L'ultima volta che li abbiamo visti tutti insieme sullo stesso set è stato in Romanzo Criminale: per tutti e tre il film di Michele Placido è stata una sorta di consacrazione. Oggi gli interpreti di il Libanese, il Freddo e il Dandi, ovvero Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria si ritrovano grazie a Gli anni più belli di Gabriele Muccino.
In sala dal 13 febbraio, il film segue un arco narrativo che copre 40 anni, dall'amicizia nata ai tempi del liceo fino alla maturità: Pierfrancesco Favino è Giulio, un avvocato idealista, Kim Rossi Stuart è Paolo, molto studioso, che diventa professore, Claudio Santamaria invece è Riccardo, il collante del gruppo. I tre amici vengono messi a dura prova da Gemma (Micaela Ramazzotti), di cui tutti si innamorano, dando così vita a non poche tensioni.
Abbiamo incontrato i tre attori a Roma, dove abbiamo fatto notare loro che era dai tempi della Banda che non si ritovavano sullo setesso set: "Si sono molto imborghesiti quei due" ci ha detto il sempre più sorridente Favino, proseguendo: "È stato bello ritrovarsi in panni diversi, dopo tanti anni. Per me poi il percorso con Gabriele Muccino è un percorso di anni: mettere insieme le due cose è stato bello e anche particolare."
Gli anni più belli, la recensione: per Muccino arriva il tempo del ricordo
La video intervista a Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria
Favino, Rossi Stuart e Santamaria di nuovo insieme
D'accordo Rossi Stuart: "È un bene ritrovarsi imborghesiti: cambiare è meglio. Da attori se ci fossimo ripetuti non sarebbe stato bello. Tutti noi cerchiamo di evitarlo, quindi, da questo punto di vista, penso che abbiamo fatto la scelta giusta. Ci siamo trovati bene: è vero, sono passati tanti anni e non ci siamo frequentati molto, qualche volta con Claudio, con Picchio invece quasi mai, però abbiamo riallacciato il filo con stima, affetto e, si spera, maturità maggiore visto che ormai siamo arrivati a 50 anni."
Per Santamaria invece: "Al di là del fatto che siano amici, la cosa che mi ha tanto emozionato è stato vedere la crescita personale e professionale di tutti e tre. Ci siamo rincontrati su un set dopo tanti anni ed è stato emozionante vedere come il percorso di ognuno si sia sviluppato a proprio modo e sia cresciuto così tanto."
Il cinema di Gabriele Muccino: famiglie sull'orlo di una crisi di nervi