Bad Education, la recensione: il “cattivo maestro” di un grande Hugh Jackman

La recensione di Bad Education, film TV in onda su Sky: Hugh Jackman è un sovrintendente fraudolento nel docudrama che racconta il più grande scandalo scolastico degli USA.

"È solo una sviolinata, i veri articoli li lasciano a quelli più grandi." "Rachel, è solo una sviolinata se sei tu a renderla una sviolinata."

Bad Education Hugh Jackman
Bad Education: un primo piano di Hugh Jackman

Sembra impossibile non ammirare un uomo come Frank Tassone. Simpatico, affabile, elegante, Frank è sempre pronto ad accoglierti con un caldo sorriso e una parola gentile, ha un ottimo rapporto con i propri colleghi e mostra una sincera cura per gli studenti di ogni età del Roslyn Union Free School District, il distretto scolastico di Long Island di cui è sovrintendente. La nostra recensione di Bad Education, opera seconda del regista Cory Finley, non può che partire da qui: un personaggio a cui bastano una manciata di minuti in scena, uniti al naturale carisma di Hugh Jackman, per fare colpo sugli spettatori, così come riesce a fare colpo su chiunque si trovi ad interagire con lui. Inclusa la studentessa incaricata di intervistarlo per un articolo sullo Sky Walk, il ponte che unirà i diversi edifici dell'istituto.

Lo scandalo della scuola di Roslyn

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Bad Education: un primo piano di Geraldine Viswanathan

È proprio Frank Tassone, in una delle scene iniziali, ad incoraggiare Rachel Bhargava (Geraldine Viswanathan, australiana di origini indiane) a non accontentarsi di una "sviolinata" nel suo pezzo per il giornale del liceo, ma ad andare in cerca della "vera storia". E Rachel, purtroppo per lui, lo prenderà in parola, partendo da vecchie ricevute fino a scoperchiare un sistema truffaldino che sarebbe poi esploso nel maggiore scandalo legato al mondo dell'istruzione pubblica negli Stati Uniti. L'anno era il 2002 e Mike Makowsky, all'epoca uno studente della Roslyn, avrebbe fatto tesoro di questa vicenda per poi ricostruirla nella sceneggiatura di Bad Education, partendo da un articolo di Robert Kolker dal titolo The Bad Superintendent; presentato al Festival di Toronto 2019, il film è stato poi trasmesso dalla HBO nel 2020 ed ha ricevuto l'Emmy Award come miglior TV movie.

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Bad Education: Hugh Jackman ed Allison Janney in una scena

Questo microcosmo scolastico, di cui Tassone è la star indiscussa (in apertura lo vediamo accolto da applausi scroscianti), è il riflesso emblematico della realtà di Roslyn, un piccolo centro di Nassau County: un'utenza proveniente dall'upper class, una generale aura di benessere e l'ottimismo a trentadue denti sfoderato al cospetto di alunni e genitori. Roslyn, per come viene dipinta nell'apertura di Bad Education, costituisce una sorta di "paradiso della borghesia", con tanto di relativi "sepolcri imbiancati": per esempio l'assistente di Frank, Pam Gluckin (la solita, sopraffina Allison Janney), che adopera con disinvoltura la carta di credito della scuola per se stessa e per le sue spese familiari. Fin quando la verità non viene a galla, innescando un inarrestabile effetto-domino.

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Frank, Pam e la "banalità del male"

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Bad Education: Hugh Jackman e Ray Romano

Perché al di là della veste del classico docudrama, dal film di Cory Finley trapela un'analisi di implacabile lucidità sui meccanismi insiti in una certa mentalità borghese stregata dal mito del benessere: le scuole pubbliche sono al centro di una competizione serrata che non riguarda tanto la qualità dell'insegnamento e della vita degli alunni, ma il prestigio - in primo luogo economico - in grado di dar lustro a un'intera comunità, nonché di mantenere alto il suo valore immobiliare. Da tale punto di vista, Bad Education si rivela anche un film sul funzionamento del capitalismo in America e sulle sue derive, accettate all'interno di un clima di generale omertà e connivenza. "Non è perfetto, ma funziona: quello che abbiamo qui funziona", è la giustificazione addotta da Tassone come risposta alle domande di Rachel.

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Bad Education: Hugh Jackman e Geraldine Viswanathan

Assumendo in prevalenza il punto di vista dei 'corrotti', Bad Education evita però le trappole del facile moralismo o dell'enfasi retorica. Individui quali Frank e Pam ci appaiono, almeno in principio, assolutamente piacevoli (basterebbe la loro affettuosa diatriba su un panino), ma pure come persone appassionate al proprio lavoro e alla scuola di cui sono parte integrante. E realizzare che si tratta di due ladri capaci di intascarsi un bottino di undici milioni di dollari significa essere messi di fronte all'ennesimo esempio della "banalità del male": una banalità che parte da piccoli acquisti compiuti con la carta di credito sbagliata per trasformarsi, anno dopo anno, in una gigantesca appropriazione di denaro pubblico.

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Bad Education: un'immagine di Hugh Jackman

Particolarmente efficace risulta pertanto la scelta di aderire quanto più possibile alla focalizzazione di Frank Tassone: un ruolo per il quale Hugh Jackman, con una recitazione misurata e quel velo di ambiguità nello sguardo, si dimostra un interprete a dir poco perfetto. Perché il Tassone ritratto in Bad Education è tutto fuorché il tipico antieroe ammantato di un delirio di onnipotenza: al contrario, il film sottolinea a più riprese la dedizione dell'uomo verso il Roslyn Union Free School District e i suoi alunni, salvo poi suggerire che tale dedizione possa comunque convivere con un opportunismo abilmente dissimulato, che in qualche modo Frank riesce a negare perfino con se stesso.

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Bad Education: Hugh Jackman e Rafael Casal

Per Tassone, del resto, l'apparenza è fondamentale: lo osserviamo nei suoi completi inappuntabili, nella scrupolosa preparazione agli incontri con gli insegnanti, e più tardi nel lifting con cui punta ad ammorbidire le rughe che gli solcano il volto. Ma lo notiamo soprattutto nella sua esistenza privata: nella foto incorniciata in bella vista della moglie defunta e nella sua reputazione da (appetibile) vedovo, dietro cui si celano una convivenza ultradecennale con un altro uomo, Tom Tuggiero (Stephen Spinella), e una relazione doppiamente clandestina a Las Vegas con un suo giovane ex studente, Kyle Contreras (Rafael Casal).

Conclusioni

Al di là dei canoni da consueto film di denuncia, Bad Education diventa dunque un racconto sulla menzogna come motore di un’intera esistenza: una menzogna declinata su tutta la linea, sia in qualità di compromesso morale (Tassone prova a convincere sé e gli altri di essere nel giusto), sia in quanto rassicurante maschera borghese dietro la quale nascondere pulsioni e sentimenti percepiti come “fuori dalla norma”. Ed è sotto il peso di tali menzogne che Frank Tassone vedrà crollare la sua complessa architettura di status symbol e di privilegi; per quanto, come ci ricordano i velenosi cartelli finali, pure dopo il carcere Tassone avrebbe continuato a percepire una pensione di centosettantamila dollari l’anno. Anche questa è l’America.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.3/5

Perché ci piace

  • L’abilità nell’adoperare una specifica vicenda come cartina di tornasole di un intero sistema sociale e come il “frutto avvelenato” del mito borghese del benessere.
  • L’ottimo equilibrio fra il registro del docudrama, il ritratto psicologico e qualche pennellata da commedia nera.
  • L’eccellente interpretazione di Hugh Jackman, in grado di calarsi nei panni di un antieroe incredibilmente carismatico e di raffigurarne le numerose contraddizioni.

Cosa non va

  • Lo spazio più ridotto riservato al personaggio di Rachel Bhargava e al suo percorso narrativo.