Chiamami col tuo nome: un blu-ray per scoprire l'Oscar italiano e la magia della pellicola 35mm

Elogi dalla critica, quattro nomination e una statuetta per la miglior sceneggiatura non originale sono il meritato bottino del film di Luca Guadagnino, che ora è arrivato in homevideo con una buona edizione distribuita da Universal.

L'Oscar alla miglior sceneggiatura non orignale con James Ivory, le candidature a miglior film, miglior canzone e miglior attore (Timothée Chalamet), il riconoscimento globale a livello di critica: non c'è dubbio, Chiamami col tuo nome ha reso fiero il cinema italiano, visto che il film di Luca Guadagnino, che si è avvalso di un cast internazionale, ha fatto breccia in molti cuori. Merito della passione ma anche della grande naturalezza con cui il regista italiano ha messo in scena un romanzo di formazione sulla scoperta della propria sessualità, sulle proprie trasformazioni, sul desiderio in generale associato ai timori e alle paure, e anche in fin dei conti sulla famiglia. Piazzando poi il tutto negli anni Ottanta e in una location affascinante come l'assolata, calda e pigra provincia lombarda.

Chiamami col tuo nome: Armie Hammer e Timothee Chalamet in una foto
Chiamami col tuo nome: Armie Hammer e Timothee Chalamet in una foto

Al centro della vicenda Elio (Timothée Chalamet), disiassettenne ebreo italoamericano che trascorre le vacanze estive nel nord Italia con la famiglia. Ad aiutare il padre professore in un lavoro, arriva uno studente americano (Armie Hammer) impegnato nella tesi. Fra Elio e il giovane, un 24enne bello ed esuberante, dopo qualche disagio iniziale, nasce una forte amicizia che tra nuotate, serate di ballo e giri in bicicletta sfocerà in una passione irrefrenabile. Dopo tanto successo in giro per il mondo e poi nelle sale, Chiamami col tuo nome era attesissimo anche all'approdo in homevideo dove è arrivato anche in alta definizione con un blu-ray targato Sony e distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia, che andiamo ad analizzare.

Il video e la "vecchia" magia della pellicola 35mm

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Un video che spiazza quello di Chiamami col tuo nome, e si capisce presto il perché: nell'era del digitale, Guadagnino è uno dei pochi che hanno scelto ancora la pellicola 35 mm per esprimere un certo tipo di cinema. Frutto di una convinzione assoluta del regista, da accomunare in questa visione a Quentin Tarantino, Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson, solo per citare alcuni maestri. Ed ecco quindi il girato con un solo obiettivo da 35 mm, per lasciare spazio alle emozioni e alla vita dei protagonisti, senza troppe intrusioni da parte della tecnologia. È pertanto normale che il video del blu-ray presenti una leggera grana naturale, mai invadente, che anzi aiuta a dare organicità e spessore al quadro, esaltando il dettaglio soprattutto negli esterni luminosi delle magnifiche ambientazioni lombarde, tra vegetazione, vecchi muri o belle piazze. Anche gli abiti hanno una loro struttura, come efficace è la resa dei corpi, ovviamente importante considerate le tematiche del film. Notevole poi il croma, che aiuta a dare la sensazione di calore, di sudore e di estate grazie a una vibrante tavolozza dalle tonalità calde, con immagine piacevolmente inondate di sole nella pigra estate della provincia lombarda. Nonostante il nero solido, qualche problemino si registra nelle scene buie, decisamente piatte e un po' fangose nell'affogare i dettagli. Ma dovrebbe essere una conseguenza naturale del girato, per cui sembra normale sia il lieve aumento della rumorosità, sia la pastosità dell'immagine con una copertina di morbidezza e sfocatura sul quadro. 


L'audio: effetti ambientali delicati ma curati

Chiamami col tuo nome, Armie Hammer con Timothée Chalamet in una scena.
Chiamami col tuo nome, Armie Hammer con Timothée Chalamet in una scena.

Per quanto riguarda l'audio sono presenti le tracce DTS HD Master Audio 5.1 inglese e italiana, anche se non è certo questo il film dove una traccia lossless può sfoderare i muscoli, anzi attività surround e del sub (che si fa sentire solo nella festa con i balli e nel temporale) sono piuttosto limitate. Il mix tranquillo, con lievi note di ambienza e buona resa della colonna sonora e delle musiche di Sufjan Stevens, rafforza in qualche maniera il tono malinconico del film. Gli effetti ambientali sono molto delicati e restano sempre come sullo sfondo, ma comunque suoni di campane, il vento, gli squitti degli uccelli, e i rumori delle onde o della campagna sono catturati dai diffusori e anche dall'asse posteriore, ma mai con entrate eclatanti o in maniera incisiva. Più deciso invece l'apporto in caso del tuono, della pioggia scrosciante o del vento impetuoso. La direzionalità è precisa, anche per quanto riguarda i dialoghi, peraltro sempre chiari e con ottimo timbro.

Gli extra: making of, interviste, commento e video musicale

Discreto il reparto extra, dotato del commento audio regolarmente sottotitolato degli attori Timothée Chalamet e Michael Stuhlbarg, del trailer e di tre contributi per approfondire alcune tematiche. Si comincia con Istantanee dell'Italia: La realizzazione di Chiamami col tuo nome (11 minuti), che attraverso vari interventi di cast e troupe tratta la nascita del progetto, la produzione del film, gli elementi narrativi della storia, i personaggi, le performance degli attori, la musica, la realizzazione di scene chiave e anche la scelta di riprendere su pellicola 35mm con un solo obiettivo. Si passa poi a Una conversazione con Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg e Luca Guadagnino (25'), faturette nella quale Kyle Buchanan del New York Magazine dialoga con il regista e gli attori citati: molti i temi toccati, fra cui la scena finale, il confronto con il romanzo, le riprese, l'ormai celebre monologo di Stuhlbarg e altro ancora. Il terzo contributo è il video musicale "Mystery of Love" di Sufjan Stevens (4'), ovvero la canzone nominata agli Oscar.