E' raro trovare un attore esilarante. Forse è un po' più facile incontrarne uno sexy. Che sia esilarante e sexy allo stesso tempo è praticamente impossibile: "E allora chiamatemi Mr. Impossibile", scherza l'attore Marlon Wayans, che raggiungiamo a Los Angeles.
Classe '72, regista, produttore ma soprattutto volto di punta di parodie dissacranti e spesso demenziali come Scary Movie adesso si fa notare in qualità di Mr. Black (alter ego di Mr Grey) in Cinquanta sbavature di nero. Commedia anch'essa demenziale, sboccata, eppure a tratti molto divertente. Soprattutto perché prende di mira un serioso film di successo, tratto dal bestseller che tutti conoscete, e si diverte a rovesciarne ogni facile stereotipo. Spingendo, ovviamente, il piede sull'acceleratore.
Com'è stato vestire i panni di Mr Black?
Marlon Wayans: Mi piaceva il fatto che l'originale fosse un tipo misterioso, serioso... e facesse cose a volte un po' nonsense. Ho preso quel personaggio e ho pensato: qui tocca far ridere la gente. La risata, l'ironia, l'autoironia sono il segreto. Che senso ha la vita se non hai un briciolo di umorismo?
Per la prima volta ti vediamo in scene molto sexy, dove tra l'altro si nota una certa preparazione fisica...
Ti riferisci a questo fisico da urlo, eh? Beh quando come modelli hai Jamie Dornan e Channing Tatum (in una scena di 50 sbavature di nero imita lo spogliarello finale di Magic Mike XXL, ndr) non puoi sfigurare, c'è poco da fare: allenamento, palestra e lezioni di ballo ogni giorno. Poi ho lavorato molto sullo sguardo di Mr. Black: è il tipo di uomo che fa perdere la testa ad Anastasia perché lui è di successo, e un uomo di successo trasuda in genere sicurezza, che in un uomo è forse l'arte di seduzione maggiore. Dopo un bacio: perché se non baci bene puoi essere pure il re delle lenzuola ma c'è poco da fare!
Perché secondo te 50 sfumature di grigio ha avuto tanto successo?
Donne. E la loro irrefrenabile fantasia: dentro ognuna c'è una ragazzina che attende solo di essere portata via. A questo serve il cinema: a non farti pensare per un paio di ore. O, in questo caso, a farti pensare al sesso, che è sempre un bel pensare. Per questo abbiamo voluto insistere di più sul sesso: tra le tante cose che si sono dette del film 50 sfumature c'è chi ha criticato che ci fosse poco sesso all'interno. Bene, in 50 sbavature abbiamo rimediato!
Come ti sei trovato con la partner di scena Kali Hawk?
E' un'attrice molto ironica. Ci siamo conosciuti sul set, e la prima ripresa era appunto una scena di sesso, quella in ascensore! Per fortuna nessuno dei due soffre di pudore o imbarazzo: se vuoi fare bene una commedia, devi sentirti libero. Anche di esagerare.
Quando hai capito per la prima volta di avere potenzialità comiche?
A scuola. Da ragazzino in classe li facevo ridere tutti. Oggi, pubblico a parte, faccio ridere i miei figli. Il segreto? Sono stupido. Non so cosa vogliano dire parole come "crisi" o "depressione". Cerco di trovare il lato divertente in tutto quello che mi capita. Per questo ogni volta che mia figlia mi guarda con occhi pieni di ammirazione e mi dice "Papino voglio diventare come te" le rispondo: "Non ti azzardare: devi essere molto meglio di me".
Hai recitato anche con nomi quali fratelli Coen in Ladykillers e Darren Aronosfky in Requiem for a Dream: che ricordi conservi di quelle esperienze?
Mi sono divertito con tutti: i Coen mi fecero improvvisare molto, e dividere il set con un mostro di bravura come Tom Hanks è stato il top. Darren è un regista culto, bravo come pochi: ti richiede molto studio e una lunga preparazione, ma che belli che sono i suoi film!
Che tipo di progetti ti attendono ora?
Per un po' vorrei lasciar stare le parodie: so che detta da me suona strano, ma ne ho fatte tantissime e non voglio annoiare il mio pubblico. Ho tanti altri progetti, il registro sarà sempre comico ma punto più su slapstick comedy o anche commedie romantiche, perché no: dopo 50 sbavature di nero sono pronto.
Con chi ti piacerebbe recitare?
Con George Clooney, Julia Roberts, Kate Winslet o magari qualche bravo attore italiano: La strada di Federico Fellini è il mio film preferito in assoluto, ma ho apprezzato molto anche La vita è bella di Roberto Benigni. Adoro L'Italia perché abbiamo un'ironia molto simile.