Gli Incredibili 2 è un titolo attesissimo di casa Pixar, perché riprende la storia della famiglia Parr, una normale famiglia di supereroi, e di un film che ha rappresentato una delle prime grandi sorprese dello studio creato da John Lasseter. Il film diretto da Brad Bird, infatti, seguiva l'incredibile successo di pubblico di Alla ricerca di Nemo, ma faceva un passo importante per lo studio: primo film con protagonisti personaggi umani e con un passo deciso e sicuro verso il mondo dei cinecomic che sarebbe esploso di lì a qualche anno.
Tornare a quel mondo, a quei personaggi, a quei temi mantenendo la stessa genuina spontaneità è stata la vera sfida da affrontare per il sequel de Gli Incredibili. Una sfida che il regista Brad Bird ha accolto con il solito entusiasmo e che, almeno a giudicare gli incassi americani, è stata ampiamente vinta con i suoi oltre seicento milioni di incasso in patria. Noi arriviamo tardi, come sempre per i film Pixar in uscita nell'estate USA, perché Gli Incredibili 2 è in uscita in Italia il 19 settembre, ma questo ritardo non dovrebbe ostacolare la famiglia Parr e i suoi poteri.
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Supereroi con superproblemi
Il sequel del film Pixar riparte laddove il primo capitolo terminava, con la famiglia riunita e pronta a lottare contro le forze del male. Nello specifico, contro il Minatore e il suo piano di svaligiare la banca di Metroville. Mr Incredible e la moglie Elastigirl sono pronti a intervenire, ma per farlo affidano a Violetta e Flash di badare al piccolo Jack-Jack, facendo infuriare la ragazza. Ed è qui che prende il via la prima trovata del nuovo film, nel mettere in primo piano i problemi e disagi personali dei protagonisti, sullo sfondo delle imprese da supereroi: la prima scena del film, infatti, è per Tony Rydinger, ragazzetto interessato a Violetta, al quale la ragazza rivela accidentalmente la sua identità, nel suo faccia a faccia con Dicker che è costretto a intervenire sulla sua memoria.
Se per Violetta i problemi sono prevalentemente adolescenziali, per i grandi di casa Parr le cose sono più serie: fuorilegge e senza più il programma di protezione governativo per le conseguenze della lotta contro il Minatore, per Bob e Helen si prospetta una vita ordinaria e normale, ma qualcuno si fa avanti con l'intento di tirarli fuori da questa situazione che sta loro stretta. Si tratta di Winston Deavor, fanatico di supereroi e proprietario dell'azienda di telecomunicazioni DevTech, convinto che si possa riconquistare l'opinione pubblica mostrando mostrando alla gente quello che i Super fanno quando in azione. Elastigirl viene scelta come portavoce di questa missione, buttata nella mischia indossando microcamere capaci di registrare e trasmettere le sue gesta da Super... lasciando Bob a casa a badare ai figli.
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Incredibili, di nome e di fatto: I personaggi de Gli Incredibili 2
Tanti volti noti animano le imprese de Gli Incredibili 2. Conosciamo bene i Parr e quanto accade del sequel non può far altro che aggiungere dettagli a personaggi già ben delineati e amati, ma riesce a arricchire di sfumature interessanti i due genitori Bob ed Helen, rivelando dinamiche profonde e attuali nel momento in cui lui si ritrova a casa a dover fare da papà ai tre figli, barcamenandosi tra i compiti di Flash, le pene di Violetta e il delirio di potenza di Jack-Jack, e lei si dedica alla vita e al lavoro che ogni Super vorrebbe. Come sempre impagabile Edna Mode, che subisce, come tutti noi spettatori, il fascino del più piccolo di casa Parr e dei suoi incredibili poteri. Interessante il lavoro fatto sulle new entry Winston Deaver e la sorella Evelyn, mentre sono solo accennati, ma divertentissimi, i compagni d'avventura di Helen in questo programma di valorizzazione dei supereroi. Va inoltre sottolineato un aspetto: ci lamentiamo spesso dello scarso spessore dei cattivi di molti cinecomic, con la Marvel a segnare un primato negativo in tal senso, ma il villain primario de Gli Incredibili 2, L'ipnotizzatore, sa essere centrato, a fuoco nelle sue motivazioni e intelligente per come è inserito nel contesto tecnologico del mondo moderno che ci circonda.
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La sorpresa Jack-Jack
Quando, quasi quindici anni fa, il primo Gli incredibili di Brad Bird è arrivato nelle sale, in casa Pixar scelsero di tener fuori dal film una sequenza esilarante in cui Jack-Jack faceva impazzire la sua sfortunata babysitter. Una sequenza che è possibile vedere, perché diventata un corto a sé, Jack-Jack Attack, tra i più divertenti dello studio. Con quella lezione alle spalle, e la consapevolezza delle potenzialità del personaggio, il piccolo, incontrollabile supereroe in erba riveste un ruolo più ampio nel sequel, ergendosi a protagonista di almeno un paio di scene che si candidano a diventare cult istantanei (una in particolare, che lo vede protagonista insieme a un procione, è un piccolo capolavoro da corto autonomo e citata anche nel videogioco recensito ieri).
Il risultato finale è un sequel visivamente e tecnicamente impressionante (ma non è più una sorpresa quando si tratta di Pixar), che diverte e coinvolge il pubblico come il suo predecessore, bilanciando con intelligenza la commedia e l'azione indispensabile in un cinecomic. Un film che riesce, però, anche a ritagliarsi i suoi spazi per indagare i personaggi e le loro dinamiche, perdendo qualche punto solo sul versante della novità e della sorpresa. Ma quello è un problema di (quasi) tutti i sequel.
Movieplayer.it
4.0/5