"È vivo!". Dopo averla sognata per quasi 50 anni, da quando ha visto per la prima volta il film di James Whale del 1931, Guillermo Del Toro ha finalmente realizzato la sua versione di Frankenstein. L'opera in bianco e nero, tratta dall'omonimo romanzo di Mary Shelley, è infatti quella che ha più segnato il suo immaginario. Ne è la prova l'ormai leggendaria Bleak House, casa-museo che si trova a Los Angeles, in cui il regista custodisce centinaia di oggetti e memorabilia legati al cinema, comprese diverse statue a grandezza naturale del mostro di Frankenstein.
![Il regista Guillermo Del Toro sul set di Hellboy 2](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2008/07/02/il-regista-guillermo-del-toro-sul-set-di-hellboy-2-81408_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Ed è proprio dal suo rifugio cinefilo che ha mostrato al mondo le prime immagini del Frankenstein realizzato insieme a Netflix: l'autore di Il labirinto del fauno è infatti uno degli artisti ad aver partecipato al Next on Netflix, evento con cui la piattaforma di streaming ha presentato i nuovi progetti che usciranno nel corso del 2025. Per il Frankenstein di Del Toro non c'è ancora una data d'uscita precisa, ma è stato comunicato che arriverà a novembre 2025 (speriamo non soltanto in piattaforma). Una finestra temporale che ci fa pensare a un ritorno del regista alla Mostra del Cinema di Venezia, di cui è stato presidente di giuria nel 2018, dopo aver vinto il Leone d'Oro con La forma dell'acqua nel 2017.
Pieno di quell'entusiasmo che solo lui sa trasmettere, Del Toro ha detto: "Questo film ha vissuto nella mia mente per 50 anni, da quando l'ho visto da bambino. Sono 20-25 anni che cerco di realizzarlo. In effetti qualcuno potrebbe pensare che io sia un po' ossessionato da Frankenstein. E probabilmente ha ragione. Dovete capire che, nel corso degli anni, i personaggi si sono fusi con la mia anima, in modo tale da essere diventati quasi autobiografici. Non potrebbero essere più personali. Spero che apprezzerete questo piccolo assaggio di Frankenstein".
Anche noi abbiamo avuto la fortuna di poter vedere queste immagini e, in realtà, non si tratta di un "piccolo assaggio": a sorpresa, abbiamo potuto vedere anche la versione del mostro di Frankenstein interpretata da Jacob Elordi (che ha sostituito Andrew Garfield). Quindi, se siete curiosi, ecco che cosa possiamo aspettarci dal Frankenstein di Del Toro basandoci su questa manciata di minuti.
Da qui in poi ATTENZIONE SPOILER!
Oscar Isaac è Victor Frankenstein
Come dicevamo, Jacob Elordi ha sostituito Andrew Garfield nel ruolo della creatura. E, da quanto visto, ci sentiamo di dire che il film potrebbe averne giovato. Ma ne parliamo più avanti. Oscar Isaac è il dottor Victor Frankenstein e ha un look molto interessante. L'unica immagine ufficiale disponibile in rete al momento ritrae proprio l'attore, che ha capelli lunghi, abiti da gentiluomo dell''800 e un inedito guanto in pelle rossa (per noi già oggetto di culto), di quel cremisi di cui Del Toro va pazzo (pensiamo al film Crimson Peak). Abbiamo potuto vederlo in azione mentre, a un convegno di scienziati, parla di una scoperta rivoluzionaria, mentre tiene in mano una fiala contenente una sostanza misteriosa (Demi Moore non è l'unica ad aver preso "the substance").
![Frankenstein Oscar Isaac](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2025/01/31/frankenstein-oscar-isaac_jpeg_960x0_crop_q85.jpg)
Abbiamo poi potuto vedere il suo laboratorio: puro Guillermo Del Toro. Se avete amato il cuore in barattolo della serie The Strain, i laboratori di Pacific Rim e Hellboy e la vasca di La forma dell'acqua - The Shape of Water, impazzirete per il luogo in cui Victor fa i suoi esperimenti.
Per chi apprezza i dettagli anatomici ci sono anche inquadrature ravvicinate di tendini e muscoli sezionati. Per non parlare dell'interessante gabbia toracica dorata posizionata su uno dei cadaveri. Quasi un esoscheletro.
Questo dottor Frankenstein ci sembra particolarmente ossessionato dal suo lavoro e forse è con lui che il regista si identifica maggiormente: abbiamo percepito fortissima tutta la sua voglia di creare qualcosa che superi le proprie aspettative. Molto probabilmente la stessa provata da Del Toro.
Il cast
![Img 2409 Copia](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2018/09/01/img_2409_copia_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Oltre a Oscar Isaac nel cast ci sono anche Mia Goth, perfetta per l'immaginario di Del Toro, nel ruolo di Elizabeth, che, se il film fosse fedele al libro, dovrebbe essere la sorella adottiva del protagonista, anche lei appassionata di scienze (studiano insieme i testi di Paracelso).
Il premio Oscar Christoph Waltz è il Dr. Pretorius, che, molto probabilmente, dovrebbe essere lo stesso personaggio presente nel film di Whale La moglie di Frankenstein, creato appositamente per il sequel uscito nel 1935 e non presente nel romanzo di Shelley. Se dovesse rispettare la caratterizzazione della pellicola, dovrebbe trattarsi di un antagonista: docente universitario di Victor, lo incontra anni dopo per convincerlo a creare una nuova razza di uomini.
![The Strain - David Bradley in una foto della terza stagione](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2017/01/20/david-bradley-in-the-strain-season-3-episode-10_jpg_960x0_crop_q85.jpg)
Presente anche Ralph Ineson nei panni del professor Krempe, personaggio del romanzo, uno degli insegnanti del giovane Victor all'Università di Ingolstadt, in Germania. E poi Charles Dance, in un ruolo ancora misterioso, e Lars Mikkelsen (il suo ruolo è il capitano Anderson).
Ci sono anche due vecchie conoscenze di Del Toro, spesso presenti nelle sue opere: David Bradley ha il ruolo dell'uomo cieco, una piccola parte, ma fondamentale (presente anche nella parodia di Mal Brooks, Frankenstein Junior: lì a interpretarlo è un gustosissimo Gene Hackman). Burn Gorman è invece Fritz, ovvero l'assistente di Victor: non presente nel testo originale, questa figura è stata introdotta nel 1823 da Richard Brinsley Peake nell'opera teatrale Presumption; or, the Fate of Frankenstein. Una curiosità: la famosissima battuta "è vivo!", con cui abbiamo aperto anche questo pezzo, si deve proprio all'autore inglese. Fritz è stato usato anche da Whale nel film del '31, mentre poi ha cambiato più volte nome, diventando Karl in La moglie di Frankenstein e infine Ygor in Il figlio di Frankenstein del 1939 (interpretato da Bela Lugosi, che era già stato Dracula).
Il mostro di Jacob Elordi
Arriviamo quindi alla parte che probabilmente suscita la maggiore curiosità: da quello che abbiamo potuto vedere, Jacob Elordi sembra una scelta perfetta. Alto quasi due metri, l'attore è imponente come creatura. Abbiamo potuto apprezzarne anche il fisico asciutto, che lo rende ancora più slanciato e inquietante. Del Toro ha scelto per il suo aspetto dei lunghi capelli lisci e scuri (come visto nella serie Penny Dreadful) e delle cicatrici che non richiamano quelle del mostro classico Universal, ma sono più vicine ai suoi occhi. Occhi che, come il guanto di Victor, sono di colore rosso.
![Jacob Elordi 2](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2023/02/03/jacob_elordi_2_jpg_960x0_crop_q85.jpg)
Rimanendo fedele al romanzo, Del Toro sembra aver dato vita non a un mostro sgraziato come nel film di Whale, ma a un essere che ben presto, dopo aver sottratto il diario del suo creatore, diventa un uomo colto e istruito, in grado di parlare francese e progettare la propria vendetta contro Victor. Il rapporto di amore e odio tra scienziato e creatura sembra essere molto importante: si può intuire da una scena in cui il mostro si avvicina al letto del dottor Frankenstein, guardandolo con sguardo allo stesso tempo desideroso di affetto e rancore.