Fidanzata in affitto, la recensione: Jennifer Lawrence e una commedia più intelligente di ciò che sembra

La recensione di Fidanzata in affitto: commedia dura e pura (con inflessioni anni '90) per una grande Jennifer Lawrence. A dirigere il film Gene Stupnitsky, tra gli autori di The Office.

Fidanzata in affitto, la recensione: Jennifer Lawrence e una commedia più intelligente di ciò che sembra

Le migliori sceneggiature, alcune volte, arrivano dalle ispirazioni più inaspettate. Così, dietro un annuncio su Craiglist può nascondersi il materiale necessario per la più classica delle commedie. E diciamolo subito, all'inizio della nostra recensione: Fidanzata in affitto è una commedia molto più intelligente di quanto possa apparire. Dietro il bollente spirito e le palesi vibes anni Novanta, e la suggestione reale di un vero annuncio che ha ispirato il regista, Gene Stupnitsky, il film è una vera e propria sorpresa. Anzi, una sorpresa quasi estemporanea per i tempi, per il linguaggio, per il contesto generale, che non rinuncia ad essere smaliziato e nel suo approccio legato al genere, venendo influenzata da Quarant'anni vergine o Bad Teacher, di cui era regista lo stesso Stupnitsky. Una commedia dura e pura, di quelle che non ne fanno più. Estemporanea per toni e trovate, per la location (lontana dalle metropoli), per le svolte e per i personaggi.

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Fidanzata in affitto: una scena

A cominciare dalla protagonista, Jennifer Lawrence - anche produttrice -, credibile e incredibile in un ruolo che, volutamente, si svincola dalla serietà. Al contrario spinge forte sulla sovraccarica di quei personaggi tipici - appunto - delle commedie che hanno segnato l'immaginario di fine millennio. Per questo, Fidanzata in affitto (ma il titolo originale è No Hard Feelings, che tradotto vuol dire "senza rancore"), sembra quasi arrivare da un'altra epoca. Un'epoca più leggera e meno impaurita, meno ansiosa e più spregiudicata. Guarda caso, proprio come i mondi (e i modi) che si incontrano all'interno dell'ottima sceneggiatura scritta dal regista insieme a John Phillips.

Fidanzata in affitto, se la trama (non) è una questione di feeling

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Fidanzata in affitto: un momento del film

I mondi in questione sono quelli di Maddie (Jennifer Lawrence) e quelli di Percy (Andrew Barth Feldman). Maddie, trentenne ("più due, quindi trentadue", come dice lei) passa da una relazione all'altra senza ragione di continuità, lavora in un bar sulla costa dello Stato di New York (che d'estate si riempie di ricchi boriosi) ed è attanagliata dai debiti che minacciano di espropriagli la casa. Rimasta senza automobile, Maddie si imbatte in un insolito annuncio su Craiglist postato dai genitori di Percy: uscire e "svezzare" il loro giovane e timoroso figlio prima che vada al college, in cambio otterrebbe la loro Buick ferma nel giardino della lussuosa villa.

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Fidanzata in affitto: una scena del film

L'annuncio sembra fatto apposta per Maddie (nonostante sia molto più grande), che non si fa scrupoli nell'accalappiare (letteralmente) il timido e inconsapevole Percy. Il ragazzo, infatti, non ha amici, passa il tempo chiuso in camera o prestando servizio in un rifugio per trovatelli, e soprattutto non ha nessuna esperienza in campo amoroso. Tuttavia, Percy non è solo goffo: è piuttosto sensibile, empatico, ansioso, dubbioso. Insofferente alla pressione dei suoi genitori, che lo tracciano via app. La relazione tra Percy e Maddie, poco alla volta, diventerà più strutturata, e meno finta. Ma questo comporta un coinvolgimento emotivo che, forse, potrebbe cambiare l'ordine naturale delle cose. Allontanando la ricompensa di Maddie...

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Una commedia come non ne fanno più

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Fidanzata in affitto: una foto del film

Come abbiamo scritto all'inizio della recensione, Fidanzata in affitto è la tipica commedia che offre non pochi spunti di riflessione, nascosti (ma nemmeno poi tanto) dietro un approccio diretto, lineare, smaccato. Un approccio potremmo dire confortevole: l'evoluzione della storia, del resto, è quella che ci si aspetta da operazione del genere, riportandoci nella spassionata dimensione di semplici spettatori. Tuttavia, lo fa nel modo più intelligente possibile: si ride e si sorride, ma sotto ecco che spuntano le marcate turbe di due generazioni a confronto. Quella dei trentenni (over), ritenuti vecchi e superficiali, e quella della Gen Z, con la pressione spasmodica indotta da un mondo che li vorrebbe pronti e perfetti. Lo stesso mondo con cui fanno a botte - con mezzi emotivi diversi - sia Maddie che Percy. Lontani anni luce, il film di Gene Stupnitsky, tra esagerazioni e sentimenti, li avvicinerà un poco alla volta. Le distanze si assottigliano, diventano più sfumate.

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Fidanzata in affitto: una foto

Il film, divertente e divertito, ci riporta a quando una commedia era una commedia, avulsa dalla paura di esagerare, e perché no, rassicurare. E anche il tono, nella seconda metà, finisce per prendere una strada che (non) ci aspettavamo, intanto che la bravura di Jennifer Lawrence viene esaltata da un registro che non vuole (quasi) mai prendersi sul serio. Dunque, due ottimi protagonisti (abbiamo citato la Lawrence, ma Andrew Barth Feldman non è da meno), una commedia, più strade che si diramano e si allungano: l'ossessione dei genitori verso i propri figli, la difficoltà di trovare un posto nell'universo, le insuperabili necessità che diventano ritrovate virtù. Sullo sfondo, sorniona e malinconica, la costa East degli Stati Uniti. Con le sue nuvole grigie e le sue casette di legno bianco. In fine, per quello che potremmo definire il miglior finale possibile, anche una grande sorpresa musicale: la splendida ballata You'll Accomp'ny Me di Bob Seger & The Silver Bullet Band.

Conclusioni

Finalmente una commedia dura e pura, che si rifà per spirito ed umore a quelle (amatissime) di fine anni Novanta. Infatti, come scritto nella recensione, Fidanzata in affitto è un film divertente e divertito, libero di essere se stesso, tra scene più o meno hot (ma sicuramente originali) e intelligenti digressioni sociali. Protagonista, una strepitosa Jennifer Lawrence. Anche produttrice.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • Jennifer Lawrence!
  • Le vibes da commedia anni '90.
  • La location.
  • Il tono, leggero ma intelligente.

Cosa non va

  • Alcune scene cult, potrebbero essere invece... scult.