Brennero, la spiegazione del finale: chi è il vero Mostro di Bolzano?

Tanti colpi di scena nella conclusione della serie Rai, per arrivare all'identità del serial killer al centro della storia. Con una domanda finale: ci sarà una stagione 2? Occhio agli spoiler!

I due protagonisti di Brennero
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Se c'è stata una fiction arrivata in sordina ma che presto è finita sulla bocca di tutti in questo inizio di stagione televisiva 2024/2025 è sicuramente Brennero, che come da titolo è ambientata nel Südtirol e vede la PM interpretata da Elena Radonicich e l'ispettore interpretato da Matteo Martari dare la caccia ad un pericoloso serial killer soprannominato il Mostro di Bolzano. Il finale della serie Rai, che proviamo a raccontarvi (attenzione agli spoiler!), svela però una verità scomoda: spesso ci si approfitta delle guerre mediatiche per nascondere una vendetta personale.

Cadono le maschere

Brennero Elena Radonicich Matteo Martari Scena Serie Tv Rai
Col passare degli episodi Eva e Paolo sono diventati amici

Il doppio finale (settimo e ottavo episodio, quarta puntata), scritto da Carlo Mazzotta e Andrea Valagussa e diretto da Giuseppe Bonito, inizia con il suicidio in carcere di Mauro Battisti alias Helmuth Fischer alias il Mostro (Paolo Briguglia). Eva (Elena Radonicich) e Paolo (Matteo Martari) sono subito perplessi e per fortuna lo è anche la collega incaricata del caso, Clara Bauer, mentre loro due indagano sulla morte anomala di Peter Agosti, un professore ed importante relatore che avrebbe parlato ad una conferenza sull'energia green, trovato in albergo dopo un apparente festino a base di sesso e droga. Presto, il video delle telecamere della prigione si rivela contraffatto ed è chiaro che qualcuno, un certo ex militare Marco Tatti che ha sostituito chi si occupava delle pulizie, potrebbe essere il sicario dell'omicidio-finto-suicidio. Ma chi l'avrà commissionato? Tutte le certezze dei due protagonisti vacillano in questo epilogo a partire da Eva.

Brennero Elena Radonicich Giovanni Carta Backstage Serie Tv Rai
Tra i sospettati anche il marito di Eva, Andreas

Da un lato la PM vede il padre Gerhard (Richard Sammel) in un video in cui consegna una busta proprio a Tatti pochi giorni prima del fattaccio: l'uomo però nega, sarà colpa dell'Alzhaimer e non si ricorda più le proprie malefatte? Dall'altro lato il marito Andreas (Giovanni Carta) sembra coinvolto nell'omicidio di Agosti, o almeno la sua auto e il suo autista Lucas, che dice sia stata rubata. Parallelamente anche a livello personale e sentimentale le cose non si mettono bene per i due detective, che si sono molto avvicinati nel precedente episodio. Tra la donna e Andreas sembra non ci siano più speranze di salvare il matrimonio, anche perché la giovane pittrice Mathilde, in realtà figlia biologica di Eva, costretta dal padre a darla in adozione dopo essere rimasta incinta a 16 anni, sembra scomparsa e l'uomo potrebbe aver contribuito a questa sua fuga. Costa invece sembra non dare le giuste attenzioni alla propria fisioterapista Michela, che gli dà un'ultimatum: deve scegliere.

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Il finale di Brennero: quando la verità fa male

Brennero Elena Radonicich Richard Sammel Scena Serie Tv Rai
Padre e figlia a confronto

Andreas e Gerhard si rivelano innocenti ma l'identità del colpevole sarà comunque vicina alla protagonista. La tecnologia la fa da padrona in questo finale visto che il video dell'ex procuratore capo che incontra Tatti per dargli i soldi si rivela un deepfake commissionato dall'ex militare. Kofler in un lungo confronto chiarificatore con Costa, dopo essere finito in ospedale per un infarto, ammette tutte le proprie colpe e se ne prende la responsabilità cercando di recuperare i rapporti che gli rimangono. Altro elemento centrale è la tematica di cosa i genitori siano disposti a fare per i propri figli e familiari: Agosti stava conducendo un'indagine privata sulla Adige GreenLight, l'azienda sponsor del convegno al quale avrebbe dovuto partecipare che è molto meno ecologica di quanto professa a livello mediatico.

Tanto che un ex dipendente il cui figlio si è ammalato per colpa loro voleva vendicarsi ma, una volta ricevuti i soldi per cure sperimentali all'avanguardia, decide di fare un passo indietro, dovendo fermare lo stesso professore per conto del CEO della compagnia. La giovane escort che era con lui, pagata dall'azienda per farla sembrare una serata hard e ricattarlo, è in realtà proprio la figlia di Lucas. Andreas avrebbe cercato di aiutare il dipendente fidato ma non la figlia biologica della moglie. A proposito di quest'ultima, Eva confessa la propria identità ai genitori adottivi della ragazza, portando ad una denuncia da parte loro per aver abusato della propria posizione.

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L'identità del killer nella serie Rai: ecco il vero Mostro

Proprio nelle settimane in cui si parla di Monsters e di chi siano i reali Mostri di questa storia, anche Brennero fa la propria parte nel rivelare che forse il vero serial killer in questa storia (quasi) vera è, invece, un altro. Ci sono due persone che hanno sfruttato quest'odio secolare tra culture (tedesca e italiana) per coprire i crimini, ovvero l'attuale procuratore capo Luisa Lopez (Anita Zagaria) e il marito Franco Venturi (Ennio Coltorti), che avevano perso il fratello di lei, Filippo, ucciso davanti ad una caserma. Franco, all'epoca anch'egli militare, aveva finito per uccidere Pace, che avrebbe dovuto aiutarli a scoprire la verità infiltrandosi tra i terroristi.

Brennero Scena
Paolo Briguglia è lo sterminatore di Bolzano... o forse no?

La coppia ha sfruttato cinque omicidi per perpetrare il mito del Mostro quando si trattava di vendetta personale e secondo loro erano tutti meritevoli di morte perché assassini a loro volta. La verità ancora una volta sta molto più vicino alla PM di quanto potesse immaginare. La conferenza stampa indetta per l'occasione permette ad Eva di chiudere anni di aspro conflitto, pronti ad aprire un nuovo capitolo in quel di Bolzano. Un happy ending generale - che per il momento non fa pensare ad una stagione 2 per la fiction - vede i due protagonisti scegliere le rispettive famiglie - con figli "acquisiti" come Mathilde da una parte e il figlio di Michela dall'altra - e rimanere partner fondamentali sul lavoro, pronti a risolvere un nuovo caso che non abbia niente a che fare col Mostro.