Finding Happiness, ovvero come scoprire il segreto della felicità

Il docufiction sulla comunità di Ananda è stato presentato a Roma dai produttori Roberto Bessi e Shivani Lucki.

Vivi per essere felice. Questo è il principio fondamentale su cui si basa l'intera filosofia di Ananda, una comunità nel cuore della California che, da oltre quarant'anni cerca di dimostrate la validità di un modello di vita alternativo. Uno stile che l'ultima crisi economica, forse ancora più sconvolgente del crack vissuto negli anni venti, ha portato alla ribalta facendola uscire da quell'aura new age in cui può essere facilmente collocata. Oggi, il percorso compiuto da J. Donald Walters, poi conosciuto come la guida spirituale Swami Kriyananda, è stato fotografato per la prima volta in Finding Happiness - Vivere la felicità, un docu fiction diretto da Ted Nicolaou attraverso il quale si entra nella vita quotidiana di Ananda scandita dalla meditazione, il lavoro e la sicurezza di vivere protetti dalla forza della comunità.

Guida d'eccezione in questo viaggio alla scoperta della felicità è l'attrice Elisabeth Röhm, già vista in Angel e Heroes. Il film, che verrà distribuito da Bolero dal 20 novembre per una settimana, è stato presentato a Roma dal produttore Roberto Bessi e dalla produttrice Shivani Lucki, una dei principali fondatori di Ananda Europa ad Assisi.

Da Hollywood ad Ananda

Finding Happiness - Vivere la felicità: Elisabeth Röhm durante un momento di ballo e meditazione
Finding Happiness - Vivere la felicità: Elisabeth Röhm durante un momento di ballo e meditazione

Ladyhawke, Le seduttrici e Dieci inverni. Questi sono solo alcuni dei titoli prodotti da Roberto Beasi e portati sul grande schermo. Ma come può arrivare un uomo che conosce i segreti di Hollywood in una realtà concentrata sull'ascoltare la propria interiorità e nell'affermazione del se?_ "È stato un caso. Ero a Roma è un amico comune mi ha presentato proprio Swami che, vedendomi, si commosse presupponendo che ci fossimo incontrati in una vita precedente. Inoltre, molti anni prima, durante la mia esperienza produttiva nel primo Sandokan, mi avevano regalato Autobiografia di uno Yogi, scritto da Paramhansa Yogananda diventato poi maestro dello stesso Swami. In un certo senso il cerchio si stava chiudendo, così ho pensato che fosse possibile realizzare alla maniera hollywoodiana un film sulla comunità di Ananda. Per apprendere pienamente la materia ho letto più di quaranta libri ed ho scelto un regista che, pur avendo un passato nell'horror, mi sembrava avere la sensibilità giusta per portare a termine il progetto."

Il sogno di un mondo diverso

Finding Happiness - Vivere la felicità: Elisabeth Rohm nei panni di Juliet in una scena del documentario
Finding Happiness - Vivere la felicità: Elisabeth Rohm nei panni di Juliet in una scena del documentario

Quando più di quarantacinque anni fa un gruppo di idealisti si trasferì in un piccolo pezzo di terra in Sierra Nevada, nel Nord della California, per andare in una direzione alternativa da quella scelta dalla società, Shivani Lucki era con loro. Oggi quel sogno si è trasformato in una realtà che si è espansa anche in India e in Europa, in modo particolare ad Assisi, costruita dalla stessa Lucki, anche produttrice esecutiva di questo film. _"La visione di Yogananda ha attraversato tempi di confusione, conflitti, incertezze su scala globale. Lui ha sempre ritenuto che la vita nelle piccole comunità sia la risposta. Comunità dove le persone si aiutano, sono positive e cercano un modo di vivere sostenibile. Cooperazione, gentilezza,rispetto per la natura, generosità. Durante questi decenni, i nostri ideali e i nostri valori sono stati messi alla prova. Ci sono stati successi e fallimenti e le comunità di oggi si basano su solide esperienze: ossia una vita semplice, alti ideali e grande felicità. Oggi ci sono nove comunità in America, Europa e India, per un totale di 1000 residenti."

L'utopia è possibile

Finding Happiness - Vivere la felicità: Elisabeth Rohm con Swami Kriyananda in una scena
Finding Happiness - Vivere la felicità: Elisabeth Rohm con Swami Kriyananda in una scena

Osservando la vita quotidiana di questa comunità svolta attraverso la riscoperta del tempo e del valore delle persone, ci si chiede se alla fine anche l'utopia di un mondo diverso possa essere realizzata. "Non solo è possibile, è inevitabile - continua Shivani Lucki - ogni uomo può scegliere dove vivere, con chi stare, le scelte possono diventare azioni. Per questo credo in una umanità capace di scegliere e di creare stili di vita alternativi, non basati su beni materiali bensì su felicità è libertà. Non è importante che le persone decidano di vivere nelle nostre comunità dopo aver visto il film. Ciò che conta è che riflettano sulla qualità delle loro vite. Quello che Swami suggerisce a Juliet, la nostra protagonista, è di essere gentile, amorevole, rispettosa e di vivere nell'amore."