L'Europa si sta dimostrando terreno fertile per Netflix, ma tra le diverse produzioni del vecchio continente già in catalogo, è dalla Germania che viene una delle più convincenti, Dark. Stessa nazionalità per Come vendere droga online (in fretta), che però non potrebbe essere più diversa: vivace, brillante, divertente e frenetica nel montaggio e nell'evoluzione della storia, con tono e sapore internazionale che avevamo già appezzato ad aprile, quando la serie è stata presentata in anteprima a Canneseries (qui la nostra recensione di Come vendere droga online (in fretta)). Proprio in quell'occasione abbiamo avuto modo di approfondire l'approccio alla serie con questa intervista agli autori Philipp Käßbohrer e Matthias Murmann, che ci hanno raccontato il lavoro, anche questo rapido, sul casting e svelato un simpatico retroscena riguardo il criminale reale a cui la storia si ispira. Ecco cosa ci hanno detto!
La realtà come ispirazione
Questa serie si basa su una storia vera, ci dite qualcosa al riguardo?
Philipp Käßbohrer: Sì, ma va detto subito che la serie è ispirata da una storia vera piuttosto che basata su di essa, perché quando abbiamo iniziato a scavare in profondità di ciò che era accaduto, ci siamo accorti che la realtà era piuttosto noiosa. Il tizio era scaltro, non ha fatto molti errori, sapeva usare il dark web e aveva un fornitore fidato. Tutto molto ordinario, poi ha fatto un errore e l'hanno preso. Quindi siamo partiti dall'idea di un giovane che batte l'impero della droga dalla sua cameretta e quando l'abbiamo proposta ci hanno detto che era un ottimo spunto per una serie, ma quanto alla realtà abbiamo capito molto presto che avremmo dovuto creare la nostra storia e i nostri personaggi, che magari avrebbero fatto qualche errore in più.
Questo tizio è Tedesco, vero? Quanti anni ha?
Matthias Murmann: 18 o 19 anni ed è di Lipsia. Quando abbiamo letto l'articolo la prima volta ci ha spiazzati, perché quando pensi all'impero della droga pensi a qualcuno come Escobar e il cartello di Cali mentre in Germania è stato questo tipo strano a fare tutto e avere un impatto sul mercato europeo della droga.
Philipp Käßbohrer: è assurdo perché è stato il migliore e il suo sito non era nel dark web, era in chiaro, ci andavi direttamente dal tuo browser e compravi cocaina. Una specie di Amazon, con le recensioni dei clienti e tutto il resto, ci siamo informati al riguardo per la prima volta facendo il nostro show serale che affronta ciò che è reale e le fake news e pensavamo fosse una notizia falsa, perché non ci sembrava possibile! Non ci sembrava possibile che potessi andare su internet e comprare droga in un sito come un vero e-commerce, con i suggerimenti tipo "i clienti che hanno comprato questo, comprano anche quest'altro", i commenti e tutto quello che c'è in un negozio online.
Matthias Murmann: Un mio amico giornalista ha incontrato questo tizio, ha fatto un'intervista anonima quando era ancora attivo ed è stata molto interessante.
Philipp Käßbohrer: Vero, è fantastico perché si è inventato una vera società, con supporto clienti, marketing... ed era sempre lui!
Un incontro inaspettato
Lo avete incontrato?
Philipp Käßbohrer: Ecco, in realtà questa è una storia buffa. C'era stata il primo comunicato stampa di Netflix sulla produzione della serie e i giornali tedeschi ne avevano parlato. Mentre eravamo al lavoro ci ha chiamati qualcuno della produzione e ci ha detto che c'era il vero criminale lì che voleva incontrarci.
Matthias Murmann: Questo tizio è molto sobrio, non fa nemmeno uso di droga ma i suoi fan sì. Perché ha molti fan accaniti che fanno uso di droga e sono degli idioti, ci sono molti loro video su internet ed è assurdo perché li puoi vedere in faccia. Ho detto alla nostra assistente di non farlo salire, perché pensavo fosse uno di questi pazzi che aveva letto della serie ed era venuto. Anche perché pensavamo che quello vero fosse in carcere.
Philipp Käßbohrer: Invece era lui e non era incarcerato, doveva dormire in prigione ma era libero di andarsene in giro di giorno. E allora l'abbiamo incontrato, ci siamo seduti con lui e abbiamo chiacchierato.
Vi ha dato qualche suggerimento sullo script?
Matthias Murmann: Diciamo che è stato molto interessante incontrarlo, perché ci ha dato un'idea molto precisa di chi fosse. Anche se abbiamo sviluppato un'idea completamente originale, è stato molto utile avere questa specie di ponte con la realtà. Eravamo nel corso della produzione e anche il regista ha avuto modo di incontrarlo e capire come aveva fatto alcune cose e superato degli ostacoli.
Philipp Käßbohrer: In realtà è una persona molto gentile ed è esattamente il problema che avevamo noi: un bravo ragazzo che però fa qualcosa di molto criminale ed entra in contatto con personaggi di un mondo sempre più pericoloso.
Matthias Murmann: Diciamo che non l'ha pensata fino in fondo, si è concentrato sugli aspetti tecnici, sull'interfaccia utente e ha messo tutta la sua energia in quello. Come una specie di Steve Jobs.
Philipp Käßbohrer: E come Steve Jobs non si è preoccupato di quelli che muoiono in Cina per costruire i suoi iPhone. Qualcosa del genere, probabilmente.
Come si chiama?
Matthias Murmann: Non so esattamente che nome potete usare nei vostri articoli, credo Maximilian S., ma online era noto come Shiny Flakes, che è sia il nome del suo sito che lo username usato in darknet. Credo sia qualcosa che ha a che fare con la cocaina.
Il casting di Come vendere droga online (in fretta)
Come avete scelto i due protagonisti della serie?
Philipp Käßbohrer: Siamo stati costretti a essere veloci, una specie di "Come fare in fretta Come vendere droga online in fretta".
Matthias Murmann: Abbiamo iniziato il casting molto presto, credo fosse maggio. È stato molto intenso, perché in Germania non abbiamo un grandissimo numero di attori così giovani e abbiamo dovuto scavare a fondo.
Philipp Käßbohrer: E poi Netflix è molto convinta di questa idea di scoprire nuovi talenti, che è fantastico perché permette anche di espandere l'industria tedesca, ma la maggior parte dei nostri giovani attori ha già fatto tantissime serie, girano sempre gli stessi attori. È stata dura, ma anche una bella sfida.
Avete un personaggio in una sedia a rotelle, è stata una vostra scelta?
Philipp Käßbohrer: Sì, è stata una nostra scelta, volevamo concentrarci sull'amicizia tra i due protagonisti e su una generazione che cerca ogni giorno di dimostrarsi adulta e deve scegliere tra esserlo o restare giovane. Non è la unica scelta, perché sono costantemente divisi tra la loro immagine su internet e la realtà.
L'interprete di Lenny però non è su una sedia a rotelle, pensate sia un problema aver affidato il ruolo a un attore non disabile? Ci avete pensato?
Matthias Murmann: Non abbiamo escluso attori con disabilità, assolutamente. Ma la priorità è stata la resa del personaggio, trovare quell'energia che ci serviva. Abbiamo scelto Danilo Kamperidis per come recita. Abbiamo esaminato tantissimi candidati, con e senza disabilità, ma la nostra principale preoccupazione era trovare la persona giusta per il ruolo e per lavorare insieme al protagonista Maximilian Mundt. Dovevano funzionare insieme, come una buddy comedy.
Philipp Käßbohrer: Ci sarebbe piaciuto molto poter approfondire, andare a cercare anche tra non professionisti, ma non c'è stato assolutamente tempo. È stato tutto rapidissimo, abbiamo iniziato il casting a maggio e sapevamo che avremmo dovuto girare in ottobre.
Autori a tutto tondo
Voi avete anche uno show comico in tv, vero?
Philipp Käßbohrer: Sì, abbiamo uno show serale settimanale, ma lavoriamo anche a uno sketch show mensile. Facciamo televisione e il mese scorso abbiamo fatto uno videogame per computer, abbiamo uno studio creativo e lavoriamo con diversi team.
Matthias Murmann: Ci occupiamo di prodotti molto diversi tra loro che però hanno una cosa in comune: il pubblico. Il nostro è un mondo sofisticato guidato dalle storie, lo abbiamo fondato sette anni fa e ora abbiamo un centinaio di persone al lavoro.
Philipp Käßbohrer: Da questo punto di vista non siamo molto diversi da Shiny Flakes, perché tutto è iniziato con un computer in una stanza, la voglia di fare qualcosa e i genitori che entrano a disturbare.