I film annunciati di prossima lavorazione, It e The Stand (L'ombra dello scorpione) su tutti, hanno rilanciato negli ultimi tempi la voglia di vedere trasposti sul grande schermo i romanzi di Stephen King. Come sanno tutti i fan dello scrittore, la qualità della resa in immagini delle sue opere è stata molto alterna: per tante riletture molto efficaci come Shining, Le ali della libertà, La zona morta e Il miglio verde, ce ne sono state altre molto deludenti, comprese anche alcune miniserie TV. Ma in questo periodo, accanto ai nuovi progetti in cantiere, si stanno recuperando in alta definizione anche molti film del passato che erano già usciti in DVD.
È il caso ad esempio della recente uscita di Christine, la macchina infernale, un film che grazie all'abilità di John Carpenter si può sicuramente annoverare nella fascia medio-alta dei prodotti cinematografici tratti dalle opere di Stephen King. L'ossessivo rapporto tra il giovane Arnie Cunningham (interpretato da Keith Gordon), un adolescente timido e pieno di complessi, e la Plymouth Fury rosso fuoco del 1958 grazie alla quale supererà le sue insicurezze pagando però un prezzo inimmaginabile, viene infatti reso in maniera efficace dal regista di Halloween - La Notte delle Streghe. La cui unica pecca è forse quella di privilegiare il contenuto horror della vicenda trascurando un po' il percorso psicologico del protagonista.
Quella diabolica Playmouth Fury rosso fuoco
Chi ha letto il bestseller di Stephen King, vedendo il film di Carpenter non può che restare affascinato da quel bolide fiammante, da quel corpo liscio e arrotondato rosso fuoco che fa innamorare pazzamente Arnie. Lui la rimette in sesto, le dà nuova vita, la chiama Christine e la ama più di qualsiasi altra cosa. Ma lei vuole e pretende devozione assoluta, ben presto diventa un'inspiegabile macchina di morte, di furia e vendetta per chiunque osi intromettersi sul suo cammino e soprattutto si metta in mezzo al rapporto fra lei e Arnie. L'autovettura si distrugge eppure si ricompone magicamente (efficaci gli effetti speciali), diventa ogni volta nuova e pronta a colpire, qualsiasi cosa le succeda. Mentre Arnie, vittima ormai di una metamorfosi psicologica, è incapace di gestire i rapporti con gli altri esseri umani attorno a sé, dai genitori agli amici alla stessa ragazza che aveva incredibilmente conquistato appena aveva acquistato Christine. Proprio la fidanzata e il suo migliore amico capiranno prima di tutti la natura diabolica della Plymouth e saranno pronti a tutto pur di sfidarla.
Il blu-ray: video ottimo e croma brillante
Come per ogni film tratto dai romanzi di King c'è il timore che non si riesca a catturare le atmosfere create dallo scrittore del Maine, anche per ogni uscita homevideo c'è sempre la paura che qualcosa vada storto, che le immagini non riescano a rendere in modo degno quello che era stato il film. Timori che, per fortuna, sono subito fugati lanciando il blu-ray di Christine, la macchina infernale, un prodotto targato Sony e distribuito da Universal che nonostante alcuni limiti fisiologici dovuti a un film di oltre trent'anni fa e a una mancanza non da poco, in definitiva soddisfa in pieno le attese. E l'aspetto migliore è proprio il video, che dopo le prime scene un po' troppo pastose e poco definite della nascita di Christine in catena di montaggio, fa subito un notevole salto di qualità presentando un quadro molto nitido e pulito, caratterizzato a tratti da un dettaglio addirittura sorprendente. La pulizia è notevole, il contrasto ben calibrato e il croma brillante e acceso, perfetto nel riprodurre il vibrante rosso della autovettura come efficace nel profondo e compatto nero delle scene notturne. C'è qualche lieve flessione in alcune scene sul dettaglio, o qualche scena più scura un briciolo troppo piatta con alcune ombre troppo opprimenti, ma stiamo parlando di piccoli nei in un contesto decisamente valido.
Audio discreto, ma mancano i sottotitoli italiani. Extra ottimi
Sul fronte l'audio, per la traccia italiana bisogna accontentarsi di un dolby surround che comunque si rivela funzionale alle tematiche del film. Non solo i dialoghi infatti sono puliti e con un buon timbro, ma anche la spazialità è discreta, con un'apertura a tratti sorprendente in occasione delle diaboliche performance di Christine e della colonna sonora rock. Non c'è ovviamente la perfetta direzionalità e la cura per i particolari, soprattutto dal fronte posteriore, ma non ci si può lamentare. Siamo tuttavia lontani dal DTS HD Master Audio inglese, che nonostante non possa competere con le tracce di film più recenti, consente un ottimo coinvolgimento, con i rear attivi e precisi e un paio di entrate importanti da parte del sub. Ma va segnalata quella che in fondo è l'unica grave pecca dell'edizione, ovvero la mancanza dei sottotitoli italiani nel film (che invece sono presenti nel commento audio e negli extra): e non sono pochi gli utenti che preferiscono vedersi i film in lingua originale con questo prezioso aiuto.
Ottimi anche gli extra, a partire dal già citato commento audio di John Carpenter e Keith Gordon. Troviamo poi ben 26 minuti di scene eliminate, quindi tre featurette molto interessanti che compongono una sorta di corposo dietro le quinte ricco di interviste a regista e cast per scoprire la lavorazione e i segreti utilizzati in certe scene del film: si parte con Accensione, ovvero l'inizio e la nascita del progetto del film (12'), seguita da Fast e Furious, dedicata ovviamente a tutte le scene in cui Christine scatena la sua furia e i trucchi per resuscitarla (29'), per poi chiudere con Traguardo e un'analisi della colonna sonora a base di rock'n roll (7').