Gotham: La seconda stagione punta sui cattivi

La serie dedicata alle gesta del giovane Jim Gordon torna sugli schermi con un'idea più chiara di ciò che vuole essere, in termini sia narrativi che stilistici.

Dove eravamo rimasti

Gotham: David Mazouz e Sean Pertwee scoprono la Batcaverna
Gotham: David Mazouz e Sean Pertwee scoprono la Batcaverna

È passato un mese dagli eventi del finale della prima annata, conclusasi con una guerra aperta tra famiglie criminali. Liberatosi di Carmine Falcone, Salvatore Maroni e soprattutto Fish Mooney, Oswald Cobblepot detto il Pinguino è ora il nuovo signore del crimine nella città di Gotham. Al fine di dimostrare quanto sia divenuto potente, Cobblepot propone una nuova alleanza a Jim Gordon, ridotto a fare il vigile urbano dopo essersi inimicato il corrotto commissario Loeb: se Gordon riscuoterà alcuni debiti, Cobblepot lo farà tornare ai ranghi di prima.

Mentre medita sul da farsi, Gordon continua a vivere con il medico Leslie Thompkins e visita regolarmente il bar gestito dall'ex-collega Harvey Bullock. Quanto alla sua ex-fidanzata Barbara Kean, accusata di aver ucciso i propri genitori, ella si ritrova ad Arkham insieme ad una serie di loschi figuri, tra cui lo psicopatico Jerome Valeska. Inoltre, Edward Nygma continua a sprofondare nella follia, mentre Bruce Wayne, aiutato dal maggiordomo Alfred, cerca di capire i segreti del rifugio sotterraneo di suo padre...

Aria di cambiamento

Gotham: Donal Logue e Ben McKenzie nella puntata Red Hood
Gotham: Donal Logue e Ben McKenzie nella puntata Red Hood

Nel corso delle 22 puntate andate in onda durante la stagione 2014-2015, Gotham è stato un prodotto intrigante, a tratti anche molto divertente, ma il più delle volte anche estremamente frustrante. Questo perché anziché concentrarsi sul materiale potenzialmente più forte a livello drammaturgico, vale a dire la corruzione dilagante che, nel corso dei decenni, ha reso Gotham City un luogo talmente disperato da avere bisogno dell'intervento di Batman, lo showrunner Bruno Heller - forse contaminato dalla lunga esperienza procedurale di The Mentalist - ha preferito firmare un giallo dalla struttura autoconclusiva, condito da frequentissimi rimandi al futuro dei vari personaggi (con assai poca sottigliezza, va aggiunto). Senza dimenticare il problema, di non poco conto, della caratterizzazione piuttosto debole di James Gordon, protagonista ufficiale della serie, con l'aggiunta dell'interpretazione altalenante di Ben McKenzie.

Gotham: James Frain nel ruolo di Theo Galvan
Gotham: James Frain nel ruolo di Theo Galvan

Quest'ultimo aspetto rimane un problema (la relazione tra Gordon e Thompkins è ancora poco convincente), ma sul piano della scrittura Damned If You Do segnala un possibile riassestamento. La seconda annata è infatti nota, almeno in contesto pubblicitario, con il sottotitolo Rise of the Villains, il che suggerisce un qualche tipo di fil rouge che attraverserà tutti gli episodi (o anche solo la prima metà della stagione). Anche qui qualche sbavatura c'è, nello specifico le allusioni per nulla velate all'imminente trasformazione di Edward Nygma in Riddler, ma nel complesso, grazie anche all'introduzione di Theo Galavan (James Frain) e sua sorella Tabitha (Jessica Lucas), c'è almeno la promessa di una trama orizzontale che renda giustizia alle ambizioni della serie.

Che bello essere cattivi

La scelta di puntare l'attenzione sui cattivi è un'idea vincente anche perché così, come aveva già dimostrato in parte la stagione precedente con Fish Mooney, Gotham può abbandonare qualunque pretesa di serietà e divenire quel programma squisitamente pulp e fumettistico che, lo scorso anno, appariva solo a tratti. Basti pensare solo al più grande miglioramento già apportato da questa svolta narrativa: ora che è ufficialmente una villain, Erin Richards può dare a Barbara Kean una carica vitale che in precedenza era del tutto assente. Da notare che è stata messa in contatto con Jerome Valeska, il presunto Joker interpretato da Cameron Monaghan: e se Barbara diventasse Harley Quinn?

Gotham: Morena Baccarin, Ben McKenzie e Cameron Monaghan nell'episodio The Blind Fortune Teller
Gotham: Morena Baccarin, Ben McKenzie e Cameron Monaghan nell'episodio The Blind Fortune Teller
Gotham: Michael Chiklis in una scena dell'episodio Strike Force
Gotham: Michael Chiklis in una scena dell'episodio Strike Force

Per quanto concerne altri cattivi degni di nota, ricordiamo che in questa stagione farà capolino anche Victor Fries, alias Mr. Freeze. Inoltre, è stato aggiunto al cast fisso Nicholas D'Agosto, ossia Harvey Dent (che diverrà Due Facce). E anche se non è propriamente un villain, merita una menzione Nathaniel Barnes, nuovo comandante della polizia di Gotham, che apparirà a partire dal quarto episodio. Lo interpreterà Michael Chiklis, emblema dello sbirro cattivo grazie a The Shield.

Batman Begins?

Gotham: David Mazouz in una scena dell'episodio The Blind Fortune Teller
Gotham: David Mazouz in una scena dell'episodio The Blind Fortune Teller

E mentre Gordon si interroga sul proprio futuro, per lo meno da un punto di vista morale, un'esperienza simile la vive anche Bruce Wayne, alle prese con la scoperta di ciò che un giorno sarà la Batcaverna. Il futuro vigilante di Gotham trova infatti una lettera scritta dal padre Thomas, il quale gli fa notare che dovrà fare una scelta: "Felicità o verità, non puoi averle entrambe. Spero che tu scelga la felicità, a meno che tu non senta una vocazione." Anche qui la componente profetica e simbolica si fa un po' esagerata (anche perché, pigiando sul tasto sbagliato, si rischia di trasformare Gotham in un clone di Smallville), ma crea un parallelismo interessante fra Bruce e Gordon, suggerendo anche - forse - un possibile equilibrio fra l'odissea morale del poliziotto e il racconto pulp dedicato ai vari pazzoidi di Gotham e a colui che un giorno darà del filo da torcere a tutti. Resta da vedere se il resto della stagione saprà essere all'altezza di queste promesse, e soprattutto se la performance di McKenzie renderà giustizia all'evoluzione di Gordon...

Movieplayer.it

3.5/5