Montaggio, azione, piani-sequenza, primissimi piani, dettagli su lacrime che irrigano guance colorate di rosa, o su sorrisi strappati. È lo sguardo del cinema, attento e indagatore, onesto o sognatore, manipolatore di spazi e di tempi, capace di conferire rifrazioni prismatiche dell'essere donna che si muovono all'interno un contesto storico-sociale più o meno definito. Supereroine in essere, o metaforicamente rappresentate, le donne che si approcciano a calcare il palco del gande e piccolo schermo nel 2020 sono donne forti, ambiziose, desiderose di ritagliarsi un proprio posto nel mondo. Sono donne dal cuore spezzato in cerca di vendetta, donne sospinte dalla forza dei propri sentimenti ma attente a rivendicare la propria posizione, donne che non hanno bisogno di superpoteri per lasciare il proprio nome sulle pagine di storia, o chi di superpoteri ne ha da vendere e decide di sfruttarli in nome di un mondo in perpetuo pericolo.
Sono streghe incantatrici dal fascino sublime, ragazze comuni emblemi del tempo che scorre, ribelli dai colori sgargianti, vedove nere, sorelle unite, scienziate mai dimenticate, giornaliste pronte a far sentire il proprio urlo di ribellione, figlie pronte a entrare in guerra pur di salvare il proprio padre. Il 2020 si veste di Girl Power; inaugurate dalle Piccole Donne di Greta Gerwig, quelle che si passeranno il testimone in questa stagione cinematografica sono tessere di un unico puzzle rappresentante l'universo femminile. Complicate, coraggiose, fragili quanto basta. Sono donne che di stare un passo indietro, ne hanno abbastanza. Non solo Harley Quinn, dunque. Ecco in sintesi il 2020, l'anno delle donne tra grande e piccolo schermo.
PICCOLE DONNE
Greta Gerwig sa che per parlare di donne non ha bisogno di grandi storie d'amore, o rapporti contrastati dalla lacrima facile. Modellate su carta, o sul proprio corpo di attrice, le protagoniste da lei portate sulla scena sono riverberi realistici di donne comuni, donne in cui identificarsi e in cui è facile innamorarsi. "Undateable" come Frances Ha, entusiaste e dinamiche come Brooke in Mistress America, desiderose di essere indipendenti come Lady Bird, eroine pronte a slegarsi dalle catene del proprio tempo per vendicare la propria unicità come le sorelle March in Piccole Donne. Non poteva esserci che un esordio migliore di questo 2020 dal forte sapore di girl power che quello affidato a Greta Gerwig e al suo adattamento del classico di Louisa May Alcott (qui la nostra recensione di Piccole Donne).
Piccole donne e Lady Bird: il racconto di formazione secondo Greta Gerwig
LUNA NERA
È tutta Italiana, e quasi interamente al femminile, la serie fantasy prodotta da Netflix, Luna Nera. La storia prende il via da Ade (Antonia Fotaras), sedicenne levatrice accusata di stregoneria alla morte di un neonato durante il parto. Accuse che giungono come un fulmine a ciel sereno, e che costringono la giovane a trovare rifugio in una comunità di donne nascoste nel bosco. Quello che si apre dinnanzi ad Ade - e con lei a noi spettatori - è un micro-universo riverberante modelli di vita e sfumature divergenti dell'essere donna. Una geografia muliebre che tra poteri , sentimenti, e timori, vede alternarsi personalità femminili davanti e dietro la macchina da presa (Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi sono le registe della serie). Sebbene alquanto orfana di una propria identità e struttura univoca, Luna Nera vanta la particolarità di aver finalmente riservato alle donne il proprio sigillo creativo anhce su suolo italiano. Un'eccezione che deve diventare ben presto regola.
BIRDS OF PREY E LA FANTASMAGORICA RINASCITA DI HARLEY QUINN
Joker e Harley Quinn, una delle coppie più "scoppiate" dei fumetti e del cinema, si sono lasciati. E al posto di piangere con in mano un bel barattolo di gelato, Harley Quinn decide di dar vita a una propria organizzazione di vigilanti tutte al femminile. Ecco che a Gotham operano le Birds of Prey: Cacciatrice, figlia del mafioso Franco Bertinelli, Dinah Lance alias Black Canary, dotata di un formidabile urlo sonico, e per finir e la stessa Quinn. Insieme, le ragazze - con la complicità della detective del dipartimento di polizia di Gotham, Renee Montoya - uniscono le proprie forze per salvare la giovane Cassandra Cain, finita nei guai dopo aver rubato un diamante di proprietà dello spietato boss della malavita Black Mask (Ewan McGregor). Abiti sgargianti, colori saturi, e tanta adrenalina, Birds of Prey riporta in auge il concetto di Girl Power, complice anche lo sguardo di una regista come Cathy Yan e le interpretazioni di Margot Robbie, Rosie Perez, Jurnee Smollett-Bell e Mary Elizabeth Winstead.
Birds of Prey: perché è il film DC più importante del 2020
BLACK WIDOW
Finalmente anche la quota rosa degli Avengers ha il proprio stand-alone. Dieci anni e otto film dopo il suo esordio nei panni della Vedova Nera, Scarlett Johansson riveste nuovamente i panni del suo iconico personaggio in un canto del cigno volto a colmare le lacune lasciate in sospeso nel corso degli anni. Con Black Widow - prequel ambientato dopo gli eventi di Captain America: Civil War - finalmente verremo a scoprire il passato di Natasha, il suo legame con la sua terra natale, la Russia, e probabilmente il modo in cui è stata allevata e trasformata in una delle spie più letali della storia. Scarlett Johansson non sarà sola: a circondare la sua Natasha sarà la stella nascente di Florence Pugh (qui nei panni di Yelena Belova, la sostituta di Natasha dopo la sua diserzione in favore dello Shield) e Rachel Weisz (Melina Vostokoff, nota anche come Iron Maiden), un universo di donne forti, coraggiose, dirette dalla regista Cate Shortland.
L'AMICA GENIALE - STORIA DEL NUOVO COGNOME
Elena Greco (Margherita Mazzucco) e Lila Cerullo (Gaia Girace) sono pronte a fare il proprio ritorno sul piccolo schermo nel secondo volume ispirato dalla saga di Elena Ferrante. L'amica geniale - Storia del nuovo cognome arriverà su Rai Uno a partire da lunedì 10 febbraio. Diretto da Saverio Costanzo, il cammino delle due amiche nell'età matura si vestirà di un dolore soffocante per un matrimonio poco felice (Lila) e l'entusiasmo della scoperta per una nuova vita da studentessa all'Università di Pisa (Elena). Proprio quando le strade delle due protagoniste sembrano dividersi, una vacanza estiva a Ischia le riavvicina riportando anche nelle loro vite il giovane di belle speranze Nino Sarratore (Francesco Serpico).
WONDER WOMAN 1984
È la supereroina per antonomasia. Diana Prince/Wonder Woman (Gal Gadot) è ormai consapevole del ruolo affidatole dal destino. Se la sente crescere dentro di lei: è la responsabilità di rispondere alle chiamate di aiuto di quel mondo di esseri mortali da cui è stata adottata. Alternando la propria identità fittizia di esperta d'arte e quella da supereroina, in Wonder Woman 1984 Diana Prince affronta i tempi moderni degli anni Ottanta. Ma se la tecnologia fa passi da gigante e il mondo è in continua evoluzione, le battaglie, quelle, sono senza tempo. E così Wonder Woman torna a farsi portavoce di tutte le donne, eroine nel loro piccolo, del proprio microcosmo personale. Una visione dettata anche dalla confermatissima Patty Jenkins dietro la macchina da presa. Il film arriverà nelle sale il prossimo 4 giugno 2020.
BOMBSHELL - LA VOCE DELLO SCANDALO
Nel 2016, un anno prima che il caso Weinstein scuotesse Hollywood con la forza di un uragano, nel corso di un dibattito con Donald Trump, l'anchorwmoman di Fox News, Megyn Kelly (Charlize Theron), incalza il futuro Presidente a proposito della sua misoginia. Ne consegue una scia di attacchi da parte dei telespettatori e del presidente del network, Roger Ailey. Nello stesso periodo, la presentatrice Gretchen Carlson (Nicole Kidman), sensibile ai temi del femminismo, viene licenziata da Ailey. La donna risponde con un pesante contrattacco: accusa l'ex capo di molestie sessuali. Inizia così la bufera giudiziaria che travolgerà l'uomo costringendolo alle dimissioni. Sull'onda del caso, la giovane giornalista Kayla Pospisil (Margot Robbie), disposta a tutto pur di coronare il proprio sogno di lavorare a Fox News, trova il coraggio di lasciare il suo posto dopo aver accettato le offerte di Ailey. Sono passati quattro anni da questo caso mediatico giostrato dalla forza di una triade femminile coraggiosa e stanca di tenere la bocca chiusa; uno scandalo pronto a fare il proprio ritorno sul grande schermo con Bombshell - La voce dello scandalo, film diretto da Jay Roach. Quello che ne consegue è un dramma serrato, iperrealista, attento a interrogarsi sul ruolo della donna tanto nella società americana, quanto nell'universo dell'informazione mediatica. Vittime e carnefici, uomini e donne, mastini ed eroine: Bombhsell è una messa in gioco del rapporto tra rivendicazione femminile, conservatorismo e un pensiero maschilista da distruggere, scandalo dopo scandalo.
MULAN
Non chiamatelo solo live-action. La Mulan riportata sullo schermo da Niki Caro è diretta discendente della leggenda cinese con un'anima Disney. A sottendere i temi cari al film in uscita il prossimo 26 marzo, è non solo il discorso sul genere e l'onore famigliare, ma anche la figura coraggiosa, indomita, della donna. Portavoce del genere femminile, che può essere tanto angelo del focolare, quanto combattente senza paura, la Mulan interpretata da Yifei Liu è un'eroina senza tempo, pronta a tornare per chiudere i cerchi lasciati aperti nel classico disneyano.
Mulan, l'anteprima del live action Disney
A QUIET PLACE: PART II
La figura maschile non c'è più. A lasciare che a regnare sia il silenzio, è adesso Evelyn Abbott. In A Quiet Place, è attorno al personaggio interpretato da Emily Blunt che tutto si regge e tutto si sviluppa. Con la morte del marito è la donna a farsi unico faro nella notte per i propri figli e per chi, come loro, si nasconde in tremante silenzio (le new-entry Cillian Murphy e Djimon Hounsou).
RADIOACTIVE
Correva il 2018 quando Rosamund Pike offrì un'interpretazione profonda, emozionante e senza orpelli della reporter di guerra Marie Colvin in A Private War. Quest'anno l'attrice, ex-Bond girl, torna a vestire i panni di un'altra grande donna: Marie Curie. Via le macchine da scrivere e i giubbotti anti-proiettile. Nel film diretto da Marjane Satrapi a dominare la scena saranno gli occhi indagatori della Pike, e quel mondo invisibile, della radioattività che permise a Marie Curie di vincere il premio Nobel grazie alle sue scoperte del polonio e del radio. Un esempio straordinario di adesione ai valori e ai principi della scienza moderna, capace di aprire nuovi orizzonti anche all'emancipazione dei popoli, ai diritti delle donne e alla convivenza pacifica fra le nazioni: è Marie Curie che con la Pike in Radioactive tornerà a occupare il posto che le spetta di diritto tra le pagine di storia.
THE RHYTHM SECTION
Ogni fragilità, dubbio, timore, è acqua che scivola via. Perché per aspirare alla verità sull'uccisione della propria famiglia non ci sono ostacoli, istituzioni, o personalità ingombranti che tengano. Ispirato ai romanzi di Mark Burnell, The Rhythm Section racconta la storia di una donna che cerca vendetta per aver perso tutta la sua famiglia in un apparente incidente aereo. A prestare anima e corpo a Stephanie Patrick è una Blake Lively svestita di ogni bellezza; capelli corti e castani, a colpire lo spettatore deve essere solo la devastazione di una donna privata dell'amore della sua famiglia. Una donna che una volta ridestatasi dal dramma non avrà paura nell'indagare su chi si sia macchiato le proprie mani con il sangue dei suoi famigliari.
AMMONITE
Dopo La terra di Dio, Francis Lee torna a raccontare i sorrisi e le ombre di un amore omosessuale in Ammonite. Al centro del suo secondo lungometraggio troveremo il legame burrascoso e fortemente ostacolato tra la giovane paleontologa Mary Anning (Kate Winslet) e una donna di Londra (Saoirse Ronan) per cui la stessa Mary lavora come bambinaia. A fare da sfondo al loro tormentato amore è una cittadina costiera del Regno Unito degli anni Venti. Dapprima annunciato per il 2019, Ammonite uscirà al cinema quest'anno, anche se non è stata ancora ufficializzata una release italiana.
RAYA AND THE LAST DRAGON
L'influenza orientale torna a scorrere potente in casa Disney. Non solo il live-action di Mulan; a fine 2020 il pubblico farà la propria conoscenza di una nuova, tostissima, principessa Disney. Parliamo di Raya, una guerriera forte e coraggiosa, abile lottatrice di kung fu, che decide di partire per un viaggio alla ricerca dell'ultimo drago in grado di salvare il proprio regno. Fortemente ispirato alla mitologia e alla cultura del sud est asiatico, Raya and the Last Dragon sarà ambientato a Kumandra, una versione immaginaria della Terra divisa in cinque regioni che insieme formano un drago, creatura di cui il pianeta è ormai orfano. O forse no. Nella sua avventura Raya incontrerà infatti Sisu, un drago ispirato agli spiriti d'acqua e rimasto intrappolato nel corpo di un essere umano. Unendo le proprie forze i due proveranno a salvare la terra.
RESPECT
Non abbiamo ancora dimenticato l'interpretazione di Renée Zellweger nei panni di Judy Garland in Judy, che ecco squarciare lo schermo la potenza vocale di Jennifer Hudsonnel biopic dedicato ad Aretha Franklin, Respect. L'artista, che ci ha lasciati nell'agosto del 2018, ha vinto 17 Grammy in carriera, il primo dei quali proprio per Respect, nel 1968 e il secondo per Chain of Fools nel 1969. Un talento travolgente, tra alti e bassi di una carriera che l'ha lanciata tra i grandi della musica. Una carriera di tutto risspetto che Liesl Tommy riporterà sullo schermo supportato da una performance come quella della Hudson che già fa ben sperare. Che sia il tempo di un secondo Oscar per l'attrice e cantante dopo quello per Dreamgirls? Possiamo fare i primi pronostici dopo il 9 ottobre 2020 quando il film uscirà nelle sale statunitensi.
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LE SORELLE MACALUSO
Strano davvero il 2020. Non solo anno di donne in tutte le loro mille e più sfumature, ma di sorelle unite e raccolte in un unico ambiente per mostrare il tempo che cambia, e le personalità divergenti erette a rappresentazioni metaforiche di identità femminili tutte diverse, tutte uguali. Dopo le sorelle March di Piccole donne, ecco le sorelle Macaluso: Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. A dirigere l'infanzia, l'età adulta e la vecchiaia di queste cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all'ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo è (proprio come accaduto per le sorelle March di Greta Gerwig) una donna, Emma Dante. Filtrata dalla sua macchina da presa, le mura di casa si fanno indizi tangibili del tempo che scorre, segnando una famiglia tra chi parte, arriva, resta e resiste.