Demonic, la recensione: incursione horror di Neill Blomkamp tra demoni ed esorcisti guerrieri

La recensione di Demonic: il nuovo film del regista di District 9 è uscito direttamente in homevideo grazie alla collana Midnight Classic: un rapporto madre-figlia rinasce in versione digitale tra evocazioni di demoni e preti super armati.

Demonic 5
Demonic: un momento del film

Vi ricordate del regista sudafricano naturalizzato canadese Neill Blomkamp, quello di District 9 e poi di Elysium e Humandroid? Ebbene adesso grazie a Koch Media e alla sua collana Midnight Classic, è disponibile il suo nuovo film scritto e girato durante la pandemia. Come vedremo nella recensione di Demonic, presentato in vari festival come il Sitges International Fantastic, il London FrightFest e il Summer International, stavolta la sua fantascienza si tinge di horror soprannaturale e nello specifico di possessioni demoniache.

Un rapporto madre-figlia da ricostruire attraverso una connessione neurale

Demonic 2
Demonic: una sequenza del film

In Demonic, Carly Spenser (Carly Pope) è una ragazza ancora traumatizzata dagli atroci fatti commessi dalla madre Angela (Nathalie Boltt), condannata per omicidio e ormai anziana. Un amico d'infanzia le rivela che la madre è in un profondo stato di coma in un avveniristico laboratorio scientifico denominato Therapol: visto che Angela sembra chiedere proprio di comunicare con Carly, gli scienziati e i medici della struttura sono intenzionati a tentare un esperimento riguardante una nuova tecnologia di connessione neurale, in questo caso tra madre e figlia.

Demonic
Demonic: una scena del film

Nonostante i traumi vissuti e la relazione sempre conflittuale con la madre, Carly accetta perché la nuova tecnologia sembra in grado di ricreare digitalmente il subconscio e in questo modo lei potrebbe scoprire cosa ha portato la madre all'epoca a commettere atti così efferati. Medici e scienziati della Therapol la guidano in questo scioccante contatto digitale, durante il quale però Angela assicura la figlia di non averla mai chiamata.

Demonic 4
Demonic: una scena del film

Tra evocazioni di demoni ed estetica da videogame, affiora poca originalità

Demonic 3
Demonic: una scena

Dopo quell'esordio decisamente stuzzicante di una dozzina di anni fa con District 9, Neill Blomkamp sembra aver gradatamente perso un po' di smalto. E anche questa sua incursione nell'horror, pur caratterizzata da alcuni spunti interessanti, sembra confermare una perdita di originalità da parte del regista sudafricano. Questo incrocio tra un'apparentemente rigorosa esplorazione scientifica dell'inconscio e una misteriosa evocazione di demoni, frutto tra l'altro di un complicato incontro digitale, funziona solo a tratti: a volte offre immagini e momenti suggestivi, in altre occasioni si perde in derive che portano lo spettatore a partecipare davvero poco delle esperienze della protagonista.

Demonic 1
Demonic: una foto del film

Perché pur essendo un horror, con almeno un paio di scene ben realizzate, insiste su una dinamica fredda che non crea nessuna empatia con la protagonista e le sue avventure, e in definitiva spaventa ben poco. Tra l'altro anche il programma di simulazione e di ricreazione della realtà sa ormai molto di già visto, non solo come idea, ma anche nella rappresentazione molto da videogame.

18 migliori film horror recenti da vedere

Preti esorcisti e guerrieri anti demoni: peccato il tema resti solo sullo sfondo

Demonic 1 Mp7Ttqy
Demonic: un'immagine del film

A convincere di più è il complesso e travagliato rapporto fra le due donne, sul quale incombe una spaventosa forza soprannaturale che inevitabilmente lo condiziona. Anche perché quando capirà l'inghippo, Carly potrà finalmente vedere sua madre con occhi diversi. Tanti temi, grandi ambizioni, ma forse troppa carne al fuoco. Il rammarico è che il regista sembra perdere qua e là parecchie occasioni, una su tutte: la clinica nasconde un collegamento con il Vaticano davvero sorprendente. Spuntano preti, che sono non solo esorcisti e scienziati, ma addirittura guerrieri attrezzati con armi all'avanguardia per cacciare demoni. Uno spunto potenzialmente ricco di temi, scenari, personaggi e curiosità, che invece passa solo sullo sfondo, così, come se fosse una cosa scontata. Ed è un gran peccato.

Il blu-ray: Video ottimo, audio coinvolgente e un booklet nella confezione

Demonic Cover

Come detto, Demonic è disponibile in homevideo, anche in alta definizione, grazie al blu-ray della collana Midnight Factory di Koch Media, nella consueta elegante confezione slipcase con all'interno un booklet illustrato di 12 pagine con approfondimenti sul film (sul disco invece non ci sono extra). Ottima la resa tecnica. Il video esalta il girato digitale e offre un quadro compatto e dettagliato, anche sugli elementi in secondo piano. Buona la tenuta nelle tante scene buie, anche quelle con i visori notturni, grazie a un nero profondo e a flessioni davvero limitate. Brillante il croma.
Notevole anche l'audio, presentato con le tracce DTS HD 5.1 Master Audio sia per l'italiano che per l'originale. L'ascolto è avvincente, soprattutto nei momenti di maggior tensione e in quelli di azione, grazie a una spazialità assicurata dall'utilizzo di tutti i diffusori, precisi e puntuali negli effetti sonori, ma anche da una dinamica molto elevata. A completare il tutto dialoghi perfetti e dall'ottimo timbro, e un sub che non risparmia qualche bordata di bassi quando la scena lo richiede.

Conclusioni

Come abbiamo visto nella recensione di Demonic, in questa sua incursione nell’horror Neill Blomkamp non sembra aver ritrovato lo smalto di District 9. Il tema delle possessioni demoniache, pur offrendo qualche buon spunto in un tormentato rapporto madre-figlia da ritrovare in maniera virtuale, è affrontato in modo poco originale. Inoltre le rappresentazioni visive degli incontri digitali sanno troppo di videogame e di già visto. Peccato per una trovata molto interessante che viene purtroppo trascurata e messa in secondo piano. Di ottima qualità il blu-ray.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
1.0/5

Perché ci piace

  • Un rapporto madre-figlia da ricostruire attraverso una connessione virtuale è un tema suggestivo.
  • Un paio di buone scene dall’innegabile effetto visivo.
  • Interessante la trovata degli esorcisti guerrieri che vanno a caccia di demoni per conto del Vaticano.

Cosa non va

  • Proprio questo spunto dei preti guerrieri viene colpevolmente trascurato.
  • Il tema è poco originale e la rappresentazione quasi da videogioco molto abusata.
  • La protagonista suscita poca empatia.