Il tema delicato è. La blasfemia dietro l'angolo si cela. Associare l'universo di Star Wars a quello di Harry Potter è annosa questione, ma state tranquilli. Non cadremo nella pericolosa e malefica tentazione di associare la mitica Forza alla magia insegnata tra le nobili mura di Hogwarts, e nemmeno nel facile desiderio di mettere allo specchio due saghe agli antipodi (per temi e immaginari), ma con qualche punto di contatto che affonda le sue radici negli archetipi di ogni grande narrazione fantasy. No, niente di tutto questo. Oggi siamo qui a rischiare l'incidente diplomatico con fan starwarsiani e potteriani per colpa di due ragazzoni dallo sguardo triste e dal grande potenziale. Sì, perché dopo aver visto Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald, ci siamo accorti che l'oscuro destino del giovane Credence ha molti punti di contatto con quel Kylo Ren che ha raccolto la pesante eredità di Darth Vader nelle galassie lontane lontane di Star Wars. Per addentrarci in questo ardito parallelismo, saremo costretti a maneggiare la temibile arte dello spoiler, per cui continuate a leggere questo articolo solo e soltanto se avete già visto il secondo capitolo della nuova saga scritta da J.K. Rowling.
E sia chiaro: non stiamo certo insinuando plagi del mondo potteriano a danno di quello starwarsiano, ma bisogna ammettere che i punti in comune tra i due ragazzi protetti da uno pseudonimo (Credence si chiamerebbe Aurelius Silente, Kylo Ren non è altro che Ben Solo) non mancano affatto.
Due ragazzi incupiti, avvolti da un fascino oscuro e destinati a vivere un profondo tormento; entrambi simboli di due saghe basilari per l'intrattenimento contemporaneo. Perché, forse, è proprio attraverso loro due che si cela la morale di due grandi racconti epici che hanno soltanto voglia di indipendenza.
Leggi anche: Animali Fantastici, I crimini di Grindelwald - 10 cose che potreste non aver notato
1. Caratteri instabili
Sguardi tristi, rabbia repressa, personaggi oscuri che sembrano più vittime che carnefici. Ragazzi impossibili da detestare appieno, perché celano delle ferite che in qualche modo ne giustificano la personalità instabile. Credence e Kylo Ren si assomigliano tanto soprattutto nel carattere. Sono due giovani che non riescono a trovare la loro via e che, nonostante un enorme potenziale, non riescono ancora veicolarlo verso una direzione chiara e decisa. Emblema definitivo dei turbamenti tardo-adolescenziali, il giovane Silente e il giovane Solo hanno evidenti problemi nel gestire l'ira, come se la loro perenne inquietudine dovesse per forza esplodere di tanto in tanto. Ecco due anime (in pena) affini, due personaggi malleabili, il cui divenire è il fulcro drammatico delle loro rispettive saghe. Credence e Kylo Ren sono due persone instabili. Dentro i loro cuori feriti si gioca un braccio di ferro morale assai intimo. Il che li rende personaggi grigi imprevedibili, molto interessanti da esplorare.
Leggi anche: Star Wars - Perché Kylo Ren è il miglior personaggio della nuova trilogia
2. Dolori familiari
Ma da dove proviene tutto questo malessere? Qual è il buco nero in cui sono caduti questi due antieroi? I personaggi interpretati (con sfumature attoriali simili) da Adam Driver ed Ezra Miller sono due ragazzi traditi dalle loro stesse famiglie. Ripudiati e abbandonati, i due devono fronteggiare una voragine affettiva impossibile da colmare. Se il figlio di Han e Leia ha visto i genitori separarsi e uno zio che lo ha disconosciuto come allievo, Credence una famiglia vera non l'ha mai avuta. Più sfortunato del cavaliere starwarsiano, l'Obscuriale è cresciuto educato all'odio e alla repressione dei propri poteri. Un figliastro maltrattato, costretto a cercare la sua vera famiglia pur di dare un senso alla sua esistenza. Il nodo malefico che Kylo e Credence si portano dentro è prima di tutto un vuoto d'amore, che nasce dall'impossibilità di riconoscersi nelle famiglie. Kylo e Credence, dunque, sono entrambi sradicati. Quindi senza alcuna stabilità.
Leggi anche: Ezra Miller, da Animali Fantastici a Flash - Ritratto di un supereroe hippie
3. Burattini per malefici burattinai
Proviamo a seguire il filo logico che lega i personaggi di Ezra Miller e Adam Driver. Come naturale e inevitabile conseguenza del loro potere grezzo, del loro talento senza bussola tutto da spolpare, sia Kylo che Credence diventano morbida argilla nelle mani di due malefici manipolatori. Il Leader Supremo Snoke e il mago criminale Grindelwald si insinuano nelle falle caratteriali dei due ragazzi per raggirarli a loro favore, ne intuiscono la debolezza per sfruttarne la forza tremenda e potenzialmente decisiva per il loro piani oscuri. Il carattere instabile dei due diventa una calamita per due agenti del male che godono non solo nell'imporre il Male ma nell'instillarlo negli altri. Per questo motivo la lacerazione interiore di Kylo e Credence diventa un tema molto complesso e intrigante, capace di rubare alla scena ai destini dei (presunti) protagonisti delle loro storie. Con buona pace dei più "canonici" Rey e Newt Scamander.
Leggi anche: Adam Driver e l'arte di cambiare - I 5 ruoli chiave del suo exploit
4. Albus Silente e Darth Vader: all'ombra dei grandi, liberarsi del passato
C'è un fardello sulle spalle di Kylo Ren e di Credence Barabone. Un fardello pesante e opprimente, simile a un'ombra dalla quale è difficile uscire. Ci riferiamo al loro retaggio familiare che li costringe a confrontarsi con grandi figure, personaggi amati, mitici e mitizzati da cui problematici da gestire. Nonostante due genitori e uno zio con una bella fama galattica, Ben Solo ha deciso di vivere nel mito di suo nonno. Uno che si chiama Darth Vader. Questo eterno e lancinante confronto lo logora, perché Kylo Ren dentro di sé sa bene che non potrà mai arrivare all'efferata spietatezza del nonno, perché il lui è forte la tentazione del Lato Chiaro. Per Credence la situazione è potenzialmente simile, questo perché il suo legame con Albus Silente ci viene rivelato soltanto nei secondi finali di Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald, per cui ancora non sappiamo come il ragazzo reagirà alla cosa.
Di certo la rabbia giovane di questi due personaggi tragici diventa una significativa metafora metanarrativa, che forse ci dice qualcosa sulla volontà delle loro rispettive saghe. Sia Kylo Ren che Credence hanno un rapporto conflittuale col passato. Se ne vogliono distaccare, liberare, desiderosi di proiettarsi verso un futuro tutto (per) loro. Un po' la nuova trilogia di Star Wars e Animali Fantastici che non vogliono solo nutrirsi di nostalgia, ma provare a immaginare un nuovo corso diverso dal loro passato. E non è un caso che in entrambi i casi molti fan si siano arrabbiati per scelte ardite e abbiano gridato al sacrilegio. Però, a volte, l'unico modo per non rimanere vincolati alla nostalgia è trovare un po' di coraggio. E non è detto che il coraggio sia perfetto. Proprio come Kylo Ren e Credence Barabone.