Grey’s Anatomy 17x07 e Station 19 4x06 la recensione del crossover: incassare per cambiare

La recensione degli episodi 7 di Grey's Anatomy 17 e 6 di Station 19 stagione 4: l'incrocio finale per chiudere il percorso del Dott. De Luca ed elaborare le ingiustizie sul traffico di minori negli USA.

Nel Sesto Episodio Di Greys Anatomy 17 Le Condizioni Di Meredith Si Sono Ulteriormente Aggravate 2559026
Grey’s Anatomy 17: Meredith in gravi condizioni

C'erano nodi che avevano bisogno di venire al pettine e lutti da elaborare nelle due serie di punta di Shonda Rhimes e lo commenteremo in questa recensione di Grey's Anatomy 17x07 e Station 19 4x06 che dopo la pausa natalizia e con ritardi già annunciati dovuti alla pandemia, ritornano in prima TV anche in Italia su Fox, canale 112 di Sky.

Ancor di più che in altri crossover, eravamo rimasti letteralmente sospesi e poco risolti rispetto agli avvenimenti a cui avevamo assistito negli episodi precedenti delle due serie, già oggetto del primo crossover incentrato sullo sventato rapimento ai fini del traffico minorile, di due ragazzine afroamericane (ne avevamo parlato nella nostra recensione del crossover tra Grey's Anatomy 17 e Station 19 4). Grey's Anatomy 17x06 dal titolo Disperata Speranza, arrivando dopo, in ordine cronologico dei fatti raccontati, ci aveva lasciato con Meredith (Ellen Pompeo) in procinto di essere attaccata al respiratore; il Dottor De Luca (Giacomo Gianniotti) che coinvolgeva la sorella Carina (Stefania Spampinato) nella caccia alla trafficante di minori, riconosciuta perché incontrata mesi prima in ospedale e i due vigili del fuoco della Station 19 coinvolti nel caso, Dean Miller e Robert Sullivan, arrestati da poliziotti prevenuti e razzisti, ma poi rilasciati. A questo nuovo crossover il compito di completare l'unione dei punti e di lasciare del tempo ai protagonisti delle due serie di completare le loro azioni o semplicemente elaborarle per agire di conseguenza.

Bisogna anticipare che, fatta eccezione per la linea narrativa riguardante il personaggio di Giacomo Gianniotti, il Dottor Andrew De Luca, centrale qui per il crossover, i due episodi nuovamente intrecciati risultano in un incontro di gran lunga meno efficace del precedente, scomodato solo per permettere un degno saluto ad un personaggio ormai storico e solido di Grey's Anatomy ma poco effettivo nello sviluppo delle restanti storie. Contrariamente a quanto spesso accade infatti, Station 19, con un episodio molto più semplice sul piano dei colpi di scena, riesce a chiarire meglio la "lezione" appresa nelle puntate precedenti mente Grey's Anatomy lascia che il tutto si perda nel caos delle numerose storyline a cui ci ha abituati.

Ciò che leggerete da questo momento in poi contiene spoiler sul destino di uno dei personaggi di Grey's Anatomy. Si consiglia la lettura dopo la visione del crossover.

Elaborare le ingiustizie

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Station 19: una concitata scena della stagione 4

Dean Miller (Okieriete Onaodowan) e Robert Sullivan (Boris Kodjoe) si sono ribellati a quei poliziotti che hanno creduto al rapitore invece che alle madri delle ragazzine rapite e per questo vengono arrestati dalla polizia insieme ad una delle mamme, davanti agli occhi increduli di tutto il resto del gruppo della Station 19, incluse il Capitano Maya Bishop (Danielle Savre) e il tenente Andrea Herrera (Jaina Lee Ortiz), anche moglie di Sullivan. Riprende quindi dall'ingiustizia a dir poco emblematica con cui si era concluso il crossover precedente, l'episodio di Station 19 dal titolo Train in Vain, e pone le sue basi sulla rabbia e l'impotenza derivante dall'aver assistito al manifestarsi di una falla nel sistema: gli afroamericani da generazioni vengono educati sin da piccoli alla paura ed alla prudenza. Paura di non essere trattati come le persone bianche e prudenza nel fare anche le attività più semplici o di normale divertimento. Tornare da soli in auto di notte, reagire in maniera più animata del normale ad un sopruso, protestare pacificamente per far rispettare i propri diritti sono tutte cose che un afroamericano negli Usa può fare ma con la consapevolezza che potrebbe costargli la vita. Station 19 con efficacia ci mostra una sorta di presa di coscienza collettiva che coinvolge tutti i membri del gruppo in maniera diversa. Dean Miller, padre di una bimba piccola, deciderà che è arrivato il momento di combatterle quelle ingiustizie che ha sempre subito senza pensare di poter cambiare le cose. Herrera capirà cosa significa effettivamente avere un marito afroamericano, quanto egli sia veramente in pericolo ogni giorno, Vicky dovrà confrontarsi con la paura e con la debolezza dello sconforto e Jack Gibson dovrà trovare un modo diverso per stare vicino ai suoi amici che questa disparità la vivono dalla nascita, situazione che nessun uomo bianco potrà mai veramente comprendere a pieno.

Grey's Anatomy 17 e Station 19 4, la recensione del crossover: black "young" lives matter

Cambiare le regole

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Grey’s Anatomy 17: Chandra Wilson in una scena

Il crossover per i protagonisti di Station 19 assolve al compito di far loro prendere coscienza, apprendere la lezione e farne tesoro per condizionare l'andamento delle cose. Non è solo Dean Miller a voler fare un passo più in là per il futuro di sua figlia ma anche il capitano Maya Bishop (Danielle Savre) si farà promotrice del cambiamento. Ricordiamo che la Bishop è felicemente fidanzata con Carina De Luca, ginecologa sorella di Andrew De Luca e personaggio presente in entrambe le serie ed prima donna ad aver ottenuto il ruolo di capitano nella storia di quella stazione di vigili del fuoco. Alla notizia che la sua compagna sta seguendo il fratello nell'inseguimento della donna responsabile di un traffico di minori, Maya Bishop deciderà non solo di mettere una piccola squadra a disposizione dei due ma di unirsi alla caccia, assentandosi contro ogni aspettativa dall'importante ispezione di controllo sul suo operato e quello del team da lei gestito. La lezione appresa dal capitano? Non si può giocare sempre secondo le regole soprattutto se le regole, come in questo caso, ti costringono a perpetuare un meccanismo malato di discriminazione e disparità di trattamento, che va cambiato, con le buone o con le cattive.

Chiusura del cerchio per De Luca

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Grey’s Anatomy 17: Ellen Pompeo in una scena della diciassettesima stagione

Chi segue con assiduità Grey's Anatomy ricorderà precisamente il momento in cui Andrew De Luca ha avuto il suo primo crollo mentale: la sindrome maniacale del padre, da sempre tormento della famiglia De Luca e causa di separazioni e divisioni, si è riversata nel figlio, erede suo malgrado di estremi alti e bassi soprattutto nella professione medica. Ciò che però anche ricordiamo è che, nonostante il suo malessere psicofisico, il dottore era riuscito a stanare una trafficante di minori che si fingeva una iper premurosa zia di una adolescente ricoverata al Grey Sloan. La stessa trafficante, scampata al controllo della polizia, si era resa poi responsabile del rapimento delle due ragazzine protagoniste del crossover precedente, menzionato ad inizio recensione (Grey's Anatomy 17x06 e Station 19 04x05). Bisogna ricordare questo passaggio importante nel corso della vita del personaggio di De Luca per capire la sua testardaggine e determinazione nel voler a tutti costi finire ciò che aveva iniziato e consegnare la donna alla giustizia una volta per tutte. Nel corso di questo inseguimento, per Andrew e la sorella Carina sarà il momento di confessarsi, di aprirsi definitivamente ai tanti non detti nella storia della loro famiglia, dai momenti più teneri a quelli di separazione e sofferenza. La chiusura del cerchio nel percorso travagliato di Andrea De Luca ce lo regala in questo caso, con il giusto sentimento, Station 19, ed è solo ripreso in minima parte da Grey's Anatomy.

La spiaggia di Meredith

Greys Anatomy 17 Ellen Pompeo Patrick Dempsey
Grey's Anatomy 17: Patrick Dempsey ed Ellen Pompeo sul set

Il crossover tra "Train in Vain" di Station 19 che incontra la "Disperata speranza" di Grey's Anatomy è l'occasione giusta per bacchettare un po' la showrunner Krista Vernoff e l'espediente della spiaggia di Meredith Grey. Elogiata all'inizio come luogo della fantasia della protagonista di Grey's Anatomy, rifugio della mente e del corpo in sofferenza in coma da Covid-19, ci ha regalato incontri e ritorni emozionanti come quello storico per la serie tra Meredith e il suo amatissimo defunto marito Derek Shepherd. Abbiamo tentennato tra dubbi ed emotiva convenienza poi, quando abbiamo scoperto che proprio sulla scia della libertà garantita da una spiaggia frutto dei sogni di Meredith, questa fosse diventata luogo dove non ci sono regole e chi è in coma incontra chi non lo è e chi è morto interagisce con la dottoressa allo stesso modo di chi è vivo e vegeto e le sta semplicemente parlando mentre è attaccata ad un respiratore in ospedale. Per quanto sia bello rivedere personaggi che abbiamo amato nel corso di 17 stagioni, lo stratagemma della spiaggia sta tuttavia iniziando ad esaurirsi ed è, a nostro avviso, un aspetto che sta lentamente diventando una debolezza anche se all'inizio è nato come punto di forza e di rinnovamento. Ci permettiamo un piccolo spoiler prevedibilissimo: da protagonista di episodio, anche Andrew De Luca si farà una bella passeggiata sulla spiaggia di Meredith, come avrebbe potuto farne a meno?

Addio a De Luca

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Grey’s Anatomy: una scena della stagione 17

Ormai non è quasi più spoiler visto che basta digitare nome e cognome del personaggio interpretato da ben 7 stagioni di Grey's Anatomy da Giacomo Gianniotti per conoscere il suo destino nella serie, punto focale del crossover in oggetto. A noi rimane solo il compito di commentarne resa, riuscita e funzionalità. C'era bisogno che il dottor De Luca venisse un po' a patti con i suoi demoni, quelli che non lo lasciavano tranquillo per l'essersi lasciato scappare la trafficante di bambini? Per il percorso del personaggio probabilmente è un tipo di risoluzione giusta e catartica quindi la nostra risposta è sì. Valeva la pena farlo morire per questo e lasciare la serie? Dopo l'addio di un fondamento di Grey's Anatomy come Alex Karev (Justin Chambers), in quella maniera così brusca e insensata, da Krista Vernoff ci aspettiamo decisioni di questo tipo e senza che il senso di questi twist narrativi diventi chiaro con lo scorrere delle stagioni. Il dott De Luca ci aveva messo un po' per entrare nelle grazie dei fan che con il passare degli anni avevano imparato a conoscerlo ed accettarlo nella sua impulsività e passionalità. Non ci resta che regalare un ultimo rantolo di fiducia a Vernoff e sceneggiatori e sperare di venire, prima o poi, a capo di questa prematura dipartita del nostro dottore italiano.

Grey's Anatomy e Station 19: Stefania Spampinato e Alberto Frezza ci raccontano le loro esperienze

Conclusioni

Arriviamo a fine recensione del crossover tra Station 19 4x06 e Grey’s Anatomy 17x07, ribadendo che questo incrocio risulta di gran lunga meno efficace del precedente e che trae la sua ragione di esistere solo nella rabbia e impotenza che i passati episodi hanno portato con sé e funziona solo come tappa conclusiva del percorso del personaggio interpretato da Giacomo Giannotti. C’era bisogno dunque di chiudere il cerchio su una vicenda, quella del traffico di minori, cruciale per le ultime stagioni della serie ma soprattutto fondamentale per il dottor Andrew De Luca, ma tutto ciò non riesce a sostenere a pieno un crossover debole, alimentato da dinamiche che stanno velocemente esaurendosi, come l'espediente della “spiaggia di Meredith”. Krista Vernoff però, sa sempre come attirare l'attenzione e la stagione 17 di Grey’s Anatomy e la 4 di Station 19 potrebbero ancora riservare delle sorprese.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.4/5

Perché ci piace

  • Elabora la lezione sul cambiamento appresa dal crossover della mid-season finale.
  • Ci regala, grazie ai fratelli Andrew e Carina De Luca (Giacomo Giannotti e Stefania Spampinato) dei momenti molto intensi di famiglia e fratellanza.
  • Gli addii ai personaggi storici fanno sempre effetto sui fan, nel bene e nel male.

Cosa non va

  • Si concentra solo sugli strascichi del precedente crossover.
  • Non porta abbastanza colpi di scena tranne il saluto a De Luca.
  • Continua con la Spiaggia di Meredith , dinamica in veloce esaurimento.