Nel Marvel Cinematic Universe siamo ormai in piena Fase 3 e dopo il conflittuale esordio del nuovo ciclo in Captain America: Civil War, facciamo un passo di lato, dedicandoci ad un eroe che ancora non era entrato a far parte della controparte cinematografica dell'universo creato dalla Casa delle Idee. Il suo è un esordio che vale doppio, perché Doctor Strange ha l'ingrato compito di dover introdurre un personaggio e un mondo, o almeno un aspetto di esso: la magia. Ma lo fa con dignità, intrattenendo pur nei limiti inevitabili di una cosiddetta Origin Story.
Come siamo soliti fare in queste occasioni, con i grandi blockbuster che approdano nelle nostre sale, abbiamo voluto ripensare al film, procedendo in ordine cronologico e sottolineando quelle sequenze che ci sono rimaste impresse del film interpretato da Benedict Cumberbatch. Ne abbiamo identificate cinque che per lo più coincidono con grandi momenti d'azione, perché è in quei momenti in particolare che emerge l'originalità della magia del Marvel Cinematic Universe, facendoci intuire cosa da questo mondo mistico può venir fuori, cosa aggiunge in termini di impatto visivo a quello che ci resta da vedere della Fase 3, in particolare Thor: Ragnarok e Avengers: Infinity War. Pronti a ripensare a Doctor Strange insieme?
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La magia, questa sconosciuta
Arriviamo a Doctor Strange senza conoscere ancora il lato magico del mondo Marvel, magicamente vergini, ed abbiamo bisogno di capire subito con cosa avremo a che fare d'ora in poi. È quello che fa l'incipit della storia, che dopo una prima sequenza più cupa ed esotica ci porta per strade metropolitane e ci immerge in un combattimento a base di incantesimi e deformazioni della realtà. Ci fa capire subito che quegli spiazzanti effetti visivi visti sin dai primi trailer saranno la normalità e non l'eccezione.
A tu per tu con l'Antico
Pur avendo apprezzato il primo incontro con lo Stephen Strange chirurgo, è nel primo incontro del nostro con l'Antico che la chimica tra i personaggi viene messa alla prova e dimostra di funzionare: Benedict Cumberbatch e Tilda Swinton funzionano insieme, il Mordo di Chiwetel Ejiofor si dimostra un'ottima spalla e la prima incursione di Strange sul piano astrale è di grande impatto. Resta un rammarico: quanto sarebbe stato efficace quel colpo dell'Antico per spingere lo spirito di Stephen Strange fuori dal corpo se non l'avessimo già visto nel trailer?
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Se Doctor Strange non va dal mantello...
"Quando potrò avere il mio artefatto?" chiede Strange a Mordo mentre si allenano. Ma è l'oggetto a dover scegliere il mago ed è quello che accade poco dopo, quando i zeloti di Kaelicious attaccano il santuario di New York. La sequenza inizia in sordina, con quello che sembrerebbe un banale scontro fisico, ma assume presto carattere, disorientando la sua magia e proponendo manipolazioni della gravità e trovate brillanti. È nel corso di questo combattimento tra maghi che il mantello della levitazione sceglie da che parte stare, intervenendo in soccorso di Strange, diventando suo e guidandolo per liberarsi del suo avversario interpretato da Mads Mikkelsen. La nascita di un sodalizio.
Tilda Superstar
Doctor Strange ha evidentemente una predisposizione per le arti mistiche, ma è ancora un mago in divenire, che deve completare il suo addestramento. Comprendiamo cosa questo voglia dire realmente quando vediamo all'opera l'Antico al termine dello psichedelico inseguimento tra strade e grattacieli smontati e rimontati come se fossero fatti di Lego. L'Antico di Tilda è sicuro, preciso, superiore in tutto e per tutto, capace di tener a bada più avversari contemporaneamente. Quello che Strange dovrà diventare per accompagnare gli Avengers nella guerra che inizia ad apparire all'orizzonte.
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Combattere senza tempo
Abbiamo apprezzato la scelta di chiudere con uno scontro non fisico con Dormammu, perché ben rappresenta le peculiarità di qualcuno che combatte non usando abilità fisiche, ma ancora più siamo stati affascinati dalla sequenza che conduce a quel faccia a faccia, dal rewind temporale attuato da Doctor Strange ad Hong Kong prima di immergersi nella dimensione oscura. Tra effetti speciali efficaci e spiazzanti, i maghi si muovono e lottano slegati dal tempo che si riavvolge attorno a loro, strappati dal flusso del tempo, estranei (superiori?) ad esso. A che prezzo? Questo lo scopriremo presto, quando i prossimi capitoli del Marvel Cinematic Universe completeranno il puzzle che porta alla Infinity War.
Qual è stato il vostro momento preferito di Doctor Strange? Siamo curiosi di sentire il vostro parere su un film diverso dagli altri.