "Chi non è un po' bugiardo? Basta pensare ai filtri di Instagram. Siamo tutti un po' bugiardi e questo credo sia il punto di forza di questi personaggio: la loro umanità, le loro piccole follie. Che abbiamo un po' tutti: credo che lo spettatore potrà rivedersi in queste loro paure, ansie, sconforti. Poi però, grazie a un senso di nostalgia positivo, riescono a superarli e a sbloccarsi."