Non è semplice presentare la nuova miniserie Apple Tv+ ma ci proveremo. Questo perché è un esperimento seriale già visto eppure costruito e presentato in modo innovativo, un misto tra Black Mirror e Years and Years, le due serie che più di altre finora hanno provato a raccontare come sarà il futuro più o meno prossimo del nostro pianeta. Nella recensione di Extrapolations - Oltre il limite, dal 17 marzo su Apple Tv+ con appuntamento settimanale, presenteremo le caratteristiche che la accomunano a prodotti simili già visti in tv e quelle che invece la innalzano per qualità produttiva e per la scelta del cast stellare.
Una serie sul futuro che è il (prossimo) presente
Proprio come ha fatto Russell T. Davies in Years and Years (che vi consigliamo di recuperare su Lionsgate+ prima che chiuda), lo scrittore, regista e produttore esecutivo Scott Z. Burns (già dietro The Report) ha voluto mostrare cosa accadrà sulla Terra tra il 2037 e il 2070, se non cambieremo rotta come esseri umani. Prodotta dalla Media Res di Michael Ellenberg, Extrapolations - Oltre il limite mostra gli effetti devastanti del cambiamento climatico su tutti i continenti del mondo e sulla vita quotidiana dei suoi abitanti. Un prodotto che può spaventare per l'orrore che mette in scena ma che, se pensiamo alle notizie che leggiamo ogni giorno e alle immagini dei ghiacciai che si sciolgono ai Poli, gli incendi senza fine in molte parti del mondo, l'innalzamento delle temperature e del livello del mare, non ci dovrebbe purtroppo sembrare così lontano ed improbabile. In questo scenario semi-apocalittico ma costantemente legato al realismo e all'evoluzione della tecnologia, proprio come ha fatto Charlie Brooker con Black Mirror, troviamo uno stuolo di personaggi pronti a raccontarci attraverso le loro storie e il loro punto di vista l'evoluzione (o dovremmo dire involuzione?) del Pianeta Terra, che "abbiamo trattato come un buffet all you can eat per milioni di anni e ora ne paghiamo le conseguenze", per citare il personaggio di Edward Norton.
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Una serie (non proprio) antologica
Gli otto episodi che compongono la miniserie, sono impreziositi dalla presenza di un cast stellare accuratamente scelto tra volti noti e meno conosciuti che colpiscono immediatamente attraverso lo schermo. Protagonisti della serie, tra gli altri, sono: Meryl Streep, Sienna Miller, Kit Harington, Daveed Diggs, Edward Norton, Diane Lane, Matthew Rhys, Gemma Chan, David Schwimmer, Keri Russell, Marion Cotillard, Forest Whitaker, Murray Bartlett, Indira Varma, Tobey Maguire, Heather Graham, Michael Gandolfini, Cherry Jones, Judd Hirsch. Nomi altisonanti che vanno a formare un grande spartito su cui Scott Z. Burns ha composto la propria sinfonia, spesso stridente e respingente per lo stato del mondo che mostra, e allo stesso tempo accogliente per i personaggi e le loro storie che mette in scena, di un'umanità talmente universale e ancestrale. La caratteristica peculiare di Extrapolations - Oltre il limite è che non si tratta propriamente di una miniserie antologica ad episodi: i personaggi che vediamo non sono staccati e distinti gli uni dagli altri, anzi vedremo alcuni protagonisti crescere e per questo cambiare interpreti, altri raccontarci un'altra parte di quella stessa storia presentata in una determinata puntata.
Extrapolations - Oltre il limite: il trailer ufficiale della nuova serie con Kit Harington
La bellezza del mondo devastato dall'uomo
Proprio quest'aspetto deve guidarci come spettatori durante la visione. Non basatevi sul primo episodio, che è estremamente introduttivo, a tratti dispersivo per i tanti personaggi che deve presentare, a volte estremamente respingenti e dalle storyline poco chiare. È dal secondo episodio che si delinea più chiaramente l'assetto dello show e il ruolo dei vari interpreti all'interno del quadro generale. Merito soprattutto della dolcezza di Sienna Miller, tornata in tv già con Anatomia di uno scandalo, che per lavoro si occupa di provare a comunicare con le specie che si stanno estinguendo. Non è l'unica professione del serial che guarda al possibile futuro, e a questo proposito vi segnaliamo - tra tutti - il sesto episodio, che è particolarmente devastante a livello emotivo, per costruzione narrativa, interpretazione ed epilogo. Non è solo la scrittura sopraffina e graffiante che rende la miniserie tanto cruda quanto incredibilmente poetica, ma anche la regia particolarmente attenta e dinamica nel mostrarci un Pianeta in continua lotta coi propri abitanti. La colonna sonora che fa da sfondo a determinate inquadrature e ad alcune scelte di montaggio e di fotografia ne fa l'ennesimo prodotto per niente scontato e di qualità medio-alta di Apple Tv+. Proprio questo emerge e colpisce a fine visione di una delle puntate: la bellezza che ci lascia del mondo, nonostante sia stato irrimediabilmente devastato dall'uomo.
Una speranza per il futuro
Tutto questo però non deve far pensare che la visione di Scott Z. Burns sia pessimista, bensì solo estremamente realista e che prova ad immaginare in modo concreto come sarà la nostra vita da qui a 20, 30, 50 anni. Proprio come avevano fatto Charlie Brooker e Russell T. Davies prima di lui. Extrapolations - Oltre il limite vuole in fondo essere l'ennesimo campanello d'allarme sulla situazione climatica, geopolitica e socioeconomica del Pianeta Terra. L'umanità delle storie raccontate serve proprio a questo, non solo a informare e sensibilizzare ma a intrattenere, a costruire storie che restino nel cuore dello spettatore anche dopo la visione e lo portino a riflettere. Una sorta di monito di speranza, alla fine, per provare a bloccare, ricostruire, riformare, prima che la situazione si faccia irreparabile. Per citare le parole dell'autore dello show, chiediamo al pubblico di trovare il tempo per vedere la sua creatura in questo "ecosistema di contenuti così affollato", parafrasando l'offerta bulimica che proprio ora sta iniziando a mettere un freno alla produzione apparentemente irrefrenabile delle piattaforme.
Conclusioni
Un futuro devastante ci aspetta ma siamo ancora in tempo per salvarlo e salvaguardare quello che resta del Pianeta Terra se comprendiamo che possiamo essere anche la soluzione e non solo il problema. Questo emerge dalla recensione di Extrapolations - Oltre il limite, che vanta non solo un cast stellare ottimamente scelto e distribuito negli otto episodi che divengono antologici e al tempo stesso legati tra loro da legami di parentela e svolte nella trama, ma anche una messa in scena davvero sopraffina per regia, montaggio e fotografia. Un (nuovo) gioiello di Apple Tv+ non di facile digestione per tutti i palati seriali.
Perché ci piace
- La scrittura e la messa in scena, curate, delicate e allo stesso tempo crude come un pugno nello stomaco di Scott Z. Burns.
- L’ensemble di interpreti messo insieme.
- Il fatto che sia una serie non propriamente antologica ma con le storie legate tra loro.
- Il sesto episodio è particolarmente devastante.
Cosa non va
- Si tratta di un tipo di serialità non per tutti e che può risultare respingente.
- Il primo episodio è estremamente introduttivo e può creare confusione e non far affezionare immediatamente il pubblico (arrivate almeno al secondo per decidere).