Jennifer Garner ha avuto successo grazie all'action di Alias ma la sua carriera è poi continuata su binari più "materni", tanto davanti quanto dietro la macchina da presa: il sorprendente Juno, il divertente The Adam Project, il deludente Yes Day, ma anche la serie L'ultima cosa che mi ha detto che univa il thriller proprio al family drama. Ora, con un perfetto tempismo per Natale 2023, la vediamo tornare nei panni di una mamma in Family Switch, nuovo film originale Netflix disponibile sul servizio streaming dal 30 novembre. Il momento perfetto per riunirsi con tutta la famiglia di fronte alla tv con copertina, cioccolata calda e qualche biscotto zenzero e cannella. Una sorta di sequel ideale di 30 anni in un secondo, come già era successo con The Adam Project, ma per motivi diversi come spiegheremo nella recensione di Family Switch, film diretto da McG (che di commedie familiari e adolescenziali ne sa qualcosa, da The O.C. a L'A.S.S.O. nella manica) e basato sul libro per bambini del 2010 Bedtime for Mommy di Amy Krouse Rosenthal.
Natale in un secondo
La trama di Family Switch sembra riprendere quella del cult del 2003 Quel pazzo venerdì - che tra l'altro in questi giorni ha iniziato le riprese del sequel 20 anni dopo - ma ampliando il discorso al formato famiglia: i Walker sono composti da mamma, papà e i due figli adolescenti, ovviamente diversi e opposti tra loro, il neonato ultimo arrivato e l'immancabile compagno canino, Pickles. Natale è alle porte ma il nucleo familiare sembra aver dimenticato come comunicare, troppo impegnati chi con i propri device chi con il proprio lavoro e le responsabilità da adulti. Ognuno di loro ha un evento pre-natalizio decisivo in arrivo: Jess (Jennifer Garner, sempre adorabile e azzeccata) ha un'importante presentazione allo studio di architettura dove lavora che le permetterebbe di diventare socia se il progetto andrà in porto.
Bill (Ed Helms, veterano della commedia da Una notte da leoni a The Office) è un insegnante di musica che potrebbe avere l'occasione di una vita al concerto scolastico con la propria band attempata Dad or Alive. CC (Emma Myers, proprio la Enid portata alla ribalta da Mercoledì sulla piattaforma) ha un'importante partita di calcio che potrebbe farla selezionare da un talent scout per la Nazionale. Wyatt (Brady Noon, che ha prestato la voce a Raffaello nel recente film animato dedicato alle Tartarughe Ninja: Caos Mutante) è un nerd timido e introverso che non ha il coraggio di confessare i propri sentimenti alla storica vicina di casa e ha un importante colloquio preliminare per entrare prima del tempo a Yale (un giovane Sheldon Cooper insomma).
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Scambio di corpi familiare
Nella fatidica notte in cui la famiglia va a vedere l'allineamento planetario, complice la presenza di una cartomante sui generis (una sempre meravigliosa Rita Moreno) che si offre di far loro una foto di famiglia, il sestetto si sveglia il mattino dopo ritrovandosi nel corpo di un altro membro del nucleo. Tutto partendo dal seguente assunto: "Se solo fossi me per 24 ore capiresti meglio come mi sento e perché mi comporto così". Inizialmente c'è ovviamente sgomento da parte di tutti, anche perché ognuno deve capire come affrontare quella giornata così importante sperando di poter sistemare le cose una volta tornati al planetario. Si innesca quindi la classica commedia degli equivoci - che cita sia 30 anni in un secondo che 17 Again - Ritorno al liceo del compianto Matthew Perry - in formato familiare, che è la caratteristica nuova di questa pellicola natalizia in streaming che unisce il ritrovare lo spirito del Natale al ritrovare il rapporto tra genitori e figli. Tema centrale del film è infatti l'incomunicabilità che spesso oggi colpisce le famiglie, sempre di fretta, troppo impegnate e concentrate su altro e non sui propri affetti.
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Deragliamento narrativo
Se nei primi due atti il film segue le regole canoniche del soggetto di base, nell'ultimo terzo deraglia pericolosamente verso il surreale - nonostante stiamo pur sempre parlando di uno scambio di corpi soprannaturale - e verso il buonismo tipico di questi film per famiglie. Allo stesso tempo però Family Switch scalda il cuore grazie soprattutto all'affiatamento creato dal quartetto protagonista, insieme ad alcuni personaggi minori che fanno la loro parte. Non tutte le gag e i siparietti comici funzionano allo stesso modo, però Jennifer Garner e Ed Helms confermano la propria propensione per la commedia, mentre i giovani Emma Myers e Brady Noon dimostrano di essere dei talenti emergenti.
Conclusioni
Abbiamo parlato di incomunicabilità nella recensione di Family Switch poiché è il tema principale di questo family movie natalizio che prende ispirazione da classici del genere come Quel pazzo venerdì utilizzando lo stesso escamotage narrativo ma ampliandolo al format familiare. Non tutti i momenti comici funzionano allo stesso modo ma il focus della storia, grazie ai quattro protagonisti, arriva allo spettatore e scalda un po' il cuore… magari vicino al caminetto aspettando la Vigilia di Natale.
Perché ci piace
- Il poker d'assi protagonista, tra conferme e nuove leve.
- L'idea alla base ampliata al nucleo familiare.
- Il tema dell'incomunicabilità generazionale.
- Ci si emoziona…
Cosa non va
- … ma non sempre si ride.
- Alcune sequenze hanno un effetto cringe.
- Nell'ultimo atto il film deraglia un po' troppo sul surreale.