Se Luca Miniero sta diventando il re dei remake all'italiana (dopo Benvenuti al Sud e Sono tornato ora tocca al film svedese del 2003 Kops), Pietro Sermonti è l'attore più "scomodo" del nostro cinema: in Boris prendeva in giro il mondo dello spettacolo, nella trilogia Smetto Quando Voglio di Sydney Sibilia quello universitario e ora in Cops - Una banda di poliziotti le forze dell'ordine. O meglio, le numerose fiction dedicate alle forze dell'ordine.
In onda su Sky e in streaming su NOW TV il 14 e il 21 dicembre, Cops - Una banda di poliziotti, serie in due parti, è ambientato ad Apulia, piccola città pugliese in cui è tutto così tranquillo da far sorgere il dubbio che ci sia davvero bisogno delle forze dell'ordine. Il Commissario Cinardi (Claudio Bisio) e i suoi vedono infatti minacciato il proprio lavoro quando l'emissario del Ministero Margherita Nardelli (Stefania Rocca) arriva per dire che devono chiudere il commissariato.
Cinardi e i suoi non ci stanno e quindi pensano bene di creare del crimine. Non sanno però che non è un caso se ad Apulia è tutto così tranquillo. Tra i protagonisti del ricco e affiatato cast di Cops ci sono il già citato Pietro Sermonti e Giulia Bevilacqua, interpreti rispettivamente di Nicola o' sicc e dell'agente Maria Crocifissa. Lui si rilassa con le canne, lei vorrebbe che tutto fosse perfetto. Li abbiamo incontrati virtualmente.
La video intervista a Pietro Sermonti e Giulia Bevilacqua
Cops - Una banda di poliziotti, la recensione: In amore siamo tutti poliziotti
Cops: la vita non è un film
In Cops il personaggio di Benny The Cop (uno strepitoso Francesco Mandelli) affronta il suo lavoro come se vivesse in un film americano. È un peccato che la vita non sia un film o è meglio così? Per Giulia Bevilacqua: "Se esistessero dei poliziotti così un po' mi preoccuperei! In questo caso forse è meglio così". Pietro Sermonti invece: "Se devo dire la verità, se esistesse un poliziotto come Nicola o' sicc a me non dispiacerebbe. Probabilmente qualcuno c'è: è una persona bonaria, che non ha un'idea così agonista del proprio lavoro. È un tutore della legge morbido, ironico. Non un assatanato pazzo come Benny The Cop o una rompi scatole come Maria Crocifissa. A lui piace la possibilità di stare un po' tranquilli, calmi, facendosi risucchiare da questo lentissimo metronomo".
Cops e la perfezione sospetta
Dopo Boris e Smetto quando voglio un altro ruolo dissacrante per Pietro Sermonti: perché ci tiene così tanto a sbugiardare le idiosincrasie italiane? L'attore: "La tua lettura è affascinante ma la contesto: in Boris sostanzialmente prendo in giro me stesso, in Smetto Quando Voglio rappresento la disperazione e la desolazione degli intellettuali italiani che non hanno modo di campare e di studiare. Lo vediamo adesso col Covid quanto ce ne sarebbe stato bisogno di evitare lo smantellamento della sanità. Quello è un urlo a favore degli intellettuali per me. In questo caso il mio poliziotto ha l'impronta del film originale svedese, straordinario. Con Luca Miniero abbiamo deciso di portarlo più verso di noi: l'introduzione di questo gentile vizio di qualche cannetta mi sembra innocua. In realtà c'è profondo rispetto: la cosa paradossale è che il problema non è che loro non sono dei bravi poliziotti, ma che non succede niente dove abitano. Quindi io divento una mucca e gli altri, ognuno a modo suo, trovano le risorse per sopravvivere. A ciambelloni. Quando ho proposto l'idea delle canne a Luca e lui mi ha detto bene, l'ho fatto perché c'era Salvini Ministro degli Interni: tutti i mali non vengono per nuocere. Qualcosa è migliorata nell'ultimo anno e mezzo. Anche il roscio americano". D'accordo Giulia Bevilacqua: "Si prova molta simpatia per questi poliziotti. In realtà sono delle bravissime persone. Non avendo niente da fare aiutano i propri cittadini nell'aggiustare gli elettrodomestici. Sono persone che non si tirano indietro di fronte a nulla".
Se c'è una cosa che la piccola città di Apulia ci insegna è che bisogna diffidare della troppa perfezione: "Per me la perfezione è morte!" ci ha detto Sermonti. D'accordo Bevilacqua: "Concordo e mi fa ridere perché Maria Crocifissa vorrebbe essere perfetta e che lo fossero anche tutti quelli intorno a lei. Ed è un disastro! Per cui è proprio così. Ha detto bene il Sermonti".