In principio ci fu il trittico capace di far incassare alla Paramount una cifra esorbitante. Michael Bay alla regia, protagonisti Shia LaBeouf e Megan Fox. Coppia agli antipodi, che ha funzionato perfettamente in un'epoca non ancora legata a certi canoni stilistici: un'epoca sghemba, ma forse più pura nella sua istintività. Insomma, quasi 800 milioni di dollari al botteghino, segnando quello che è stato l'inizio della "fracassona" saga di Transformers. Poi, visto il grande successo, la replica a distanza di due anni: un sequel ancora più grosso e ancora più remunerativo. Del resto, le intenzioni della produzione erano chiare: generare una sorta di universo Transformers, ispirato appunto dai giocattoli commercializzati dalla Hasbro. Infatti, non tutti sanno che i robot trasformabili arrivano dal Giappone: l'influenza dei Mecha era talmente forte che la Takara-Tomy progettò dei giocattoli da inserire nella linea Microman (cyborg snodabili). Anche qui, la linea fu un successo: andando avanti (molto) veloce, l'evoluzione portò l'arrivo dei Diaclone (robot pilotati da umani), distribuiti - in parte - con il nome Transformer.
Sarà appunto la Hasbro, già in accordo con la Takara-Tomy per la linea di GJ Joe, a cambiare le carte in tavola, puntando sul nome Transformers ed eliminando la componente "umana" dai giocattoli. Da lì in poi, era il 1984, un via vai di serie animate, di evoluzioni, di videogiochi, di fumetti. E di film: la Hasbro seguì pedissequamente la produzione dei primi lungometraggi di Michael Bay. In totale sette film, di cui due prequel/spin-off. L'ultimo arrivato? Transformers - Il risveglio, sequel diretto dell'apprezzato Bumblebee, che si piazzerebbe una decina d'anni prima degli eventi raccontati nel primo Transformers. Il condizione, in questo caso, è d'obbligo: il film diretto da Steven Caple Jr. ha le sfumature di un reboot (come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione), nonostante la produzione (e lo stesso stesso regista) abbia sottolineato che la storyline iniziata nel 2007, a cominciare dall'evoluzione di Optimus prime, sia preservata. Come si dice in questi casi, staremo a vedere. Intanto, ripassate con noi la saga di Transformers, scoprendo qual è l'ordine cronologico con cui (ri)vedere i film.
La saga di Transformers in ordine cronologico
Seguendo l'ordine cronologico della storia, bisogna iniziare da Bumblebee di Travis Knight. Effetto nostalgia (siamo nel pieno degli Anni Ottanta), dolcezza e un buon cast (da Hailee Steinfeld, protagonista, fino a John Cena) rendono il primo prequel della saga il film più apprezzato del franchise. Il più apprezzato, e il tassello fondamentale per capire da dove provenga l'Autobot B-127, e perché parli attraverso un'autoradio. Una storia d'amicizia, che ha in qualche modo influenzato l'ideale della saga. Dopo Bumblebee, è il turno di Transformers - Il risveglio: Optimus Prime torna in qualche modo protagonista, accompagnato dagli altri Autobot e dalla presenza umana di Noah ed Elena, interpretati da Anthony Ramos e Dominique Fishback.
Al centro della storia, un manufatto antico custodito dai Maximal, robot dalle sembianze animalesche. Il finale del film non è direttamente collegato al terzo film da vedere in ordine, ossia il primo uscito in sala: Transformers. Tutto inizia quando Sam (Shia LaBeouf) scopre che la sua nuova fiammante auto, altro non è che Bumblebee. Il film introduce effettivamente i cattivi Decepticon, capitanati da Megatron. Lo stesso Megatron che risorgerà in Transformers - La vendetta del caduto, ancora diretto da Michael Bay e segnato dalla morte (e dalla rinascita) di Optimus Prime. Solita battaglia finale risolutiva e l'ultima partecipazione di Shia LaBeouf e di Megan Fox nella saga.
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Da Transformers - L'era dell'estinzione a L'ultimo cavaliere
Parzialmente, gli ultimi due film del franchise da vedere in ordine cronologico si differenziano rispetto agli altri, nonostante siano entrambi diretti da Michael Bay. Al centro di Transformers 4 - L'era dell'estinzione la lotta tra i Transformers e gli umani, interessati ad estrarre il prezioso materiale che li compone, il Transformio. Il quarto episodi introduce nello show i personaggi di Cade Yeager, interpretato da Mark Wahlberg, e di sua figlia, Tessa, Nicola Peltz. L'era dell'estinzione è il film più lungo (165 minuti), e ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino.
Il rewatch cronologico lo conclude Transformers - L'ultimo cavaliere. Nel cast tornano Josh Duhamel, John Turturro e Glenn Morshower, oltre a Mark Wahlberg, intanto che Michael Bay pigia forte l'acceleratore dello spettacolo, con una tonalità post-apocalittica. Capitolo (per ora) conclusivo, e pure quello più inusuale di tutti, in quanto ci sono diverse incongruenze rispetto ai capitoli precedenti. Capitolo meno apprezzato dalla critica, e anche dal pubblico, facendo incrinare la curva del botteghino. Un'accoglienza decisamente fredda, che ha fatto cambiare i piani alla Paramount. Il successivo sequel fu cancellato, e la direzione artistica puntò dritta verso lo spin-off di Bumblebee, che per torno e colori si distacca totalmente dall'intera, ed esplosiva, saga di Transformers.