"Non sono cattiva, è che mi disegnano così", diceva Jessica Rabbit, un famoso personaggio a cartoni animati. Potrebbero dirlo anche due famose cattive con cui siamo cresciuti, due figure chiave dei film d'animazione Disney. Parliamo di Cruella De Vil, da noi nota come Crudelia De Mon, l'antagonista de La carica dei 101, e di Maleficent, che abbiamo conosciuto sempre come Malefica, nemesi della principessa Aurora ne La bella addormentata nel bosco. L'arrivo del nuovo film live action Disney, Crudelia, al cinema dal 26 maggio e in streaming su Disney+ dal 28 con acceso VIP, ci permette di fare un confronto con Maleficent, il film del 2014. Le operazioni sono molto simili. La Disney prende dal suo immenso carnet una "cattiva" da antologia e ci racconta la sua storia, per farci capire che, in fondo, tanto cattiva non è. O, se e quando lo è, ha ottime ragioni per esserlo. Crudelia, con protagonista Emma Stone, è un romanzo di formazione, che segue il personaggio da quando è bambina fino a quando è una giovane donna. Maleficent, con Angelina Jolie mattatrice, è la storia del rapporto tra una madre e una figlia. Non sono più cartoni animati e, come vedete, non sono solo film per bambini...
Personaggi bidimensionali che diventano tridimensionali
"Non sono cattiva, è che mi disegnano così", dicevamo. È una frase che racchiude una profonda verità. I cattivi, o in questo caso le cattive, dei classici film d'animazione Disney sono sempre stati personaggi bidimensionali, e non solo perché erano disegnati a cartoni animati, in 2D. Erano così perché la loro personalità era tratteggiata in modo semplice, lineare, non c'era molto approfondimento. Erano solo l'ostacolo nel percorso dell'eroe. Il nuovo corso dei film live action Disney, invece, vuole rendere questi personaggi tridimensionali, e non solo perché ora li vediamo in carne ed ossa. Vuole raccontarli a tutto tondo. Vuole farci capire le loro ragioni, il perché di certi comportamenti, i loro sentimenti, le loro motivazioni. Quello che ne esce è un ritratto nuovo, mai scontato, di due personaggi notissimi e iconici. I loro percorsi sono diversi: Maleficent è considerata una cattiva, ma in fondo nutre un grande amore per la sua Aurora. Crudelia cattiva lo diventa, a causa di chi è più cattivo di lei, e ora è orgogliosa di esserlo.
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Crudelia e Maleficent: Natural Born Icons
La forza della Disney, nel momento in cui va a reinventare due dei personaggi cult dei suoi film d'animazione, è l'iconicità di queste due figure. Sia Maleficentche Crudeliasono stampate nell'immaginario, immediatamente riconoscibili. Le corna di Malefica, i capelli bianchi e neri di Cruella. Sono questi i punti di partenza di un lavoro sulle attrici, Angelina Jolie ed Emma Stone, che è teso a rafforzare gli elementi caratterizzanti di queste famose figure. Il lavoro è in parte simile, e in parte diverso. La Maleficent di Angelina Jolie è una figura riuscita grazie gli alteri tratti del viso, al trucco, e alla computer grafica che la rendono bellissima. Gli occhi verdi, le labbra rosso scarlatto, quegli zigomi sporgenti e quei denti aguzzi che dovrebbero essere quelli di una creatura mostruosa, di una strega, nel contesto del personaggio, finiscono per donarle moltissimo. Il look del personaggio è accentuato, esasperato, ma resta quello classico.
La Crudelia di Emma Stone invece è rivisitata, stravolta. Ci sono gli iconici capelli bianchi e neri, c'è un'idea del personaggio, ma il look è completamente reinventato, glam rock e punk rock, in un caleidoscopio di abiti e creazioni di moda. Non c'è computer grafica, ma tanto trucco, con quegli occhi bistrati su un fondotinta bianco che ne fanno subito una rockstar. Anche Crudelia ha gli occhi verdi, quelli enormi di Emma Stone, che la rendono irresistibile.
L'ambiente: fantasia contro realtà
Crudelia e Maleficent, così lontane, così vicine. Pensiamo all'ambientazione. Se Maleficent rivede la storia da un punto di vista nuovo, quello della "cattiva", sceglie però di rimanere nel mondo da favola che tutti abbiamo conosciuto nel classico Disney a cartoni animati La bella addormentata nel bosco. Il castello, la Brughiera, il bosco, le fate e il famoso fuso. Gli ingredienti della favola ci sono tutti, e Maleficent non fa altro che riprodurli in un film live action in modo da farci capire subito in che mondo ci troviamo, e sorprenderci poi con le svolte di una storia inedita.
Crudelia è un'operazione molto più ardita. Dall'Inghilterra generica e anni Sessanta del film d'animazione La carica dei 101 Crudelia viene trasportata in un mondo più preciso, reale, anche se reinventato e filtrato attraverso la fantasia. Per dare vita e carattere alla sua storia di stilista si sceglie di far vivere una giovane Crudelia nella Londra degli anni Settanta, quella che dal glam rock è passata al punk rock, una rivoluzione che ha investito la musica, la cultura e anche la moda, con stilisti come Vivienne Westwood che hanno rotto le regole e sono salite alla ribalta. È un mondo completamente nuovo in cui far vivere un personaggio: arredi, abiti e una colonna sonora rock fanno sì che i personaggi, e lo spettatore, vengano letteralmente trascinati dentro.
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