Seconda giornata del Festival di Berlino 2007 e subito nomi importanti nella capitale tedesca, da Steven Soderbergh a Cate Blanchett (per Intrigo a Berlino) al coreano Park Chan-Wook.
Tre i film in concorso per la giornata, che si è aperta con il brasiliano The Year My Parents Went On Vacation, ambientato in Brasile durante l'estate del 1970, in pieno regime militare, che racconta la storia di Mauro, un ragazzino che viene affidato dai suoi genitori al nonno, perchè loro sono costretti a nascondersi per non essere arrestati. Mauro vive un'estate emotivamente particolare, in bilico tra l'euforia per i mondiali di calcio, e la paura di aver perso i genitori. Un film equilibrato, questo di Cao Hamburger: drammatico e ironico al tempo stesso, mai eccessivo.
Il secondo film in concorso è stato il già citato Intrigo a Berlino, diretto da Soderbergh, interpretato da George Clooney, una splendida Cate Blanchett e Tobey Maguire ed ambientato in una Berlino post-guerra, che porta i segni dei bombardamenti. Si tratta di un film d'altri tempi in tutto e per tutto, dalla scelta del bianco e nero alla recitazione e lo stile, che pur restando un'operazione interessante, difficilmente potrà ottenere un grosso riscontro presso il pubblico contemporaneo.
Terzo ed ultimo rappresentante della Competion berlinese della giornata è stato I'm a Cyborg, but That's OK, del coreano Park Chan-Wook. Un film diverso dai precedenti dell'autore di Old Boy, forse meno sfaccettato e meno complesso dal punto di vista del significato, ma visivamente molto articolato ed arricchito da una serie di trovate che lo rendono interessante e divertente e da una cura dei dettagli in ogni suo aspetto, a partire dai bizzarri titoli di testa, fino ai personaggi che animano il l'ospedale psichiatrico in cui la protagonista Young-goon è tenuta in cura.
Non sono mancati film per le altre rassegne parallele al concorso.
Forum ha inaugurato la giornata con l'hongkonghese Eye in the Sky, discreto film d'azione/poliziesco diretto da Yau Nai-Hoi con Tony Leung Ka Fai incentrato sul Criminal Intelligence Bureau della Polizia di Hong Kong, impegnata nelle sue attività di controllo e della caccia all'uomo nei confronti di una banda di rapinatori di gioielli, interrogandosi sulla possibilità di osservare senza intervenire.
A seguire sono stati presentati Madonnas e Prater.
Il primo è una coproduzione tedesca-svizzera-belga diretta da Maria Speth che analizza le responsabilità insite nel ruolo di madre e il giudizio cui le madri sono sottoposte da parte della società. Protagonista del film è Rita, fuggita in Belgio con il figlio piccolissimo alla ricerca del suo padre naturale perchè ricercata per furto in Germania, ed interpretata dalla bravissima Sandra Hüller, già vincitrice lo scorso anno dell'Orso d'Argento come miglior attrice per Requiem e qui unica nota positiva di un film piatto e senza slanci.
Il secondo, invece, è un documentario sul Prater, il celebre parco di divertimenti austriaco, carico di nostalgia, realizzato in maniera decisamente mediocre, e quindi privo di qualsiasi interesse.
E' forse la rassegna Panorama Special ad aver presentato il miglior film della giornata, ovvero Love and Honor il terzo e ultimo film del maestro giapponese Yoji Yamada, che ha realizzato ancora una pellicola con protagonista un samurai diverso dall'immagine classica del samurai che abbiamo in occidente. Il samurai di Yamada è un uomo normale, non rappresentato attraverso le sue gesta, ma per i suoi sentimenti, dalla rabbia alla rassegnazione, e le sue debolezze. Un ritratto delicato ed umano di un personaggio straordinariamente ordinario.
A presentare il film mancava il maestro Yamada perchè impegnato sul set del suo prossimo film The Mother, ma erano presenti i due produttori che hanno raccontato della passione e dell'amore del pubblico giapponese per le opere del regista e le due attrici, una delle quali, Kaori Momoi, ha anche un film da regista al Festival nella sezione Forum: Faces of a Fig Tree. Nel corso della conferenza stampa si è parlato anche di rapporto tra cinema e cibo, tema collegato alla trama del film, il cui protagonista è un samurai assaggiatore, rimasto cieco a causa di un piatto avvelenato, ma anche collegato ad rassegna collegata al cibo che sarà attiva nel corso dei prossimi giorni nell'ambito della Berlinale.
Per Panorama, invece, è stato presentato When Darkness Falls di Anders Nilsson, convincente film svedese che mette in scena la ribellione di due sorelle nei confronti del codice d'onore imposto dalla famiglia, la denuncia di una giornalista nei confronti degli abusi subiti da parte del marito e l'attacco subito da due buttafuori di un locale. Eventi che danno il via ad una battaglia per la vita e la morte.
Ancora per Panorama, hanno chiuso la giornata l'australiano The Home Song Stories con Joan Chen e l'americano Itty Bitty Titty Committee di Jamie Babbit.