È un ruolo estremamente complesso quello a cui Emma Stone ha dato vita ne La favorita; probabilmente il più sfaccettato e sorprendente interpretato fino ad oggi dall'attrice originaria dell'Arizona. Il dramma storico diretto nel 2018 da Yorgos Lanthimos rientra fra i migliori film di Emma Stone, che prossimamente tornerà sugli schermi in Zombieland: Doppio colpo e, dal maggio 2021, in Cruella. Abigail Hill, la cugina impoverita della Duchessa Sarah Churchill, all'inizio mostra diversi aspetti che la Stone aveva già messo in luce in altri suoi ruoli: quel misto fra grazia buffonesca e ingenuità un po' naïve; la vivacità contagiosa sprigionata da ogni suo gesto; il fascino che trapela dal viso sorridente e da quei magnetici occhi verdi. Insomma, l'esatto opposto rispetto all'aristocratica compostezza, alla gravitas un po' sdegnosa e al sarcasmo feroce della sua nemesi, la Sarah Churchill incarnata da un'altrettanto sopraffina Rachel Weisz. Eppure, nella Abigail di Emma Stone c'è molto di più di quanto appaia a un primo sguardo...
Emma Stone, una carriera in ascesa
La nomination all'Oscar come miglior attrice supporter ricevuta per La favorita, la terza candidatura conquistata nell'arco di appena cinque anni, è l'ennesimo riconoscimento di una carriera in costante ascesa, che dalle prime apparizioni in varie serie televisive ha portato Emma Stone a diventare, all'inizio del decennio, una delle attrici più popolari e apprezzate di Hollywood. Dall'aspirante scrittrice decisa a raccontare il razzismo imperante nel campione d'incassi The Help alla "ragazza della porta accanto" di The Amazing Spider-Man, la rossa Emma è riuscita a sfuggire ai rischi del typecasting concedendosi una varietà di ruoli sempre maggiore, fra cui una doppia collaborazione con Woody Allen (Magic in the Moonlight e Irrational Man) e un ruolo da protagonista nella serie Netflix Maniac. E in attesa di vederla nei panni di Crudelia DeMon in Cruella, ripercorriamo il percorso professionale di questa giovane star (che sembra avere tutta l'intenzione di continuare a sorprenderci) con una classifica delle sue migliori performance.
7. Benvenuti a Zombieland
Nel 2009, la commedia post-apocalittica diretta da Ruben Fleischer riporta uno strepitoso successo commerciale, tagliando il traguardo dei cento milioni di dollari, e contribuisce a consolidare la notorietà di una coppia di giovani comprimari, Emma Stone e Jesse Eisenberg, destinati da lì a poco a diventare giovani divi. Nella parte di Wichita, la simpatica truffatrice per la quale il Columbus di Jesse Eisenberg perderà la testa, per poi affrontare insieme a lei l'apocalisse zombie che ha devastato il pianeta, la Emma Stone appena ventenne di Benvenuti a Zombieland ha l'opportunità di mettere in mostra il suo carisma e le sue doti da attrice brillante. A distanza di dieci anni il film di Fleischer ha avuto un sequel, Zombieland: Doppio colpo.
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6. The Help
All'interno del ricchissimo cast di The Help, che comprende talenti del calibro di Viola Davis, Jessica Chastain, Octavia Spencer ed Allison Janney, Sharon Stone ha il ruolo del personaggio che 'lega' tutti gli altri in una storia di ordinario razzismo nel Mississippi degli anni Sessanta. Scritto e diretto nel 2011 da Tate Taylor dal romanzo di Kathryn Stockett, The Help racconta la coraggiosa impresa di Skeeter Phelan, che decide di adoperare le proprie ambizioni da reporter per dar voce alle domestiche afroamericane della sua cittadina natale, raccogliendo le testimonianze di soprusi e ingiustizie subiti giorno dopo giorno. Sebbene siano state le sue comprimarie a raccogliere maggiori consensi in termini di elogi e riconoscimenti, il film non funzionerebbe altrettanto bene se non fosse per la determinazione e il senso di empatia che la Stone riesce a trasmettere attraverso la sua grintosa protagonista.
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5. Birdman
La prima candidatura all'Oscar Emma Stone se la guadagna nel 2014 interpretando Sam Thomson, figlia dell'ex divo Riggan Thomson (Michael Keaton) in Birdman, il pluripremiato film di Alejandro González Iñárritu. Già cinica e disillusa, a dispetto della sua giovane età, con un passato di tossicodipendenza e un malcelato risentimento nei confronti del padre, Sam viene costruita dalla Stone mescolando la natura drammatica del personaggio con una rabbia e un'enfasi dalle venature quasi comiche: un amalgama curioso, che tuttavia riflette appieno l'essenza del film stesso, una commedia dark incentrata attorno al concetto stesso di recitazione in cui ciascun individuo, in fondo, pare impegnato a mettere in scena una precisa versione di se stesso.
4. Easy Girl
È il film che, nel 2010, rivela davvero al grande pubblico il talento di Emma Stone, attirandole anche l'attenzione della critica: si tratta di Easy Girl di Will Gluck, originale teen comedy che rivisita con ironia il modello de La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne per analizzare ipocrisie e pregiudizi dell'ambiente scolastico. E la Stone, che all'occorrenza sa sfoderare simpatia e grinta in pari misura, è un portento nell'interpretare Olive Penderghast, diciassettenne californiana che, con un coraggioso sprezzo delle convenzioni, sceglie di aderire alla falsa immagine di "ragazza facile" che gli altri studenti le hanno cucito addosso.
3. La battaglia dei sessi
Con appena un anno d'anticipo su La favorita, nel 2017 Emma Stone si calava in un altro personaggio omosessuale e dotato di un'incrollabile determinazione, offrendone però un ritratto opposto rispetto a quello di Abigail Hill. Billie Jean King, campionessa di tennis degli anni Settanta, è infatti una protagonista totalmente 'limpida' e priva di malizia, spinta all'azione dal desiderio di rivendicare una piena parità di diritti fra uomini e donne nel mondo dello sport. Ricostruzione di un reale duello tennistico che vide la King sfidare il collega Bobby Riggs (Steve Carell), La battaglia dei sessi, diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, si regge anche e soprattutto sull'intensa prova d'attrice della Stone.
2. La favorita
Ne La favorita, la figura di Abigail Hill è assimilabile alla Eve Harrington che dà il titolo a un altro capolavoro imperniato su amicizie e rivalità declinate al femminile, l'immortale Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz. Perché dietro la solarità fanciullesca del suo charme, Abigail cela una volontà di ferro e un opportunismo privo di scrupoli: il motore della guerra che si consumerà fra lei e la Duchessa di Marlborough e che vede in palio il cuore della sovrana, Anna Stuart, a cui presta volto e voce una Olivia Colman di mostruosa bravura. Il film di Yorgos Lanthimos ha fornito a Emma Stone l'opportunità di cimentarsi con un personaggio profondamente ambiguo: all'occorrenza dolce e carezzevole, talvolta invece pragmatica e spietata, la sua Abigal è un'arrampicatrice sociale degna di Barry Lyndon, ma dotata di una furbizia e di una spregiudicatezza perfino maggiori. E la Stone riesce a renderla carismatica e seducente pur senza celarne i lati più subdoli e oscuri.
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1. La La Land
Non ci sono dubbi sul fatto che Mia Dolan sia il ruolo simbolo a cui l'immagine di Emma Stone, a prescindere dalla ricchezza e varietà della sua carriera, rimarrà indissolubilmente legata: un personaggio capace di suscitare l'empatia incondizionata del pubblico in un film entrato da subito nel nostro immaginario collettivo. Ricompensata con l'Oscar come miglior attrice, il Golden Globe, il BAFTA e la Coppa Volpi al Festival di Venezia 2018, Emma Stone rappresenta, accanto a Ryan Gosling, il cuore pulsante di La La Land, indubbiamente tra i migliori film di Emma Stone. Nel musical di Damien Chazelle, la sua Mia attraversa tutte le fasi del percorso di una star in ascesa, dalle frustrazioni della gavetta al timore per un successo a portata di mano; e la Stone si destreggia fra humor, romanticismo e malinconia con una performance davvero magnifica. Due sequenze su tutte: la sua struggente esibizione sulle note di Audition e quell'ultimo sguardo all'amato Sebastian, in uno dei finali più belli di sempre.
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