"Il grande inganno del diavolo è farci credere che non esiste". Invece è reale. E lo vedremo manifestarsi più volte durante Diavoli, il thriller finanziario internazionale targato Sky Original in arrivo il 17 aprile dalle 21.15 su Sky, che dopo la première in Italia debutterà nei prossimi mesi anche negli altri Paesi del gruppo Sky e in Francia. Non ci stupisce che una serie come questa sia destinata a un mercato così ampio: Diavoli, tratta dal best seller I Diavoli di Guido Maria Brera, prodotta da Sky Italia e Lux Vide e realizzata in collaborazione con Sky Studios, Orange Studio e OCS, è un prodotto dal taglio internazionale.
La storia è ambientata nel mondo dell'alta finanza. Massimo Ruggero (Alessandro Borghi) è l'Head of Trading di una delle più importanti banche di investimento del mondo, la New York - London Investment Bank (NYL): è un self-made men, un uomo che è arrivato dal basso, da un paese di pescatori in Italia, e si è guadagnato tutto da solo. E di questo è orgoglioso. Dominic Morgan (Patrick Dempsey) è il CEO della banca, il mentore di Massimo. In ballo, nell'importante banca, c'è una promozione a vice presidente - Massimo è uno dei candidati - e una serie di speculazioni su un'azienda di biotecnologie. Dominic e Massimo sono molto legati, così come i loro destini. Ma entrambi hanno degli scheletri nell'armadio: per Massimo è l'ex moglie, Carrie, per Dominic è un lutto che lo ha colpito di recente.
Diavoli si muove nel mondo di The Wolf Of Wall Street
Siamo a Londra, in una City moderna, fredda e spietata. Ma potremmo essere anche a New York. Quando il mondo del cinema - e Diavoli è una serie dal taglio chiaramente cinematografico - si è avvicinato al mondo, affascinante ed enigmatico, dell'alta finanza i risultati sono stati sempre memorabili. Pensiamo a Wall Street di Oliver Stone e a The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese. Leonardo Di Caprio, in quel film, impersonava il "lupo" di Wall Street. Qui, il Massimo Ruggero di Alessandro Borghi viene definito lo "squalo" più veloce nel mare della finanza. Squali, lupi, così vengono definiti i protagonisti della finanza mondiale. L'avidità, la voracità, la prontezza nello scattare sulle prede, la mancanza di pietà sono i loro tratti distintivi. Nei protagonisti di questo mondo abbiamo sempre visto tutto questo, e troviamo questi aspetti anche in Massimo e Dominic, i protagonisti di questa nuova serie. L'alta finanza è tutto questo, ma da sempre è anche eleganza, stile, fascino, seduzione. Anche se siamo a Londra, Diavoli riporta in vita atmosfere da Le mille luci di New York di Jay McInerney e American Psycho di Brett Easton Ellis. Massimo e Dominic potrebbero essere usciti dalla macchina da scrivere di questi due autori.
Patrick Dempsey e Alessandro Borghi tra i "Diavoli" di Sky: nuova serie in arrivo
Alessandro Borghi, Patrick Dempsey e le loro nuove sfide
I due personaggi principali vivono grazie a due attori che vestono alla perfezione i loro (elegantissimi) abiti. Patrick Dempsey è ormai alla sua terza vita sullo schermo, piccolo o grande che sai. Dopo essere stato un goffo adolescente in teen movie come Playboy in prova, ed essere stato per anni il fidanzato d'America nella serie Grey's Anatomy, ora è entrato in una nuova fase che può essere una svolta nella sua carriera. Dempsey si trova a giocare in un altro campionato, quello dei Gordon Gekko di Michael Douglas e dei Jordan Belfort di Leonardo DiCaprio. Non è un villain, ma un personaggio sfaccettato, ambiguo, attraente e immorale allo stesso tempo. Il suo specchio, o la sua nemesi, lo scopriremo vedendo Diavoli, è Alessandro Borghi. Il suo Massimo arriva da un polo opposto a quello di Dominic, ed è inevitabile che i due si attraggano. Ci sembra quasi strano vedere Borghi nella sua naturale bellezza, la barba ben curata, gli occhi azzurri in evidenza, ma non sgranati. Dopo esserci abituati a vederlo trasfigurato, nello smunto Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, o nel sovreccitato Aureliano in Suburra, non ci sembra vero di vederlo al naturale. Una prova ancora più difficile, perché anche la recitazione è più misurata, giocata sui dettagli. Per Borghi Diavoli può essere anche il grande salto nel cinema inglese e americano. Ma Diavoli è anche le sue donne. La dolente e misteriosa Kasia Smutniak, che interpreta la moglie di Dominic, e l'affascinante e ambigua Laia Costa, che interpreta Sofia, una giovane blogger interessata all'attività di Massimo.
Se la Storia contemporanea entra in scena
Proprio il rapporto tra Sofia e Massimo, che è quello tra informazione e potere, ci fa pensare a quello tra Zoe Barnes e Frank Underwood. Diavoli potrebbe essere un nuovo House of Cards, con la finanza al posto della politica. Come ha fatto spesso la famosa serie, anche Diavoli riesce a insinuarsi nelle pieghe della Storia contemporanea, quella degli ultimi anni. La serie Sky viaggia tra la crisi del 2008 e il crack della Lehmann Brothers e la bancarotta della Grecia, passando per la nuova informazione di realtà come Wikileaks e il suo artefice, Armand Assange, citato direttamente ed evocato da un ambiguo personaggio, interpretato da Lars Mikkelsen, un immaginario guru della controinformazione. Nel cast ci sono Malachi Kirby (Radici), Paul Chowdhry (Live at the Apollo, Swinging with the Finkels), Pia Mechler (Everything Is Wonderful), Harry Michell (Chubby Funny) e Sallie Harmsen (Blade Runner 2049). La regia di Nick Hurran (Sherlock, Doctor Who, Fortitude, Altered Carbon) e Jan Michelini (I Medici). Alla sceneggiatura hanno lavorato Alessandro Sermoneta, Mario Ruggeri, Elena Bucaccio, Guido Maria Brera, Chris Lunt, Michael Walker, Ben Harris, Daniele Cesarano, Ezio Abate e Barbara Petronio. L'appuntamento è per il 17 aprile dalle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV.