L'originale Avatar - La leggenda di Aang, serie prodotta da Nickelodeon Animation Studio, è andata in onda tra il 2005 e il 2008, e ha riscosso un enorme successo di critica e di pubblico. Composta da 61 episodi, divisi in tre stagioni o "libri", l'opera di Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko ha rivoluzionato il cartoon serializzato, rivolgendosi a tutte le età con una scrittura brillante, personaggi indimenticabili e combattimenti mozzafiato.
A distanza di anni - e con un sequel nel mezzo, La leggenda di Korra - Netflix ha trasposto il cartone animato in carne e ossa: la serie è ora disponibile sulla piattaforma digitale e conta otto episodi (per il momento?) che adattano i venti della prima stagione animata. Questo ha comportato necessariamente una compressione della storia e dei cambiamenti alla sceneggiatura originale: vediamo insieme i più importanti.
La strage dei dominatori del vento
La serie animata comincia con Katara e Sokka che trovano Aang imprigionato nel ghiaccio e lo conducono al loro villaggio, dove l'Avatar scopre cos'è successo nei 100 anni che è rimasto ibernato; solo in seguito scopriremo indirettamente cos'è accaduto agli altri dominatori dell'aria. L'adattamento live action, invece, inizia con un prologo diverso, in cui conosciamo Aang, lo vediamo scoprire di essere l'Avatar e voltare le spalle alle sue responsabilità, scappando proprio mentre la Nazione del Fuoco attacca il Tempio e stermina i dominatori dell'aria, incluso il suo amico Gyatsu. Netflix ci mostra l'intera scena, alzando l'asticella della violenza e mettendo in chiaro che la serie live action sarà più esplicita in tal senso.
Avatar - La Leggenda di Aang, la recensione: una trasposizione energica ma sbilanciata
La cometa di Sozin
Possiamo vederla nel cielo all'inizio della stagione live action, ma la cometa di Sozin non ha la stessa importanza che ha nella serie animata. La cometa passa una volta ogni cento anni vicino al pianeta e durante questo periodo incrementa sensibilmente i poteri dei dominatori del fuoco. Per questo nel cartoon rappresenta una specie di conto alla rovescia, concedendo ad Aang e compagni un anno di tempo per fermare la Nazione del Fuoco. Nella serie live action questo dettaglio è stato omesso per un semplice motivo: se Avatar - La Leggenda di Aang sarà rinnovata e proseguirà, i giovani attori cresceranno tra una stagione e l'altra, perciò diventerebbe impossibile inquadrare la storia nell'arco di un solo anno naturale. Ecco perché, alla fine della stagione, sappiamo solo che la cometa passerà "presto".
Omashu
Nel tentativo di riassumere e comprimere l'intera stagione 1 animata - che comunque aveva non pochi episodi filler - l'adattamento live action di Avatar usa la città di Omashu per incrociare molteplici sottotrame, in particolare quelle dell'anarchico Jet, del Meccanico che contribuisce alla maturazione di Sokka e delle gallerie sotterranee, spesso cambiando alcuni aspetti delle storyline originali. Nel cartone animato, per esempio, il Meccanico compare solo verso la fine della prima stagione ed erano Aang e Katara a esplorare le gallerie (nella seconda stagione, peraltro) invece di Katara e Sokka. Il personaggio di Re Bumi, poi, è stato sensibilmente modificato, diventando più ostile all'Avatar per via della sua scomparsa cento anni prima, mentre nel cartone animato i due vecchi amici si riconciliano con maggior leggerezza.
Gli altri Avatar
L'adattamento live action approfondisce le storie degli Avatar che hanno preceduto Aang attingendo ai romanzi e ai fumetti pubblicati durante e dopo la serie animata originale. Kyoshi, ad esempio, arriva addirittura a possedere il corpo di Aang, che si trasforma in lei per sconfiggere i dominatori del fuoco sull'isola.
Infatti, nel cartone animato è un altro Avatar, Roku, a fare lo stesso, ma in un momento diverso, e lo stesso Roku è stato cambiato nel carattere dato che, nella versione carne e ossa, è molto più ironico. Nel Mondo degli Spiriti, poi, Aang incontra l'Avatar Kuruk, scoprendo alcuni retroscena che originariamente sono stati narrati solo nei romanzi di F.C. Yee, The Rise of Kyoshi e Shadow of Kyoshi.
Il dominio dell'acqua
Entrambi gli show partono da un presupposto molto semplice: Aang deve imparare a dominare tutti gli elementi, non solo il vento. Nel cartoon Aang si addestra insieme a Katara ed entrambi imparano a dominare l'acqua entro la fine del Libro Uno. Nella serie live action, invece, Katara - che è anche il personaggio più sacrificato della trasposizione - impara da sola e non vediamo Aang addestrarsi insieme a lei, se non brevemente all'inizio della stagione. Questa omissione fa il paio con la scena delle gallerie, nel senso che l'adattamento Netflix ha sacrificato due occasioni per mostrare il legame romantico che si viene a instaurare tra i due personaggi e che avrà un'importanza fondamentale nella storia.
Azula
Nel cartoon la principessa della Nazione del Fuoco compariva soltanto verso la fine della prima stagione, mentre nello show di Netflix la sua introduzione è anticipata e approfondita moltissimo insieme alle sue dinamiche famigliari. Scopriamo, infatti, che Azula agisce come spia per conto di Ozai mentre suo fratello Zuko dà la caccia all'Avatar. Nel corso della stagione, poi, Azula stabilisce una sorta di alleanza con Zhao, arrivando a manipolarlo per indebolire Zuko. Infine, dopo aver dimostrato a suo padre la capacità di dominare il fuoco fino a trasformarlo in elettricità - un potere rarissimo che né Ozai né Zuko possiedono - a fine stagione Azula conquista Omashu fuori scena: nel cartoon è più genericamente la Nazione del Fuoco a prendere il Regno della Terra, ma nel live action si è preferito mettere Azula al comando della carica per conferirle un maggiore livello di importanza e pericolosità.
Agni-Kai
Il principe Zuko è un personaggio molto simile alla sua controparte animata, anche se in tutta la stagione 1 della serie live action non parla mai di onore: sembra, insomma, che stia percorrendo la stessa strada che lo porterà a diventare un eroe; tuttavia Netflix ha apportato dei piccoli ma significativi cambiamenti al momento più cruciale della sua storia, l'Agni-Kai. Nel cartoon, Zuko non si oppone a suo padre e, anzi, si mette in ginocchio, facendolo infuriare a tal punto che Ozai gli brucia la faccia, lasciandogli la famosa cicatrice prima di bandirlo dalla Nazione e diseredarlo. Nella serie live action le circostanze dell'Agni-Kai sono molto simili, tuttavia Zuko affronta suo padre ma si trattiene ed è proprio questo a imbarazzare Ozai, facendogli ustionare e bandire il figlio come nel cartone animato ma senza togliergli il futuro trono.
Il Mondo degli Spiriti
Un ultimo cambiamento di una certa importanza riguarda il Mondo degli Spiriti, in cui la serie Netflix condensa alcune sottotrame che nel cartoon si sviluppano in momenti diversi. Tanto per cominciare, Aang si trascina dietro anche Katara e Sokka, invece di andarci da solo, anticipando la sequenza della palude nel Libro Due del cartoon: è nel Mondo degli Spiriti, infatti, che Katara e Sokka hanno le stesse allucinazioni e vengono rapiti da Koh (la storia di questo spirito, così com'è accennata da Roku in un secondo momento, è tratta dai fumetti di Avatar: The Last Airbender). Inoltre, Aang incontra anche Gyatsu nel Mondo degli Spiriti ma questo nel cartoon non succede: sarà infatti Korra, nella serie sequel La leggenda di Korra, a incontrare Iroh nel Mondo degli Spiriti solo moltissimi anni dopo.