Dungeons & Dragons, il più famoso gioco di ruolo del mondo, creato da Gary Gygax e Dave Arneson, sta per compiere 50 anni (è stato pubblicato per la prima volta nel 1974). Per decenni considerato una roba da nerd, o comunque indirizzata a un numero ristretto di persone. Negli ultimi anni, invece, D&D gode forse della sua popolarità maggiore: anche grazie a serie tv come Stranger Things, "giocare di ruolo" è diventato improvvisamente figo. Lo dimostra la decisione di Hollywood di fare un film, Dungeons & Dragons: L'onore dei ladri, ispirato a quei personaggi e ambientazioni.
Nelle sale italiane dal 29 marzo, la trama di Dungeons & Dragons: L'onore dei ladri è uscita direttamente da un manuale di D&D: come suggerisce il titolo, ci sono sia le prigioni che i draghi e un gruppo di protagonisti pronti a gettarsi in qualsiasi avventura. Il cast di Dungeons & Dragons è notevole: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Hugh Grant, Regé-Jean Page, Sophia Lillis e Justice Smith. Più qualche sorpresa che non vi sveliamo.
A guidare questo gruppo di scalcinati avventurieri sono proprio i personaggi di Pine e Rodriguez: gli attori interpretano rispettivamente Elgin, un bardo che ha rinnegato il suo ordine, e Holga, guerriera che condivide la cella con lui. I due progettano di evadere, ma il piano per uscire non è niente al confronto di ciò che li attende al di fuori di quelle sbarre. Nella nostra intervista a Chris Pine e Michelle Rodriguez gli attori ci parlano del loro rapporto col gioco, usato sul set per far davvero legare il cast.
Dungeons & Dragons: intervista a Chris Pine e Michelle Rodriguez
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Dungeons & Dragons: roba da nerd?
D&D era considerato una cosa nerd, ma adesso ha una nuova ondata di popolarità. Vorrei sapere se vi considerate nerd e, se è così, cosa significa per voi essere nerd?
Michelle Rodriguez: Chris non può essere nerd con quella faccia!
Chris Pine: Per vivere ci trucchiamo e fingiamo di essere altre persone: non so se è la cosa più seria del mondo. Molti di noi attori, quando cresciamo, usiamo la recitazione per sentirci meno soli, unici e diversi, trovando una comunità che prova le stesse cose. Ciò che amo del mondo di Dungeons & Dragons è che se lo porti in una prigione, in una scuola, dopo due ore ti garantisco che, perfino tra nerd e sbruffoni, se proprio non siete migliori amici, sarete d'accordo sul fatto di dover affrontare o no il drago. Penso che Dungeons & Dragons sia un'ottima livella: permette di rompere il ghiaccio molto facilmente.
Michelle Rodriguez: È una palestra per l'immaginazione. Quindi le persone senza immaginazione pensano sicuramente che sia da secchioni.
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Che tipo di giocatori siete? Volete aiutare gli altri giocatori o ucciderli?
Chris Pine: Penso di essere più un agente del caos! Quando si gioca voglio sapere cosa succede se apri quella porta. Tanto vale farlo!
Michelle Rodriguez: Avevo un amico così al liceo. Quel tipo di persona che ti spinge sempre a fare le cose sbagliate. Del tipo: se non lo fai non puoi venire con noi alla festa! Ti istigava sempre. Ma mi piace: favorisce l'evoluzione.
Chris Pine: L'istigatore del caos!
Dungeons & Dragons: L'onore dei ladri è anche la storia di una famiglia per scelta
Questa sia anche la storia di una famiglia per scelta. E, Michelle, tu ne sai qualcosa di "famiglia". Secondo te quanto è importante scegliersi la propria famiglia?
Michelle Rodriguez: A volte nella vita succede in modo naturale. Quando si perdono persone che si amano, o si perde il proprio senso di appartenenza, la vita ti offre una nuova tribù. E un nuovo senso di lealtà. Che si tratti di una squadra di sportivi, di giocatori di calcio o di basket, un gruppo di amici a scuola che probabilmente sono diversi dagli altri, ovunque si riesca a trovare quel senso di appartenenza, come per esempio negli affari, anche un gruppo di CEO che la pensano allo stesso modo e vanno insieme in un club a fumare sigari, qualsiasi sia il caso, il mondo è pieno di tribù. Le persone vogliono sentirsi a casa. Anche questo gruppo di derelitti è così!